venerdì 23 marzo 2012

Notizie che non lo erano

Le valli bergamasche agli onori della cronaca! O no?

No, decisamente no. Se le "notizie" che, nella sua edizione locale, il principale quotidiano nazionale sono questa e questa, possiamo tranquillamente affermare che siamo messi male.

Gossip o poco più, cronaca da periodico adolescenzial-scandalistico.

Fossi il sindaco di Castione chiederei a Feruccio De Bortoli se non ha di meglio da fare per vendere il quotidiano che dirige. Il sindaco di Valnegra ha già diffuso le precisazioni di rito: meglio avrebbe fatto a diffondere una sonora pernacchia.

Solo un passaggio dell'articolo che Claudio Del Frate dedica a Valnegra merita una citazione: "...non fosse per le donne, Valnegra sembrerebbe un paese fantasma: giri per le strade del paese e incontri solo mamme che sorreggono bimbi incerti sulla biciclettina o figlie che danno il braccio ad anziane madri. I cartelli «vendesi» che si vedono affissi una casa sì e una no dicono che questo paese è in preda alla crisi che assale mille altri comuni mignon sparsi per tutta l'Italia: spopolamento e invecchiamento dei residenti, nessuna occasione di lavoro".

Ecco, forse se al Corriere si occupassero seriamente di cosa, da troppo tempo ormai, sta succedendo alla montagna, forse se invece di banale e inutile cronaca si tornasse a fare inchiesta, uno squarcio di luce illuminerebbe le nostre valli più del sole che s'affaccia su di esse la mattina.

La montagna non soffre solo per l'economia poco competitiva, soffre anche di solitudine. In città la si ricorda quando c'é da prenotare lo skipass settimanale, dopodiché vada pure a farsi fottere.

sabato 17 marzo 2012

Chissà se anche stavolta la Svizzera verrà citata

Già, chissà. Quando vogliamo flagellarci per le nostre inettitudini mediterranee che facciamo, spesso? Partiamo con sproloqui su quanto son fighi i tedeschi, gli scandinavi, gli svizzeri.
E' tutto un "all'estero qua" "in Germania là" "in Svizzera poi", sapesse come funzionano bene le cose signora mia.

Forza allora, a una settimana dall'esito di questo referendum, vediamo in quanti dalle nostre parti sono così virtuosi da citare questo luminoso esempio. Pochi eh? Quasi nessuno. Nessuno.

Nel paese dei condoni edilizi e dei "piani casa" (leggasi: piani scritti sotto dettatura dell'ANCE), certi argomenti sono irritanti più della dermatosi da contatto. E purtroppo non basta un'articolo del Corrierone, ripreso grazie al sito del prof. Edoardo Salzano (dove si richiama lo studio della dottoressa Emanuela Gussoni), a tenere alta l'attenzione.

Stendiamo pietoso velo sulle dichiarazioni del presidente di Assoedilizia, riprese dal Corriere, quattro luoghi comuni in una sola frase. Record mondiale dell'anno.

Intendiamoci, non é che in Svizzera tutti la pensino allo stesso modo, l'analisi del voto tra i vari Cantoni é lì a dimostrarlo, la distanza tra Ticino, Grigioni e Vaud, rispetto a Basilea e Zurigo evidenzia che anche oltreconfine il richiamo della foresta (di mattoni) è duro a morire.

Tuttavia qualcosa s'è mosso, finalmente, e per le povere Alpi Svizzere si prospetta un futuro con meno repliche della baita di Heidi a impestare i versanti.

Tranquilli, da noi un referendum così non si farà mai, e se anche si facesse il risultato sarebbe catastrofico: quadrello 100 - natura 0.

Dormite sonni beati cari immobiliaristi, noi mediterranei siamo diversi.

sabato 10 marzo 2012

Piazzatorre caso di studio. Un lavoro importante.

Come annunciato qualche giorno fa, rendiamo pubblico su questo blog un importante lavoro svolto avendo Piazzatorre a riferimento e caso di studio.

Siamo orgogliosi di poter offrire tale lavoro come elemento di conoscenza e di supporto a un confronto, si spera, più proficuo di quanto sia stato sinora, per quanto riteniamo innegabile che verso la politica turistica di Piazzatorre, posizioni un tempo monolitiche siano ora un po' più sfaccettate.

Prima di tutto però un sentito e riconoscente ringraziamento all'autrice del lavoro, la dottoressa Emanuela Gussoni, laureatasi presso il Politecnico di Milano con la Tesi che pubblichiamo "L'insediamento disperso ed il problema delle abitazioni turistiche: il caso di Piazzatorre", nonché al suo Relatore, il prof. Fabrizio Bottini, che di Piazzatorre si era occupato anni addietro, forse proprio su nostro input.

Non sappiamo se Piazzatorre abbia avuto l'onore di essere protagonista di lavori analoghi, certo é che grazie all'opera della dottoressa Gussoni a Piazzatorre, ai suoi amministratori e, in definitiva, ai suoi abitanti, é offerta un'occasione formidabile per conoscere meglio aspetti sociali ed economici che, forse, non erano mai stati adeguatamente affrontati.

Ma v'é di più: questo lavoro é anche uno strumento preziosissimo in relazione al famigerato Programma Integrato di Intervento. Chi esigeva un'alternativa percorribile non "al" programma ma "di" programma, é accontentato, qui la può trovare, ben illustrata con tanto di numeri a supporto, come già si intuisce da questa immagine


La tesi sviluppata da Gussoni, parte da un’analisi dettagliata del Piano Integrato d’Intervento e si propone di identificare una soluzione alternativa che possa permettere di mantenere gli accordi presi dal comune con la società privata ma che assicuri la salvaguardia della pineta, e che limiti la costruzione selvaggia di abitazioni turistiche. L'attuale PII, peraltro, si dissocia completamente dalla coerenza della pianificazione coordinata; è necessario segnalare che il PII è stato approvato e firmato precedentemente allo svolgimento delle analisi di compatibilità e della valutazione ambientale strategica del PGT; è già di per sé un documento che, per cronologia inopinabile di fatti, presenta delle lacune non indifferenti sullo studio del territorio; avanza infatti delle contraddizioni che, qualora il progetto venisse realmente effettuato, potrebbero danneggiare irreversibilmente il paese di Piazzatorre.


Per i più pigri, che non avessero voglia di leggere (ma farebbero assai male!) l'intera tesi, pubblichiamo sia il breve abstract, sia le slides utilizzate per la presentazione della tesi.

Noi però vi consigliamo di leggere tutta la tesi, ne vale la pena.



Da oggi non ci sono più scuse, un PII diverso é possibile. Sindaco Arioli, apra gli occhi!

giovedì 8 marzo 2012

Memento

Ecco, vediamo un po' tutti quanti di non girare la testa dall'altra parte o di far finta di non aver visto né sentito.
Chi paga certi errori / orrori?

mercoledì 7 marzo 2012

Stay tuned!

Principati e Granducati a parte, restate sintonizzati. Tra qualche giorno pubblicheremo qualcosa di interessante e importante su Piazzatorre, un lavoro che vi potrà piacere o no, ma che per il solo fatto di essere stato svolto dovrebbe rendere tutti più aperti alla conoscenza e al confronto.

L'Uovo di Piazzatorre!!!!

Non più tardi di un'ora fa mi piomba in ufficio un praticante che con un sorriso fino alle orecchie mi annuncia la soluzione a tutti i problemi di Piazzatorre.

- Ok, sentiamo, ma se mi dici una cazzata ti spedisco via senza manco rimborsarti le spese per il disturbo.

- Ma no dottoressa! Tutta roba vera, verissima! Accenda la radio, 104.8, Radio24.

Accendo, ascolto e che ti sento?

Stanno raccontando la vicenda di un tal Comune di Filettino, che manco so dov'è, il Sindaco del quale sfidando le voglie soppressive dell'ingrato Stato centrale, s'é inventato nientepopodimenoche IL PRINCIPATO DI FILETTINO!!!

Resisto alla tentazione di defenestrare in tempo zero il praticante e continuo ad ascoltare, scoprendo che 'sto paesello ha parecchie analogie con Piazzatorre.

Capito il colpo di genio del praticante, che ha intuito le potenzialità mediatiche di una simile vaccata genialata e subito s'è già fatto un film con il business plan del GRANDUCATO DI PIAZZATORRE, ho deciso che non lo spedisco via dallo studio.

Che dite, ho fatto bene?


domenica 4 marzo 2012

Dicevamo?

No, anzi, come dicevamo. Oggi a dire certe sconvenienti cosacce é un signore che di mestiere NON fa l'ambientalista-ecologista-noquesto-noquello, ma che per mestiere si ritrova a dover ammettere che certe aspettative rischiano di essere atrocemente deluse.

Quali aspettative? Quelle di chi ha posto, e ancora pone, assoluta fiducia nel ruolo degli sport invernali outdoor per sostenere l'economia della valle, giustificando la propria posizione con l'assunto (errato) che sono il motore del turismo.

Due o tre inverni come questo che sta finendo, per non dire che é già finito, e quel motore potrete portarlo in un centro di rottamazione.

No cari, o si cambia rotta, e in fretta, o potrete fare ciao ciao con la manina ai sogni di gloria, e non basterà il coraggioso intervento del sig. Botta o di qualche altro imprenditore a tirarvi fuori dalle sabbie mobili in cui siete entrati a passo di marcia.

sabato 3 marzo 2012

Uhmm, perché no?

Non è una novità che la stampa quotidiana ricorra spesso a articoli marchettari.
Questo sul Corriere online é uno di quelli.

Però anche una marchetta può avere pregi. In questo caso, il pregio é che abbiamo un bell'esempio di una cosa che si può fare e che ripaga una località meglio di altre iniziative, magari interessanti anch'esse, ma assai più scontate.

L'attenzione alle categorie di utenti meno "glamour" può essere un cavallo vincente, e non é solo una questione di disabili, meno glamour sono anche (per esempio) gli appassionati di libri, però altrove qualcuno ha pensato bene di organizzare serate per loro, e la cosa sta funzionando.

Forza allora.


venerdì 2 marzo 2012

Eddai!

Dal precedente post di Mara, innescato peraltro da una notizia che non riguarda direttamente Piazzatorre, sono scaturiti commenti che, ancora una volta, mostrano chiaramente quali sono i problemi più sentiti da chi visita regolarmente il paese. Il che non significa negare altre criticità legate al tema dello sci, bensì allargare un po' lo sguardo oltre una pratica che coinvolge una quota rilevante ma minoritaria dei turisti.

C'é invece chi continua a scendere zigzagando tra i pali di uno slalom che porta verso il nulla, nella ferrea convinzione che risolti (ma come, quando e, soprattutto, per quanto tempo?) i problemi che affliggono la pratica dello sci, sull'Alta Valle Brembana sorgerà finalmente il sol dell'avvenire, nel Brembo scorrerà latte d'asina e i pini stilleranno miele anziché resina.

Oddio, dopo anni di granitica adesione alla linea dettata nel forum vallare questi segni di "dibbattito" possono persino essere considerati positivi, ma restano un pessimo segnale riguardo la percezione della crisi che si é insediata a Piazzatorre e i modi per affrontarla.