venerdì 30 agosto 2013

Self made unsatisfaction

Ho riscontrato un considerevole afflusso di turisti che, anche senza bisogno di scomodare le grancasse come ha fatto qualche noto quotidiano locale, conferma un dato ampiamente riscontrato anche negli anni passati, ovvero la tenuta della frequentazione estiva, per quanto concentrata sostanzialmente in agosto, crisi o non crisi.
Non credo alla teoria del "revival" della riapertura delle seconde case indotto da minor disponibilità economiche delle famiglie: da che ricordi, ed eravamo ancora ampiamente  in "zona Lira", non in "zona Euro", l'agosto é sempre stato quello.
A occhio, nella settimana di Ferragosto quest'anno erano occupate 6-7 abitazioni su 10, in linea con quanto osservavo anni fa.

Bene, fatta la premessa, andiamo al tema vero: l'offerta turistica piazzatorrese é stata adeguata? Per me, al netto di ogni pur sempre possibile (e auspicabile, oltreché necessario) miglioramento, la risposta é: sì. 

Parlo ovviamente delle iniziative incluse nel programma di cui al post dello scorso giugno, la cui bontà va valutata in relazione al momento "economico", alla dimensione del comune, agli analoghi programmi di comuni con caratteristiche paragonabili a Piazzatorre (impianti esclusi). Se avete esempi di eventi particolarmente interessanti o entusiasmanti svolti altrove in valle riportateli senza problemi, io magari per mia distrazione non ne ho notati. Certamente vi sono state importanti attività "altre" da quelle di Piazzatorre, e poi ne farò riferimento. 

Dicevo impianti esclusi, ovviamente questo é un grosso, grossissimo neo, che tutti speriamo possa essere rimosso a breve, nel senso che il loro funzionamento é fondamentale se si vuole dare quel quid in più a Piazzatorre (col che non giustificheremo mai e poi mai la distruzione della Tagliata, tuttora contemplata dall'amministrazione comunale, anche se qualcuno sembra non accorgersene).

Per tornare ai contenuti delle iniziative estive, perché ritengo valide quelle messe in campo? Il motivo é semplice ma non banale: perché penso che esse siano un tassello di un mosaico di attività e intrattenimenti che può e deve essere valutato a livello vallare. Chi si lamenta commette, a mio avviso, un errore metodico, in quanto limita la sua valutazione alla singola località, é invece all'intera Alta Valle che bisogna guardare.

Se poi si vuole a tutti i costi sostenere che "a Piazzatorre non c'é nulla da fare", lo si sostenga pure, ma si abbia l'onestà di ammettere che probabilmente non si é trovato nulla da fare perché nemmeno lo si é cercato, o al più ci si é limitati a portare svogliatamente i bambini alla baby dance (ecco, se una critica ci sta, va proprio a questo scimmiottamento dei baby park nei villaggi vacanze, senza nulla togliere alla professionalità di animatori e animatrici che l'hanno condotta, beninteso).

Chi passa le sue giornate ciondolando tra il bar Luna e l'anfiteatro fa benissimo a farlo se ciò gli procura soddisfazione, ma se gli dà noia sappia che egli é l'artefice primo della propria noia. Ha provato a percorrere i sentieri esistenti? Ha provato il minicorso di nordic walking o la ginnastica all'aperto? E' sceso in piscina a Olmo? Ha fatto escursioni o visite altrove nella valle? Ha fatto qualche chilometro per rilassarsi nell'idromassaggio del Centro benessere a Foppolo? Ha provato una passeggiata a cavallo da Ferdy? No? Nulla? Beh, allora, come si diceva durante la naja, mutismo e rassegnazione.

In sintesi, il punto nodale, lo ripetiamo da anni, é sempre quello: fare sistema. Parlarsi tra Comuni, tra Pro Loco, tra Associazioni. Io faccio questo e questo, tu? Ci "scambiamo" qualcosa? Possiamo pensare di organizzarci per portare i nostri ospiti da voi e viceversa? 

Dai gente! Si può fare. 

giovedì 29 agosto 2013

La vostra posta - 2

Ci scrive la signora P., in relazione alle vivaci proteste di chi lamentava troppo chiasso presso l'ex sala giochi.

"Salve, ho letto i vari post riguardo i ragazzi che durante le serate estive si ritrovano difronte la ex sala giochi, anche io ero su ad agosto e nonostante ho la finestra della camera da letto lì vicino non mi hanno dato assolutamente fastidio (questo è un mio punto di vista ovviamente, non voglio aprire una battaglia, è estate e sono una persona molto tollerante, amo anche andare a letto tardi quindi forse per questo..) quello che però mi da davvero fastidio è ritrovare la mattina lattine e sporcizia ovunque, a tal proposito qualcuno sa dirmi a chi compete la pulizia di quella scala? è davvero molto sporca e non è un bel vedere trattandosi del centro del paese.
Grazie."
 
Presumo  che la scala appartenga al condominio, anche se asservita a pubblico passaggio. Di solito la pulizia compete alla proprietà. Chi avesse altre informazioni può inserirle in un commento.

domenica 25 agosto 2013

La vostra posta - 1

Visto che é arrivata una lettera riguardante Piazzatorre la pubblichiamo come nuovo post. Faremo così anche per altre che dovessero arrivare. L'indirizzo é sempre lo stesso: salviamopiazzatorre@gmail.com.

Buongiorno, sono Michele G., a Piazzatorre da domenica 18 agosto, fino a stamattina [domenica 25 agosto, P.]. Ho soggiornato con mia moglie da amici, in una casa di loro proprietà, é il terzo anno che facciamo vacanze insieme qui a Piazzatorre, e devo dire che non sono deluso, nonostante sia al corrente di molte critiche provenienti da tanti turisti.
Noi non cerchiamo mondanità né confusione (a dire il vero nei primi giorni della settimana un po' ce n'era), quindi il paese ci va benissimo così.
Le occasioni per svolgere attività, per chi voleva, ci sono state, a chi si lagna che "a Piazzatorre non c'é niente da fare" risponderei che il problema forse é lui.
Unico neo é stato quando ci siamo accorti che é mancata acqua per un paio di notti, mentre venerdì usciva sporca dai rubinetti. Per quest'ultima cosa abbiamo telefonato in comune e ci hanno detto che il problema era dovuto all'acquazzone della notte, che aveva portato terra nei serbatoi dato che le sorgenti sono superficiali.
Un saluto a tutti e buon rientro.

martedì 13 agosto 2013

Amarezza

Questo sarebbe stato il turno di un post nel quale buttare sul tavolo una proposta per rendere più appetibile l'uso degli impianti di risalita, ma ritengo più opportuno rinviare quel post e dedicare una manciata di minuti a commentare, allo stato degli atti, l'acquisto degli impianti o, per meglio dire, quel che sta dietro tale acquisto.
La deliberazione del Consiglio Comunale é ora disponibile qui, e per consentirvi di recuperarla anche quando sarà tolta dall'albo pretorio, inserisco quest'altro collegamento.

Tanto é stato il clamore innescato dall'operazione di acquisto, che é passato in secondo piano e nel silenzio più assoluto quello che, ovunque e da sempre, é l'atto più importante di un'amministrazione comunale, l'adozione dello strumento urbanistico generale (PGT).

Ora, anche solo mettendosi le bende sugli occhi, si potrebbe tacere di "come" sia stato adottato il PGT, ovvero attraverso un atto ad esso preliminare, il "parere motivato" che, di fatto, ignora le considerazioni espresse nei pareri espressi dagli enti, in particolare quello della Provincia di Bergamo, che hanno partecipato al processo di VAS del PGT, pareri nei quali sono scritti rilievi significativi sulla evidente insostenibilità di talune scelte (tanto per esser chiari: sono proprio le scelte riguardanti le trasformazioni comportanti consumo di suolo libero, avulse da qualsiasi fondata motivazione inerente la crescita insediativa. Tra esse, anche quella dell'ambito di trasformazione, ipocritamente definito P.I.I. 1 così da sottrarlo alla valutazione, che "replica", presso il bosco della Tagliata, l'infame PII da tempo defunto).

Tutto era già deciso, nessuna ragionevolezza, neppure a posteriori.

Lo scambio tra i terreni della Tagliata e gli impianti, alla luce di quanto il PGT ha definito é persino inutile: l'edificabilità di quei terreni era già presente nella proposta di PGT sottoposta a VAS, ben prima dunque dell'adozione, solo incidentalmente intervenuta la stessa sera in cui si é deliberato l'acquisto degli impianti.

Riassumendo:
  1. Alta Quota aveva acquistato gli impianti per gestirli, pretendendo in cambio l'edificabilità della Tagliata;
  2. é stato, a tale scopo, adottato e approvato un Programma Integrato di Intervento;
  3. quel PII non é mai stato convenzionato, é decaduto, la sua valenza giuridica non é mai esistita;
  4. il 29 luglio 2013, il Sindaco di Piazzatorre dichiara che "il Comune di Piazzatorre e la società Alta Quota Srl, richiamando le vicende successive inerenti il sopra citato Programma integrato d’intervento, rimasto in buona parte inattuato [e ci mancherebbe! Come poteva attuarsi un PII giuridicamente inesistente?! n.d.r.], ritengono altresì che vi sia la necessità urgente di riformulare,  semplificare e riordinare le situazioni di fatto e di diritto [diritto? Quale diritto, di grazia, signor Sindaco?!] venutesi a creare anche a seguito degli accordi sin qui intercorsi, con ciò prevenendo altresì possibili liti che potrebbero sorgere tra loro, in ragione principalmente delle inadempienze e responsabilità precontrattuali, delle possibili questione risarcitorie derivanti dalla già eseguita realizzazione di opere previste dal Piano Integrato d'Intervento (ski-weg di collegamento tra i demani) e altresì per via di rilevanti e pregiudizievoli imprecisioni contenute nei titoli di provenienza dei beni di Alta Quota che, a parere dell'Ente, possono pregiudicare diritti sostanziali del Comune", e procede al pactum sceleris con Alta Quota;
  5. Alta Quota, raggiunge pienamente i propri scopi: si libera del fardello impianti ed edificherà la Tagliata non appena il "vento" dell'edilizia riprenderà a soffiare dalla parte (per lei) giusta, due piccioni senza manco la fava!
Chiedo a voi, signore e signori, come definireste una vicenda in cui un privato ottiene, praticamente a costo zero, un bosco di due ettari, rivalutato attraverso una rendita fondiaria che ne decuplica, a dir poco, il valore, dando in cambio al Comune che tale rendita assicura attraverso una scelta demenziale, un impianto di risalita a suo tempo acquisito per un piatto di lenticchie (e un bicchier di vino, via) da manutenere integralmente, e dalla redditività tutt'ora incerta? Io un paio di definizioni le avrei, e guarda caso stanno entrambe nel codice penale.

Ovviamente nessuno farà nulla, tutti i protagonisti la passeranno liscia. Piazzatorre avrà (forse) di nuovo i suoi impianti in funzione, e (molto più probabile) duecento appartamenti in più da piazzare agli sprovveduti di turno. Amara fine.