Dall'indicativo al congiuntivo, il passaggio é d'obbligo, perché quanto il Comune di Piazzatorre si ripromette di fare attraverso le azioni descritte in
questa delibera della Giunta Comunale, e nel relativo
allegato, é qualcosa che si muove lungo il confine che separa il coraggio dall'incoscienza.
Fuor di metafora, le decisioni che il Comune ha assunto, contro il parere giuridico del segretario comunale (che ha opposto ragioni assolutamente pertinenti), sono frutto di evidente disperazione. Siamo al "o la va o la spacca", e dunque c'é da sperare che vada, perché qua serve copertura finanziaria pesante, non basta cedere terreni o vendere la legna dei boschi.
Beninteso, credo che salvare gli impianti dallo smantellamento sia indispensabile, acquisirne la proprietà al patrimonio comunale non può essere considerato un errore, se trattiamo quegli impianti come una linea di trasporto pubblico. Il problema vero, ben lo ha sottolineato il segretario comunale, diverrebbe la gestione di quella linea, da affidare tramite gara, e che costringerà il Comune a coprire eventuali perdite del gestore ("perseguimento dell'equilibrio economico-finanziario").
Il rischio del danno erariale é dietro l'angolo. Uomo avvisato...
Non mi piace per nulla il punto b1) dell'art. 4 dell'allegato alla delibera. Spero non sia foriero di un tentativo demenziale di trovare altri palazzinari pronti a radere la suolo il bosco della Tagliata per farci l'ulteriore non necessaria coltivazione di palazze. Vedremo.
Per ora, auguri agli amministratori comunali, ne hanno bisogno.