domenica 29 gennaio 2012

La mozzarella é scaduta

Beh, che i certificati, alcuni almeno, si rilascino soprattutto perché vengono pagati, non dovrebbe essere una novità per nessuno.

La premessa mi serve per dire che alla sostanza della certificazione ambientale del Comune di Piazzatorre, la famosa ISO 14001, io non ci ho mai creduto. Chi l'ha istruita doveva avere le fette di salame sugli occhi, chi l'ha firmata, probabilmente, non sa nemmeno dove stia Piazzatorre.

Comunque sia, la mozzarella é scaduta (da qualche mese). Sono particolarmente curioso di vedere che forma e che colore avrà la prossima. Visto che alle mozzarelle blu abbiam fatto l'occhio tempo addietro, non vorremmo doverci abituare a quelle color marrone (ogni riferimento non è casuale).

venerdì 27 gennaio 2012

E avanti così! Facciamoci male!


Chissà, magari quando qualcuno proporrà di costruire in mezzo alle Orobie un aeroporto per voli turistici, forse allora sì che potremo dirci pienamente soddisfatti.

giovedì 26 gennaio 2012

Facce di palta

Questa mattina ho incontrato un cliente, dovevo valutare con lui il da farsi per bonificare un'area dismessa sita in un comune della provincia di Milano, zona altomilanese, tra il Sempione e l'autostrada dei Laghi.
Abbiamo esaminato insieme una serie di documenti, incluso il nuovo PGT di quel comune, adottato pochi mesi fa.

Nel guardare la carta che riassumeva le previsioni del Piano, sono inorridito in silenzio. Un paese di 16-17.000 abitanti, circa 10 kmq di superficie, si appresta a vedere crescere la propria porzione urbanizzata con una ventina circa di aree di espansione, per la maggior parte residenziali (ma per non farsi mancare proprio nulla è in arrivo anche un mega centro commerciale di quasi 20.000 mq), sparpagliate ovunque. A ciliegina sulla torta, una nuova tangenziale che collegherà direttrici tra loro ortogonali, ma in due punti così distanti da poter facilmente prevedere che sarà l'ennesima opera pubblica inutile.

Nel tardo pomeriggio, rientrato in sede, ho voluto farmi dell'altro male: ho aperto il sito della Provincia di Milano per vedere il loro Piano Territoriale, le sue previsioni relative a quel comune: ineffabili! Hanno ritagliato le superfici agricole coltivate in modo tale da garantire che il parere della Provincia (verrà dato entro febbraio) sarà per forza favorevole.

In Lombardia di convegni sull'insostenibilità del consumo di suolo se ne fanno ormai a giorni alterni. Spesso e volentieri sono organizzati, o patrocinati, dalla Regione o dalle Province.

Tutti lì a fare accorati appelli sulla necessità di ridurre il consumo di suolo, di intervenire prioritariamente sulle aree dismesse, di salvare le superfici agricole, bla bla bla....

Aria fritta.

Sono dei bugiardi senza vergogna. Non gli frega nulla del suolo consumato, dei campi che scompaiono, del disastro generato da urbanizzazioni sempre più disperse, sempre meno giustificabili con esigenze di insediamento umano.

Stanno vendendo una cosa che non gli appartiene, il territorio, fottendosene allegramente del futuro che aspetta le prossime generazioni (certo, tanto quelle mica votano per lorsignori, voteranno per qualcun altro, quindi...).

Forse la stella di Formigoni si sta spegnendo, offuscata da brutte frequentazioni di personaggi opachi a lui vicini, ma i danni che ha fatto la sua politica troppo contigua agli interessi del capitale immobiliare resteranno per decenni. Proficua é stata, peraltro, l'allenza con un partito nel quale milita un signore che, quand'era assessore regionale al territorio, andava dicendo che lui non voleva una Lombardia con undici milioni di abitanti, per poi meno di un anno dopo correre scodinzolando a modificare la legge regionale sul governo del territorio, come da desiderata degli amici (Confedilizia, Assoedile, ecc..) del potente alleato e della sua congrega clerico-affarista (CL e CdO).

Facce di palta. Appunto.

domenica 15 gennaio 2012

Barlafus

Direi che non servono troppe considerazioni.

Spiegazioni (e rettifiche)

"Egr. Sig.ra Mara mi può spiegare il "compenso legittimo e lo strozzinaggio"?"
Questo l'incipit di una mail recentemente arrivata all'indirizzo del blog. Solo dopo un paio di giorni ho capito che l'autore é un esponente del Comune di Piazzatorre. Per questo motivo, ho deciso che risponderò qua e non in privato.
Credo fermamente che il blog debba essere, indipendentemente dalla condivisione o meno di talune idee o proposte, terzo rispetto a parti in causa, specie se tali parti rispondono a forze politiche rappresentate nel Consiglio comunale. Ritengo quindi che sia indispensabile una comunicazione pubblica e non riservata. Non ho intrattenuto rapporti privati con persone che siedono (o sedevano) in consiglio comunale, se non quando l'argomento era effettivamente di natura privata, non intendo cominciare ora.

Per venire al tema della domanda, desidero innanzitutto recitare un mea culpa.

Quando ho scritto "strozzinaggio" in un commento a caldo, ho usato un termine sbagliato, sia lessicalmente che tecnicamente. Succede di sbagliare, lo ammetto e me ne scuso, sia con gli eventuali interessati sia con i lettori, fuorviati da quel termine.

E' un termine lessicalmente sbagliato perché, sebbene nella sua accezione derivi dal "prendere per la gola", nell'uso indica una pratica illecita, quella dell'usura. Dal che deriva che anche tecnicamente é sbagliato, perché nel caso della mancata locazione, ovviamente non siamo, nemmeno lontanissimamente, di fronte a un caso di usura.
Aggiungo anche, ne ho già parlato con Paolo, che non concordo nel suo ricondurre a una questione di "stupidità o cattiveria" la vicenda. Io credo, invece, che si debba ragionare in termini razionali.
Se una trattativa non va in porto, indipendentemente da eventuali dissapori tra le parti, si deve necessariamente assumere che chi riceve l'offerta non abbia un interesse concreto e immediato a ricavare reddito dal proprio bene.

Dal che discende che la sua richiesta non può che essere superiore ai valori di mercato, sino al limite di costringere l'offerente a rifiutarla o ad accettarla legando indissolubilmente le proprie sorti al volere della controparte. Caso tipico quello dei monopoli, dove l'abuso di posizione dominante é sempre dietro l'angolo.

Qual é dunque il "compenso legittimo"? Nella mia visione quello che risponde a logiche di mercato. Al di fuori di tali logiche, la legittimità del compenso è solo una fantasia.


Plin Plon - comunicazione di servizio

Mi sono accorta che Blogger, nella versione per smartphone, sta funzionando ad mentulam canis.
Purtroppo non posso farci nulla se non segnalare la cosa a Google. Mi spiace.

martedì 10 gennaio 2012

No comment


Se qualcuno ancora avesse dubbi sul perché a Piazzatorre le cose vanno come vanno, credo che questa secca constatazione del sig. Bonetti sia sufficiente per trasformare i dubbi in certezze.

Il mio no comment ovviamente non è per la frase in sé, ma per l'assurdità della vicenda, ormai annosa, legata all'affitto di poche decine di metri quadri d'immobile.

Va bene, il difetto sta sempre nel manico, quando si realizzò in quel punto l'opera probabilmente i patti non erano chiari o magari non del tutto conclusi, succede.
Però son passati ben più di dieci anni, sappiamo che vari sforzi sono stati fatti per raggiungere una soluzione onorevole.

Non c'é ragione per incaponirsi oltre ogni ragionevole e legittima rivendicazione di diritti fondiari. C'é solo la stupidità, o la cattiveria, e non so quale delle due sia peggio.

lunedì 2 gennaio 2012

Aria nuova

Freschissima reduce dal capodanno trascorso a Piazzatorre, sono rientrata non solo contenta ma anche convinta che le novità ci siano e che, soprattutto, siano positive.

Vediamo cosa mi è piaciuto. Tanto per cominciare la nuova gestione degli impianti: ho visto competenza, voglia di fare, voglia di farcela. Ho visto un'ottima intesa tra gestore del rifugio Gremei, il sig. Berera (sul quale devo ricredermi, poi dirò perché) e il rappresentante (Massimo Fossati) della società subentrata ad Alta Quota. Ho visto maestri di sci bravissimi con i (pochi) bambini che prendevano lezioni (sino a ieri le piste erano chiuse, ma s'era riusciti a garantire ai piccoli la possibilità di provare i primi rudimenti di sci su un fazzoletto di pista a monte del Gremei.
Ho visto da parte di tutti impegno e disponibilità verso gli ospiti.

Ezio (o Enzo, non ho ben capito) Berera. Lo ammetto, non mi aveva mai ispirato molta fiducia, ma erano diversi anni che non salivo al rifugio. Adesso é bastato un giorno per capire che si sta impegnando, che ci crede. La sua gestione è più che buona: é piacevole. Mostra attenzione per i clienti, dà loro una cucina validissima, a prezzi ragionevoli. E le idee non sembrano mancare, a lui come alla società bresciana che si é presa in carico il funzionamento degli impianti.

Lo dico? Lo dico: tutti bravi.

Occhio eh! La mia non è un'apertura di credito in bianco. Vale solo in funzione di quel che ho visto per qualche giorno, per le intenzioni che ho percepito. Se c'é altro, di negativo intendo, al momento non lo so.

Poi la chicca. Frase rubata origliando, pronunciata da una persona ben nota a Piazzatorre (ma della quale non farò il nome per non comprometterla): "Gli impianti vanno gestiti da chi lo sa fare, non da chi ha in mente solo di costruire o tagliare le piante". Musica per le mie orecchie! Quando l'ho colta, avrei voluto schizzare in piedi e correre ad abbracciarne l'autore, ma mi sono trattenuta fingendo indifferenza.

Allora il punto é: se davvero il vento é cambiato o sta cambiando, potremmo essere di fronte alla svolta più rilevante degli ultimi decenni. Che le cose stiano così é presto per dirlo, ma da quel poco che ho colto c'é un progetto vero di gestione impianti, senza contropartita edilizia (fermo restando che gli interventi sulle ex Colonie sono indispensabili, su questo siamo sempre stati d'accordo).

Insomma, in questi giorni, tra scarso innevamento e poca gente in quota, non solo ho potuto ciaspolare e apprezzare la montagan più bella, quella silenziosa, maestosa, che ho sempre amato e che mi ha riportato agli anni dell'infanzia, ho potuto ritrovare una speranza.

Naturalmente é presto per brindare, le dita incrociate sono d'obbligo, anche perché non mancano le ombre. Sul futuro degli impianti non solo le certezze sono poche, anche gli attori in gioco non hanno una visione univoca. C'é scollamento tra chi sta operando in prima persona e chi dovrebbe sostenerne l'azione, lo si percepisce molto chiaramente.

I nemici di Piazzatorre non si annidano tra i Circoli di Legambiente o alla tastiera di un pc scrivendo un blog, vivono e (qualche volta) lavorano a Piazzatorre, proprio in mezzo agli altri che il paese vorrebbero vedere rifiorire, magari senza deturparne ancora l'ambiente naturale.

C'è una prova di forza in corso, si sta svolgendo sottotraccia e i suoi esiti sono del tutto incerti e non scontati. Vincerà la determinazione degli uni o la protervia degli altri? Impossibile saperlo ora. Possiamo solo augurarci che i cementificatori abbiano la peggio, che siano costretti ad abbandonare la partita, lasciando spazio a chi ha idee diverse per il rilancio di un'economia fatta di lavoro e non di appartamenti. Di lavoro, perché, é bene ricordarlo, di sola neve (specie quando ce n'é poca) NON SI CAMPA.

Non ci si deve impiccare allo sci, gli impianti possono rendere, e sopravvivere senza finanziamenti pubblici, se li si tiene in funzione almeno dieci mesi, ma per far ciò servono iniziativa, fantasia, volontà di innovare, tre fattori che tutti insieme, a Piazzatorre, non si vedono da trent'anni.