Come da suggerimento ricevuto, eccovi il link per visualizzare o scaricare il programma delle manifestazioni per l'estate di quest'anno:
Piazzatorre è un paese della Valle Brembana, in provincia di Bergamo. Era una località turistica parecchio in voga. Ora vive forti difficoltà e deve rinascere. Un progetto immobiliare di "rilancio turistico", secondo noi sbagliato, al momento sembra fermo, e non è detto che ciò sia un male, anzi. Per salvare gli impianti sciistici si può, si deve, fare dell'altro. Si può farlo uniti. MAIL: salviamopiazzatorre@gmail.com
venerdì 21 giugno 2013
domenica 16 giugno 2013
Stop ai condomini alveare?
Ahi ahi! S'avvicinano tempi duri per i costruttori seriali di "splendido appartamento vista mari monti valli e pianure, a partire da 49.000 € arredamento compreso".
Pare che il nostro supremo consesso amministrativo, il Consiglio di Stato, abbia bacchettato qualcuno che s'é opposto a un regolamento comunale che voleva (scandalo!) introdurre metrature minime per gli appartamenti di vacanza.
So' cose signora mia!
Consiglio di Stato, Sez. IV, n. 2433, del 6 maggio 2013
Urbanistica.Potere regolamentare del Comune di intervenire sulla struttura minima degli alloggi.
In una località balneare la creazione di alveari composti per la loro totalità da unità abitative di minimo taglio assolutamente inidonee al normale vivere civile, finisce comunque per creare dei quartieri fantasma di seconde case che restano praticamente deserte per nove mesi all’anno, mentre i relativi oneri di illuminazione, acqua, rifiuti, pulizia, ecc. restano comunque a carico della collettività dei residenti per 12 mesi. Inoltre, la crisi di un turismo esclusivamente basato sull’eccessivo sviluppo di seconde case di piccolissimo taglio, l’eccessivo affollamento (con l’inevitabile traffico, baccano notturno e diurno, lievitazione irragionevole dei prezzi, ecc.), conseguente all’inevitabile saturazione di presenze dei mesi estivi ha finito con il pregiudicare definitivamente proprio quelle entrate di provenienza turistica garantite dagli originari valori ambientali e “di vivibilità” delle località marine. Del tutto ragionevolmente il Comune ha, dunque, inteso limitare lo scempio del territorio e il mantenimento di una qualità della vita. Del tutto insussistente è poi l’affermata indebita compressione della “libertà di iniziativa economica, costituzionalmente garantita” all’imprenditore, in quanto, come è noto, l’art. 41 della Cost. prevede che “L'iniziativa economica privata è libera. Non può svolgersi in contrasto con l'utilità sociale o in modo da recare danno alla sicurezza, alla libertà, alla dignità umana”, e comunque deve “.. essere indirizzata e coordinata a fini sociali”.
Urbanistica.Potere regolamentare del Comune di intervenire sulla struttura minima degli alloggi.
In una località balneare la creazione di alveari composti per la loro totalità da unità abitative di minimo taglio assolutamente inidonee al normale vivere civile, finisce comunque per creare dei quartieri fantasma di seconde case che restano praticamente deserte per nove mesi all’anno, mentre i relativi oneri di illuminazione, acqua, rifiuti, pulizia, ecc. restano comunque a carico della collettività dei residenti per 12 mesi. Inoltre, la crisi di un turismo esclusivamente basato sull’eccessivo sviluppo di seconde case di piccolissimo taglio, l’eccessivo affollamento (con l’inevitabile traffico, baccano notturno e diurno, lievitazione irragionevole dei prezzi, ecc.), conseguente all’inevitabile saturazione di presenze dei mesi estivi ha finito con il pregiudicare definitivamente proprio quelle entrate di provenienza turistica garantite dagli originari valori ambientali e “di vivibilità” delle località marine. Del tutto ragionevolmente il Comune ha, dunque, inteso limitare lo scempio del territorio e il mantenimento di una qualità della vita. Del tutto insussistente è poi l’affermata indebita compressione della “libertà di iniziativa economica, costituzionalmente garantita” all’imprenditore, in quanto, come è noto, l’art. 41 della Cost. prevede che “L'iniziativa economica privata è libera. Non può svolgersi in contrasto con l'utilità sociale o in modo da recare danno alla sicurezza, alla libertà, alla dignità umana”, e comunque deve “.. essere indirizzata e coordinata a fini sociali”.
Si parla di balneare, ma potete sostituire con "montano", cambia nulla.
domenica 9 giugno 2013
Ma un articolo non basta
Il luogocomunismo é una brutta bestia, ma non si può dire che alla base dello stesso non vi siano convinzioni fondate su dati di fatto piuttosto diffusi.
Uno dei luoghi comuni che riguardano la montagna (d'estate) é che la stessa sia un posto "per vecchi".
Detta così é una stupidaggine, non fosse altro che, turisticamente parlando, "la montagna" non esiste, esistono, semmai, migliaia di località montane ognuna con le sue peculiarità e il suo target di riferimento.
E' certamente vero che se interrogassimo un campione significativo di potenziali turisti nella fascia d'età 15-24 anni, le preferenze per una vacanza estiva si orienterebbero soprattutto verso località di mare o per viaggi itineranti. Personalmente ho sempre attribuito tale preferenza a motivi che poco hanno a che fare con le località e molto con le nostre (di noi femmine intendo) gioie esposte generosamente, voi che dite?
Ci prova Vogue a incrinare la visione geriatrica della montagna, e secondo me ci riesce, pur tra qualche confusione (che cacchio c'entrano Lugano e il suo Estival Jazz con la montagna?) e un discreto snobismo, del tutto in linea con la rivista (le mete indicate non sono alla portata di tutte le tasche, inutile far finta che non sia così).
Ho notato l'assenza di località lombarde: la Top Ten non ci appartiene, pazienza. Quel che importa é aver ben chiaro che, oltre al luogo, é l'offerta di eventi, manifestazioni, attività, a decidere chi quel luogo frequenterà. L'età dei frequentatori non é tale per caso, ma in funzione di precise scelte, sono le NON scelte a pesare in termini di marginalizzazione della domanda.
Altrettanto chiaro dev'essere che nessun segmento anagrafico é meno rilevante di altri, e per quanto possa spiacere, considerata la sempre maggiore prevalenza di over 60, mi sa che i cari vecchietti converrà tenerseli buoni, c'è il rischio siano gli unici ad avere ancora soldi da spendere.
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