Il titolo del post odierno é quello della lettera trasmessaci dal sig. Piero Bellina.
Di seguito il testo integrale.
Leggendo
pensieri ed opinioni presenti nel blog ed essendo un abituale frequentatore
dell’Alta Valle con residenza di vacanza a Piazzatorre, ho pensato di portare
qualche mia considerazione inerente la mia personale visione dei problemi che
affliggono Piazzatorre o non solo.
Non sono nato
a Piazzatorre, ma la frequento con piacere da 20 anni, vivo a Fagnano Olona
ridente o deprimente paese del basso Varesotto.
Ho usato
volutamente gli aggettivi ridente o deprimente per imbastire il mio
ragionamento che è il seguente:
Fagnano o
qualsiasi altro paese o cittadina della provincia lombarda, sostanzialmente non
vive problemi tanto diversi da Piazzatorre. Anche a Fagnano si moltiplicano i cartelli
Vendesi, sintomo di politiche nazionali del credito facile dimostratasi
fallimentare, anche qui se passeggi la sera trovi vuoto e desolazione, anche
qui trovi negozi chiusi, per la ragione che tutti vanno ad acquistare
(criticanti ma felici) al vicino Ipermercato, anche qui trovi agglomerati di
residenti che si lamentano continuamente dell’Amministrazione Comunale.
Quindi
rifletto e mi pongo una domanda: cosa c’è di diverso tra tutte queste realtà e
Piazzatorre?
La mia risposta
è NULLA! Perlomeno negli uomini nulla. Trovo sia in pianura come nelle valli,
lo stesso stampo di uomini, ritrovo sempre l’identica litania, ripetuta con
monotonia dagli stessi cronici, criticanti e annoiati.
Nel contesto
esterno invece MOLTO: Piazzatorre ha una cornice di bellezza naturalistica che
probabilmente, la consuetudine di coloro che la frequentano abitualmente non
vedono più, e che sicuramente qui, nella pianura lombarda non abbiamo.
Quale
pensiero voglio esprimere con questa mia riflessione? semplicemente questo: Forse
dobbiamo smettere di pensare che tutte le colpe arrivino da un ente esterno non
ben identificabile e quindi molto facilmente accusabile, che di volta in volta può
essere il Comune, o salendo di livello la Provincia, e sempre più su fino allo
Stato.
Cosa sono
questi enti? Da chi sono composti? La mia risposta è semplice: Siamo noi! Sono
lo specchio della nostra realtà! Anche loro, come noi, sono composti da
criticanti annoiati, sovente non danno nessun contributo effettivo e vivendo nella
burocrazia, trovano facile accusare qualcosa di impalpabile e non identificato,
un elemento astratto.
A chi critica
Piazzatorre io chiedo: Siete mai saliti sul Monte Secco? Avete mai percorso il
sentiero da Moio de Calvi al Torcola? Siete mai andati a pattinare al
palaghiaccio? Siete mai scesi con gli sci dalla pista del bosco? Avete mai
cavalcato un cavallo nei boschi? Avete mai corso sulla ciclabile da Piazza Brembana
a Zogno? Avete mai camminato lungo la via Priula fino a Cà San Marco? Avete mai
colto funghi a settembre? Avete mai imparato a conoscere e cogliere il “paruch”
in primavera? Avete mai partecipato agli eventi (pochi) che il paese propone? Queste
sono tutte attività che esistono a Piazzatorre, forse ce ne siamo dimenticati!
Ma soprattutto vorrei chiedere: Avete mai dato un contributo a migliorare le
cose o ad inventarvi un pensiero positivo oltre la facile critica?
Per quanto mi
riguarda io posso rispondere si, tutte queste cose le ho fatte, continuo a
farle, per il tempo che posso dedicare visto che lavoro e non sono un
pensionato, e posso garantire che tutte queste attività le svolgo da vent’anni,
continuano a darmi soddisfazione, ne trovo sempre di nuove e non mi annoio mai.
Per portare
un pensiero positivo ricordo che in questa terra che qualcuno cita come landa
desolata, qualcuno con spirito imprenditoriale ha portato anche esempi di
eccellenze con conseguenti rendite economiche.
Pensiamo forse
che l’Agriturismo Ferdy viva alla giornata aspettando che il Comune gli dia una
mano, o si sia armato di buona volontà trasformando la sua attività in un luogo
che attrae persone per tutto l’anno, e lo stesso lo ha fatto ad Ornica, luogo
ancor più remoto di Piazzatorre.
Abbiamo mai
provato a prenotare una serata alla pizzeria la Stube di Piazza Brembana? è aperta
da un paio d’anni ed è perennemente esaurito, cos’ha di diverso rispetto ad
altri ristoranti che piangono miseria?
Semplice: ha
pensato, ci ha creduto, si è rimboccata le maniche, ha investito e rischiando
ha ottenuto risultati.
Sappiamo che
Cà San Marco fa perennemente 2 turni di pranzo dalla primavera all’autunno e
sarebbe piena se aprisse anche per cena? E’ forse merito del destino o di
quello che propongono?
Ora non
voglio dire che tutto vada bene e nessuno abbia responsabilità, l’Amministrazione
Comunale ad esempio ne ha eccome, è un attore protagonista che si vergogna a
recitare la sua parte, non si vede in nessun modo la presenza in palcoscenico e
a questo timido attore vorrei chiedere:
Signor
Sindaco, l’anfiteatro che tutti criticano c’è, e facciamocene una ragione, ma
invece di demonizzarlo pensiamo come utilizzarlo al meglio, copriamolo con una
tensostruttura o qualcos’altro per poterlo utilizzare anche quando piove, e purtroppo
in estate è frequente, iniziamo a fare una ordinaria manutenzione a quel legno,
perché tra poco marcisce.
Signor
Sindaco ha mai pensato di acquistare quel vecchio campo da tennis, brutto e
inutilizzato in pieno centro al paese e farne una bella piazza? Con una bella
pavimentazione in pietra, con panchine, tavoli, fontane in pietra locale, che
sono eterne e non necessitano di manutenzione, la si potrebbe legare,
modificando la viabilità all’anfiteatro (coperto) in un complesso urbanistico
armonioso, gradevole ed esclusivamente pedonale. Il tutto legato al concetto di
bellezza, faciliterebbe l’aggregazione sociale con la soddisfazione dei turisti,
da una maggiore permanenza ne trarrebbero vantaggio le attività commerciali,
compreso il proprietario attuale del campo.
Signor
Sindaco quell’obbrobrio della colonia bergamasca è pericoloso! E’ mai possibile
che non si possa intervenire con la proprietà e demolirlo, cosa ci fa una
simile struttura in centro al Paese. Quando deciderà di farla abbattere? E
soprattutto un consiglio: Dopo non costruisca altre case, pensi in modo lungimirante,
faccia un progetto di un bel giardino curato che si legherebbe alla vicina pineta
e darebbe valore a tutto il Paese
Signor
Sindaco ha mai avuto un anziano o disabile da collocare in una struttura? Ha
mai chiesto i tempi e i costi per mettere qualcuno al Don Palla a Piazza
Brembana o alla Clinica Quarenghi a San Pellegrino? Lei ha una struttura bella
e imponente come la Colonia Genovese, non ha mai pensato di poterla convertire
in una casa accoglienza per disabili o anziani? Una mente illuminata e imprenditoriale,
debitamente supportata dall’Amministrazione, farebbe affari. Se questa mente
non risiede in Comune sviluppi l’idea con qualcun’altro, forse qualcuno potrà
farne un business, ma tutto il paese in termini di bellezza, di imposte
comunali e di posti lavoro ne guadagnerebbe.
Ora a tutti i
pigri dell’Alta Valle vorrei dare un suggerimento: Impoltronite pure davanti al
televisore tra fumo, calcio e lattine di birra, ma per cortesia, se il vostro
ozio vi lascia del tempo, non utilizzatelo criticando continuamente dalla
vostra poltrona. Alzatevi! Piazzatorre è colma di possibilità, sia che siate
solitari dove potete vivere privatamente coltivando il proprio fisico e lo
spirito, sia che siate esseri sociali dove potete partecipare ad una serie di
attività ben fatte.
Ricordo “le
erbe del casaro” e “fungolandia” visibili e ben organizzate a settembre da
Altobrembo, ricordo le tante attività invernali ed estive organizzate da gruppi
od associazioni come il Comitato Amici di Piazzatorre, Pro Loco, Ufficio Turistico,
Gruppo Alpini, Gruppo Cacciatori, Sciclub, Sky&bike, che invece di piangere
lavorano e progettano.
Forse
propongono ancora poco e in modo poco professionale, ma lo fanno con passione e
gratuitamente.
Vorrei
ricordare allo stuolo di criticanti annoiati, che se nevica meno e chiudono i
negozi è sintomo del nostro mondo che è cambiato, non del Comune o di esseri
astratti che remano contro, ci piaccia o meno, dobbiamo farcene una ragione e provare
a sviluppare uno schema mentale diverso da quello radicato nel paese 30 anni
fa, quello schema, quei pensieri, sono una fotografia di una realtà che non
esiste più.
Proviamo a
pensare che se qualche attività funziona e crea ricchezza ed altre no, non è
colpa del cielo ma forse di una imprenditorialità che non è molto presente e
distribuita.
A conclusione
vorrei dire che la primavera è alle porte, quindi invito tutti a contattare le
Associazioni e a svegliare il nostro Comune, se non vogliamo o non possiamo
dare un contributo, per lo meno partecipiamo alle manifestazioni che
propongono. Critichiamo pure ma facciamolo a viso aperto, una critica
costruttiva può solamente fare bene.
Diamo valore a quello che
abbiamo, le bellezze di Piazzatorre se lo meritano!