Ed é arrivata in anticipo. Eh sì, perché dopo un triennio di neve scarsa o nulla, la stagione 2017-2018 ha graziato anche Piazzatorre, con abbondanti nevicate che hanno consentito di aprire le piste agli appassionati di discesa. L'afflusso dei giorni scorsi é testimone di una stagione che ha dato ossigeno alla gestione degli impianti.
Ma il vero regalo, ammesso che si sappia approfittarne, lo ha fatto Regione Lombardia.
Con astuta mossa pre-elettorale (il 4 marzo 2018 si voterà anche per le regionali) Maroni, non so dirvi se con lo zampino del bergamasco Sorte, nello scorso ottobre aveva presentato un progetto di legge (PDL n. 377) chiamato "Disposizioni per la promozione e lo sviluppo dei territori montani interessati da impianti di risalita e dalle infrastrutture connesse e funzionali al relativo servizio".
Il 28 dicembre scorso, quel PDL é diventato la legge regionale n. 40/2017.
Ovviamente la legge non vede a sé associato il nome di alcuna località, e si sarebbe persino presuntuosi se si pensasse che sia una legge "ad Piazzatorrem", tuttavia é evidente quali siano oggetto e scopi della stessa.
Senza tirar troppo in lungo la predica inutile circa l'inopportunità di spremere ancora una volta denaro dai contribuenti per sostenere attività decotte, ché lì si andrà a parare, guardiamo alla sostanza: Piazzatorre ha un'opportunità che fino a poche settimane fa non aveva, costruire un pensiero, un progetto, per i propri impianti di risalita, oltre la neve (che ora c'é ma domani chissà), oltre lo sci.
Non a caso la legge qualifica (intelligentemente) gli impianti di risalita come infrastrutture di trasporto locale.
Bene cari piazzatorresi, la palla é nel vostro campo, la concorrenza sarà agguerrita. Non dormite.