sabato 7 maggio 2011

L'urbanistica: un morto vivente

"Uno zombie s'aggira per l'Italia: l'urbanistica.

Quella "scienza trasversale" all'economia, alla sociologia, all'antropologia, grazie alla quale per secoli le nostre città sono cresciute in armonia con il territorio che le ospitava, s'é dapprima persa nelle farneticazioni "funzionaliste" di Le Corbusier e soci, per poi, almeno in Italia, ubriacarsi all'osteria della politica.

Da pratica scientifica e umanistica insieme, a sottoprodotto della mediocrità di legislatori, progettisti, tecnici pubblici, agit-prop d'ogni risma, e diciamolo senza ipocriti buonismi, della cialtroneria che contraddistingue larga parte della popolazione".

Non sono parole mie, per quanto in larga parte le condivida. Sono affermazioni di un amico, funzionario pubblico assegnato all'unità "pianificazione del territorio" di una provincia lombarda. Mi sono soffermato con lui a discutere di cos'è l'urbanistica oggi in Lombardia. Ne è uscito un quadro sconfortante, almeno per chi crede nella necessità che le trasformazioni del territorio non debbano essere, o almeno non debbano solo essere, lasciate alla contingenza economica del momento.

"Paolo, mi di che parliamo? Non so nel resto d'Italia, ma nella nostra regione l'urbanistica non esiste più da un pezzo. Fa conto che già quindici anni fa uno dei vertici dell'INU regionale mi diceva senza parafrasi che l'urbanistica non aveva futuro. Qui è tutto un rincorrere le richieste di chiunque pur di non farsi nemico nessuno, ci portano i PGT basati sul riconoscimento di inesistenti "diritti edificatori pregressi", sulla figlia del macellaio che deve sposarsi e allora bisognava rendere edificabile quel lotto di suo papà. Ormai la prendiamo sul ridere, perché d'incazzarci siamo anche stufi, però la pochezza di tanti amministratori fa davvero ribollire il sangue. Tutta gente convinta d'essere geniale, di adempiere ad una missione che definiscono "difesa del territorio"
, ma svolta a colpi di ambiti di trasformazione piazzati dove capita, senza un disegno, una logica, numeri a casaccio sulle necessità insediative. Anzi, prima si fissa il numero di abitanti che si vuole raggiungere e poi, a ritroso, si costruisce il processo per giustificarlo, in base a trend taroccati! Ti mettono tre centri commerciali uno a ridosso dell'altro, gli dici che quello è un parco commerciale, che non possono autorizzarlo da soli, che devono seguire una procedura regionale, macché, fingono di cascare dalle nuvole, s'incazzano, estraggono il telefono dalla tasca e in faccia a te chiamano l'amico assessore regionale o deputato per dirgli che c'è la solita provincia che mette i bastoni tra le ruote. Capito perché poi ci vogliono abolire? Gli fai notare che le strade non ce la fanno a sopportare il traffico indotto? Ma va là, ecco pronto lo studio di una società specializzata che ti dimostra come tutto funziona a puntino, bastano un paio di rotonde. Numeri taroccati anche qua, ma tanto, lo sai anche tu, sono tre le società che fanno quel tipo di studi nella nostra zona, tutte targate PDL o al massimo con qualche leghista nel CdA, hai voglia! Delle VAS è meglio non parlare, se ne salva se va bene una su tre, giusto per quei comunelli a cui il PGT non interessava neppure granché e allora han fatto pochissime previsioni, per il resto è tutto un giustificare e difendere l'indifendibile. Come dice quell'architetto di cui m'hai parlato? Che le VAS puntano su dati qualitativi e non quantitativi? Troppo buono, i primi non ci sono, i secondi sono farlocchi. Del resto le cosiddette autorità competenti sono una barzelletta, ma lo sai che il decreto di valutazione finale glielo scrive il redattore del rapporto ambientale e quelle lo firmano? Guarda, è uno schi-fo! Poi l'altra chicca, tutti, ma proprio tutti, ti dicono che il loro PGT è a consumo suolo zero, e tu pensi, minchia! siamo diventati tutti come Cassinetta di Lugagnano. Seeee, il fatto è che nella nostra regione non c'è scritto da nessuna parte che cosa si deve intendere per consumo di suolo, non esiste una definizione univoca e accettata, sicché ognuno se la inventa come vuole. Poi tutti si lagnano perché anno per anno è sempre peggio muoversi sulle strade, perché i campi, i prati spariscono e restano solo i boschi (e qui ne abbiamo anche troppi in verità), perché il paesaggio è degradato. E bravi coglioni! Dove eravate quando il vostro sindaco portava avanti quella merda di PGT che avete adesso? Qui qualche pezza ce la mettiamo, ma cosa vuoi, le regione ci ha messo guinzaglio e museruola, e poi i nostri amministratori non hanno un reale interesse a difendere il PTCP, sono i primi a non amare affatto la pianificazione, figurati, molto più comodo non avere piani, almeno le opere le fai quando e dove ti pare, e soprattutto per chi ti pare. Se il sindaco è tuo amico ecco la rotonda sulla provinciale, l'allargamento della strada, la scuola, se non lo è si metta pure in coda".

Rebus sic stantibus.... requiescat in pacem urbanistica.

4 commenti:

  1. Il tuo amico funzionario, peccato non possa scrivere, per ovvi motivi di riservatezza, altrimenti potrebbe avere un futuro. Scrive bene, dice le cose giuste e aggiungo nonostante sia un funzionario pubblico (senza offesa, per carità).
    Vorrei segnalargli un video di un'intervista Vittorio Gregotti fatta da Corrado Augias che, in qualche misura, ha una relazione con quanto scrive il nostro amico funzionario:
    http://www.rai.tv/dl/RaiTV/programmi/media/ContentItem-231df670-7cf3-4983-b847-8f0c159cda13.html
    Non mi piace molto Gregotti, anche perché non trae alcuna conseguenza dalle analisi che fa, però alcune cose sono senz'altro condivisibili e pertinenti.
    Saluti
    Pietro

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  2. Si puo' fare meglio... puoi essere vicesindaco, tecnico comunale nello stesso tempo, ma anche amministratore delegato di una società che sta costruendo un impianto nel comune stesso...., logicamente la società ha sede in un'altra città.
    Oppure si puo' trovare un sindaco che è socio di una società che sta costruendo una centralina idroelettrica nel Comune da lui amministrato....Tutto questo dove accade secondo voi? In meridione? No in Valle Brembana, e va be dai pero' rilanciano il turismo....
    Cervelli fini ahahahah

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  3. Centralina idroelettrica? Mmmmhhhh, mi ricorda qualcosa proprio a Piazzatorre.

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  4. Leggere please....

    http://www.borsaitaliana.it/borsa/notizie/finanza-personale/casa/dettaglio.html?newsId=N325780

    Sembra che gli unici che non capiscono sono gli amministratori comunali della Valle Brembana....

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