Insistiamo. Un paese non può vivere se non fornendo occasioni di lavoro, col solo svago non si fa troppa strada. Far conto sui lavori stagionali legati al turismo invernale e sulle manutenzioni autunnali dei pendii o sulla revisione annuale degli impianti di risalita non basta.
O Piazzatorre e l'Alta Valle si ingegnano a fornire altre occasioni di lavoro o il destino farà il suo corso.
Prima di proseguire richiamo a una pre-condizione che non deve mai essere dimenticata: fare sistema. Sarà, per qualcuno, dura da digerire ma non c'é alternativa. I singoli paesi da soli sono nulla, se si decidono a collaborare dividendosi oneri e onori qualcosa di buono ne può uscire.
Vengo al tema di oggi e, senza troppi fronzoli, aggiungo un'altra folle idea alle idee folli espresse in passato.
"M" come Museo.
Parlo di un museo dedicato alla montagna e, in particolare, allo sci.
Sì, lo so che ce n'é uno a Gazzaniga, amen. Quello sta in Val Seriana, qui siamo in Valle Brembana, ci sono abbastanza saliscendi in mezzo alle due per non farsi concorrenza.
Ce ne sono altri in Italia, a Opi, a Limone Piemonte, a Stia, uno in più non sarà certo un problema, soprattutto se dagli altri si prendesse ispirazione per proporre, a livello fruitivo, qualcosa che loro non forniscono.
Esempi illustri di musei dedicati allo sci esistono anche fuori dall'Italia, famosissimo quello di Holmenkollen, a Oslo (a proposito: visto i vichinghi? Ti fanno il sito anche in italiano, chiamali stupidi!), meno noto per noi europei quello di Franconia, nel New Hampshire (USA). Oh, per inciso, Franconia é un paesello di 1.000 e rotti abitanti, non una metropoli, ma a quanto recita il sito del museo, questo viene visitato ogni anno da migliaia di visitatori. E a far questi numeri non servono i torpedoni, basta che ti entrino, in media, sei persone al giorno tutti i giorni, non é un obiettivo impossibile. E diciamo pure che con questa robetta tre, forse quattro, posticini di lavoro permanenti li hai realizzati.
Non fate gli schizzinosi, non é davvero il caso. A tal proposito, ricordo alcuni commenti orripilati quando Mara suggerì di "aprire" la Valle Brembana ai turisti cinesi, bene, a quanto pare qualcuno che non ha fatto lo schizzinoso c'é stato, e ne ha tratto giovamento. Ma se non vi va potete sempre far costruire altri duecento appartamenti, gli stampatori di cartelli "vendesi" e "affittasi" ringraziano.