domenica 30 marzo 2014

100 ml

Ma il bicchiere é mezzo pieno (versione ottimista/positiva) o mezzo vuoto (versione pessimista/negativa)?
Comunque rispondiate esprimerete un'opinione, la vostra. 
Se, invece, di un bicchiere che può contenere 200 ml e ne contiene 100, dite che ha una capacità di 200 ml e contiene la metà di questi, fornirete un dato.

Ecco, qui cerchiamo, assieme a molte opinioni, a parecchie idee (checché ne dicano i distratti), di fornire anche dati, verificabili.

Poi succede che le opinioni irritino e i dati...anche. Fa parte del gioco, si sa, ma se nel primo caso si può dare un'alzata di spalle, nel secondo ci si chiede se si ha a che fare con qualcuno che ancora ammette una discussione razionale o, viceversa, se valga solo il codice da tifoseria.

Se dico che sabato (ieri):
  • ho sciato su una neve in condizioni accettabili ma non ottimali (date le temperature non c'era d aspettarsi di più)
  • l'afflusso di persone agli impianti era più che discreto ma non certo da pienone 
  • il paese era sostanzialmente deserto, chiusa la stragrande maggioranza delle abitazioni
qualcuno che c'era é disposto a confermare o devo aspettarmi accuse di disfattismo e negatività?

Se aggiungo che:
  • ove queste condizioni meteo si protraessero, é ben difficile pensare a una Pasqua sugli sci a Piazzatorre
  • salvo arrivi una nuova glaciazione, la brevità delle stagioni sciistiche rende evidente che lo sci da solo non porta da nessuna parte
  • é auspicabile riaprire gli impianti già a giugno (almeno nei fine settimana) e mantenerli aperti tra il 26 luglio e il 17 agosto, per favorire l'afflusso di turisti e invogliarli a salire in quota
  • attendo con un misto di curiosità e speranza che qualche anima pia si decida a intervenire sulle ex Colonie, demolendo e ricostruendo sul terreno della Bergamasca, e ristrutturando la Genovese, così da restituire dignità a quei due luoghi
passo per uno che a Piazzatorre ci tiene o per uno che la vorrebbe rasata al suolo?

Perché sapete, si può anche pensare positivo, ma la realtà ci aspetta dietro l'angolo.


domenica 16 marzo 2014

Dati, non parole!

In un'epoca nella quale vanno per la maggiore i venditori di fumo (soprattutto dalle parti di Palazzo Chigi), é bene ogni tanto spiattellare qualche numero ufficiale e fare un bagno di realtà.

L'ispirazione di fornirvi qualche numerello me l'ha data il precedente post di Mara. Il tema era l'entità dell'indotto che viene generato dagli sport invernali, a loro volta (ma tanto varrebbe dire "a sua volta" visto che si finisce sempre per parlare di sci alpino) tenuti in vita dagli impianti di risalita.

I documenti ufficiali sui quali basarsi per fare ognuno le proprie valutazioni sono quelli pubblicati dall'Osservatorio Turistico della Provincia di Bergamo.

Vediamo.

Il rapporto congiunturale consuntivo per la stagione invernale 2012-2013, riferito al Sistema Turistico delle Orobie Bergamasche ci parla di "una stagione di buon innevamento" nel corso della quale le presenze turistiche in Valle Brembana sono DIMINUITE (in raffronto all'inverno 2011-2012 ben più avaro di neve) nelle località sciistiche del 20,6% e in quelle non sciistiche del 37% (il dato conferma che d'inverno in montagna si va soprattutto per sciare, ma va?). Le presenze alberghiere sono diminuite anch'esse, rispettivamente, del 9,6% nelle località sciistiche (apperò!) e del 7,6% in quelle non sciistiche.

La medesima analisi congiunturale per l'estate 2013, mostra, per la Valle Brembana, un AUMENTO di presenze del 7,9% rispetto all'estate 2012, con un +4,4% di presenze alberghiere.

Intendiamoci, le percentuali da sole significano poco, la mancata pubblicazione dei "numeri assoluti" é una grave pecca di questi report, anche se credo non sia affatto casuale o, peggio, dovuta a sciatteria: pubblicare il numero di presenze, tanto più disaggregato per comune, significa mettere le singole realtà con le spalle al muro, dal momento che le presenze in numero e non in percentuale chiariscono subito di cosa si parla.

Prendiamo Piazzatorre: "Secondo le informazioni fornite dall’Amministrazione Comunale, il dato medio di presenze nei fine settimana si attesterebbe intorno ai 1’000 – 1’500 abitanti mentre nei momenti di più alta affluenza (periodo natalizio ed agostano) gli abitanti raggiungerebbero i valori di 8’000 – 8’500 unità". (fonte: Oliveri S., Fraternali D., Girotti A., "Studio di pre-fattibilità relativo alla possibilità di attivare una rete di teleriscaldamento alimentata a biomassa legnosa nel comune di Piazzatorre", 2013).

Voi avete mai visto in un fine settimana di aprile, maggio, settembre, ottobre, novembre, 550-1.050 turisti? Io mai. A Natale posso averne stimati 3.000, e ad agosto, al più, 5.000.
Certo, la frase che ho riportato non é chiarissima, prima parla di presenze, poi di abitanti "esogeni", bisognerebbe che chi ha fornito quei numeri si mettesse d'accordo con sé stesso: le presenze sono i pernotti pro capite, sicché 1.500 persone sono una cosa, 1.500 presenze tra il venerdì e la domenica (due pernotti) sono un'altra cosa, esattamente la metà della prima. Capite bene, quindi, quanto sarebbe importante, per parlare (con cognizione di causa) di turismo e di indotto avere i numeri assoluti, quelli che, stranamente, nessuno pubblica.




domenica 9 marzo 2014

Tutto ciò che vi pare ma non parlatemi di indotto

Mercoledì e Giovedì, 5 e 6 marzo, pochi ma buoni.
Venerdì 7 marzo, un po' di più ma ancora buoni.
Sabato 8 marzo, molti di più, quasi troppi direi, e meno buoni, purtroppo: col numero aumenta anche la percentuale di cafoni.
In sintesi, piste piene e paese (anzi, paesi) vuoti.

Ora, potete raccontarmi quel che vi pare sull'imprescindibile necessità di aggrapparsi allo sci per garantire un futuro al paese, ma ciò che ho visto dopo due anni di assenza dall'Italia e, soprattutto, ciò che ho sentito tra i commenti di coloro che si apprestavano a poggiare il sedere sulla seggiovia, mi ha fornito un quadro della situazione ben difficilmente contestabile.

Se nemmeno una stagione nella quale, paradossalmente, i giorni di chiusura degli impianti sono stati causati da troppa neve, non da troppo poca, riesce a far riaprire le mitiche seconde case in numero apprezzabile; se nonostante il panorama, il cielo terso, le due piste ben lavorate ecc. ecc., alla fine della fiera impera il mordi e fuggi e, udite udite, "a Piazzatorre si viene solo perché é comodo e a ....... [non faccio il apposta nome] fa troppo freddo", é fin troppo chiaro che ANCHE con gli impianti aperti si potrà solo sopravvivere o, al massimo, vivacchiare.

Mi spiace per coloro (addetti agli impianti, maestri, gestori rifugio) che in questa stagione hanno lavorato (e per quel che ho visto lavorano bene, i limiti più vistosi li ho notati al Rifugio nella giornata di sabato: non tanto la sala, quanto gli altri servizi, dalle toilettes al noleggio sdraio/lettini, non reggono l'afflusso), convengo che piuttosto che niente meglio piuttosto, ma non saranno i fine settimana a cambiare la vita di Piazzatorre, non fosse altro perché molti utenti NON soggiornano lì, né in albergo né in casa (e a chi non lo sapesse, faccio presente che non sono pochi coloro che una casetta o una casona l'hanno, oltre che a Piazzatorre, anche in altre località sparse per l'arco alpino). Quel che spendono extra impianti lo spendono, e non tutti, al Pinete, altrimenti nemmeno quello.

Non parlatemi quindi di indotto, é un fenomeno così limitato da essere inesistente, almeno nella Valle dell'Olmo, forse le cose cambiamo nel ramo di Branzi, Carona, Foppolo, sempre Val Brembana é, ma con le sue peculiarità, inutile stare a far paragoni che lasciano il tempo che trovano.

Ripeto ad nauseam, o si trova il modo di portare altre attività a Piazzatorre o non ci sarà neve che tenga.

A maggio si vota, leggeremo le proposte dei candidati.