Questo post non sarà breve, perciò, mettetevi comodi e rilassatevi.
Per cominciare vorrei esprimere la mia personale sorpresa, mista a soddisfazione, per il fatto che un post fatto solo dal titolo, La manifestazione, abbia generato così tanti commenti. Evidentemente l'attesa per quella riunione pubblica era tanta.
Ormai non ha senso che scriva oggi quello che non ho potuto scrivere giorni or sono.
Non so neppure se l'invocata assemblea del 2 gennaio si sia svolta, parrebbe di no, anche per i motivi ben espressi in questo commento sul topic nel forum vallare.
In tutta sincerità, ci avrei giurato. Ma anche se si fosse svolta, devo dire che avrei parecchi dubbi sulla sua utilità.
Stiamo ai fatti, la chiusura degli impianti, almeno per quest'anno non ha desertificato Piazzatorre, anzi. Gente ce n'era, tant'é che quel "nessuno" presente é stato più che sufficiente a intasare i pochi parcheggi disponibili (e torna il tema della capacità del paese di reggere in termini di servizi!).
La situazione é triste, seria, non é detto sia irreversibile. Non é nemmeno detto sia complessa, potrebbe solo essere complicata, magari molto complicata.
Perché le cose volgano al meglio occorrono, tuttavia, innanzi tutto due cose: trasparenza e cambiamento.
Trasparenza nella comunicazione, negli approcci tra le parti in causa, cambiamento negli atteggiamenti (di tutti, turisti compresi).
E allora diciamo subito che no, signor Sindaco, il suo comunicato del primo gennaio é solo apparentemente trasparente, perché omette un dettaglio importante e omettendolo le consente di fare un'affermazione non corretta e fuorviante.
Quando Lei dice che [il proprietario della stazione di partenza] "non è mai stato disponibile ad un contratto di sei anni, per ragioni che non ha mai esplicitato prima e che – apparse in gran numero soltanto in seguito sui giornali e sul web – non riguardano aspetti di sua competenza ma esclusivamente dell’Amministrazione Pubblica, quali le garanzie sul Gestore degli impianti, l’insostenibilità economica dell’intero progetto, il fallimento della società Valle dell’Olmo, le difficoltà di bilancio del Comune, l’inaffidabilità degli altri interlocutori, ecc.", omette di dire che il signore in questione é il padre di un consigliere comunale di minoranza il quale a sua volta é presumibilmente interessato alla redditività delle attività familiari, in relazione alle quali, é parimenti presumibile, egli discuta, appunto, in famiglia.
Senza voler in alcun modo prendere posizione a favore del soggetto di cui si parla (peraltro, fin troppo crocifisso dagli ultrà pro-ski), dovremmo, forse, pretendere tutti quanti che vi sia una sorta di dissociazione mentale per la quale in veste di privato, il suo consigliere d'opposizione ignori ciò che sa e conosce in relazione al ruolo istituzionale ricoperto? Dovremmo pensare che sarebbe più opportuno che egli agisca in pieno conflitto d'interessi, e pur sapendo che "sotto il vestito niente" (poche balle, non esiste uno straccio di business plan per le Torcole!) ricavi un utile immediato per sé a danno della collettività che verrebbe nuovamente beffata in poco tempo? Forse il suo consigliere ha sentito nominare la Corte dei Conti qualche volta, a Lei questa espressione suggerisce nulla?
Si rende conto, signor Sindaco, che Lei stesso, forse inconsciamente (si rilegga le parole in neretto) sta dicendo che l'idea che ha, in buona fede e buona volontà, perseguito, ha le fondamenta sulla sabbia?
Si é accorto, ancora, che qualcuno le ha chiesto a chi Botta abbia venduto la Piazzatorre Ski Area e che dal Suo comunicato non si evince alcuna risposta in merito? Allora rifaccio la domanda anch'io: a chi appartiene oggi Piazzatorre Ski Area? E mi consenta un'altra domanda: perché mai dovrebbe essere compito del Comune dare garanzie sul Gestore degli impianti? E offrendo cosa? Ciò spetta, semmai al proprietario degli stessi, ovvero a colui che li dà, appunto, in gestione. Ma questi, non é forse Alta Quota? Sarebbe il Comune? Nel caso chiedo venia, mi sono perso qualche puntata, mea culpa.
E veniamo al secondo ingrediente, il cambiamento.
Qui non ci son Santi, o si cambia o si muore. Però si deve cambiare tutti.
Non basta pretendere (dai piazzatorresi) si deve anche dare (come turisti), su questo tasto, tanto spiacente per chi non se ne fa una ragione, continuerò a picchiare. Che a Piazzatorre vi siano problemi di conflittualità, di scarsa professionalità/volontà nello svolgere i servizi al turista, di vaga e incerta cultura dell'accoglienza, lo sappiamo, ce lo diciamo da anni.
Ma sia chiaro, o cambia l'atteggiamento di troppi signorini e signorine abituati a lamentarsi di tutto e a starnazzare lo slogan "pago-pretendo", o non si farà molta strada. Coloro che si fan venire le eruzioni cutanee se non hanno l'uscio di casa con vista sulle piste, beh, se n'andassero pure altrove. Grazie e a non rivederci.
Tanto per cominciare, a chi rivendica che la sua IMU dovrebbe tradursi in servizi occorre ricordare che l'IMU si chiama così perché é un'IMPOSTA, non una TASSA. Le imposte finanziano prima di tutto spese correnti, poi, se avanza qualcosa, contribuiscono a pagare i costi dei servizi. Quindi, no cari miei, scordatevi che con la vostra IMU il Comune possa acquistare gli impianti.
Sintesi: da una parte interrompere la tradizione plurisecolare per cui a Piazzatorre i "foresti" non hanno voce nelle decisioni (leggere "Gente di Piazzatorre" per credere), cambiare atteggiamento nei confronti degli ospiti e piantarla di voler essere più montanari e rustici di quanto non si sia davvero, dall'altra mettere in soffitta approcci di sufficienza, fastidio e supponenza da bauscia.
Bene, resta da chiarire cosa si può fare. Una bazzeccola no? No.
Prima di sparare soluzioni (a leggere il forum vallare sembra di essere a un passo dalla costituzione di una S.p.A. o di una S.C.a R.L. i cui soci dovrebbero essere i volenterosi ed entusiasti proprietari di seconda casa, sì ciao) sarebbe bene stabilire un percorso a tappe verso una meta. Quest'ultima é nota, unificare i due comprensori, e renderli fruibili. I modi per arrivarci possono essere diversi, sicché prima di decidere di buttarsi a capofitto su una strada piuttosto di un'altra (come fu fatto con l'infausta e demenziale operazione PII) é indispensabile costruirsi scenari plausibili degli eventi conseguenti a ogni singola scelta, con pro e contro. Tempi e fasi: non é necessario raggiungere la meta in un anno e neanche in due, magari ne occorreranno cinque o dieci, don't panic! Essenziale decidere le fasi, le tappe, i traguardi intermedi, chiamateli come vi pare. Un passo alla volta si arriva ovunque.
Capire i problemi: la stazione di partenza, intendendo i diritti di proprietà sulla stessa, é un problema reale? Se sì va risolto, per primo. Se no, si dimostrerebbe che sino ad oggi ha prevalso l'irragionevolezza. Se va risolto, cuore in pace e mano al portafogli. E non speriate troppo nell'esproprio forzoso, ammesso che vi siano davvero le ragioni di pubblica utilità per avviarne il procedimento, cosa di cui dubito assai, affogherebbe nei ricorsi giurisdizionali. Vi bastano vent'anni di gradi di giudizio come disincentivo?
Modelli di riferimento: possono servire ma non é il caso di impiccarsi ad essi. Leggo, nel solito forum, la magnificazione di Selvino, una bella località senz'altro, ma avete valutato dove iniziano e finiscono le analogie con Piazzatorre? Sapete, vero, che Selvino ha oltre quattro volte i residenti di Piazzatorre, quasi il doppio di quelli di Piazza Brembana? Che la sua posizione, la sua accessibilità, la sua esposizione, l'orografia del suo territorio sono dannatamente più favorevoli? Per contro, sapete che Aviatico (il posto dove si scia a Selvino) é una cacchina rispetto alle Torcole? Ok, allora piano con i paragoni.
Redditività. E' fondamentale accettare un principio: gli impianti devono stare in piedi da soli, punto. Lo so che in questo strano paese tutti sono liberal/liberisti quando c'è da inculare gli altri (scusate il francesismo) e statalisti/comunitaristi quando bisogna difendere il proprio interesse, però, anche qui, o si cambia o si muore. Chiedere l'intervento pubblico per rilevare gli impianti, o sostenerne la profittabilità, é semplicemente inaccettabile eticamente, e devastante economicamente. Trovo immorale esigere di porre a carico della collettività tutta, compresi quei piazzatorresi che non hanno mai vissuto, non vivono né mai vivranno di turismo ma si alzano dal letto alle quattro per essere a Milano alle sei, i costi di un'attività la cui redditività é incerta. Economicamente i nodi verrebbero comunque al pettine in tempi più brevi di quel che ci si aspetta, e state certi che il Comune finirebbe in dissesto, con tutte le conseguenze del caso.
Ofeleé fa el to mesteé: il Comune faccia il Comune, gli imprenditori facciano gli imprenditori, i palazzinari se ne stiano alla larga!
Le autocandidature all'ipotetico tavolo di lavoro: un coraggioso si é fatto avanti con tanto di mail e numero di cellulare, ha dimenticato il curriculum. Non sono ironico, a fare i consulenti esterni aggratise (nonché i rompicoglioni, secondo francesismo della serata) ci siamo già noi, chi si fa avanti per ruoli operativi deve fornire garanzie su sé stesso, ci pensi. Senza curriculum erano pure i due di Alta Quota.
Se si comprende e accetta tutto questo si é già a buon punto, ci sono davvero le basi per sedersi attorno a quel tavolo che in tanti invocano.
UPDATE del 4 gennaio 2013: sul forum vallare compare questo commento dell'utente "toxy". Giova precisare che la legge regionale n. 10/1998 é stata abrogata dalla successiva legge regionale n. 25/2007 "Interventi regionali in favore della popolazione dei territori montani", nella quale (a me) non risulta vi siano più riferimenti alla pubblica utilità degli impianti sciistici.
Diversa la questione riferita alle "aree sciabili attrezzate" di cui alla legge regionale n. 10/2004:
Area sciabile, area sciabile attrezzata, piste.
1. Su proposta delle comunità montane, conforme agli strumenti di pianificazione territoriale e urbanistica, la Giunta regionale delimita le aree sciabili, previo parere del comitato consultivo per le aree sciabili. Costituisce area sciabile la superficie nell’ambito della quale le comunità montane territorialmente competenti possono autorizzare l’apprestamento di una o più piste destinate alla pratica degli sport sulla neve.
2. La porzione di area sciabile sulla quale la comunità montana ha autorizzato l’apprestamento di una o più piste costituisce area sciabile attrezzata. L’area sciabile attrezzata comprende anche gli impianti di risalita e gli impianti d’innevamento, ove presenti.
3. L’autorizzazione all’apprestamento di una pista di cui al comma 2, unitamente alla delimitazione dell’area sciabile di cui al comma 1, costituisce, ai sensi dell’articolo 2 della legge 363/2003, individuazione dell’area sciabile attrezzata e, pertanto, equivale a dichiarazione di pubblica utilità, indifferibilità e urgenza e rappresenta il presupposto per la costituzione coattiva di servitù connesse alla gestione dell’area, previo pagamento della relativa indennità, quantificata consensualmente dal beneficiario della servitù e dal proprietario del fondo servente, con applicazione di quanto previsto dall’articolo 1032 del codice civile qualora l’accordo non venga raggiunto.
Per come lo leggo io, il comma 3 dovrebbe riguardare solo i NUOVI impianti, non anche quelli già esistenti, ma su questa materia la parola passa agli avvocati.
UPDATE del 4 gennaio 2013: sul forum vallare compare questo commento dell'utente "toxy". Giova precisare che la legge regionale n. 10/1998 é stata abrogata dalla successiva legge regionale n. 25/2007 "Interventi regionali in favore della popolazione dei territori montani", nella quale (a me) non risulta vi siano più riferimenti alla pubblica utilità degli impianti sciistici.
Diversa la questione riferita alle "aree sciabili attrezzate" di cui alla legge regionale n. 10/2004:
Art. 36.
Area sciabile, area sciabile attrezzata, piste.
1. Su proposta delle comunità montane, conforme agli strumenti di pianificazione territoriale e urbanistica, la Giunta regionale delimita le aree sciabili, previo parere del comitato consultivo per le aree sciabili. Costituisce area sciabile la superficie nell’ambito della quale le comunità montane territorialmente competenti possono autorizzare l’apprestamento di una o più piste destinate alla pratica degli sport sulla neve.
2. La porzione di area sciabile sulla quale la comunità montana ha autorizzato l’apprestamento di una o più piste costituisce area sciabile attrezzata. L’area sciabile attrezzata comprende anche gli impianti di risalita e gli impianti d’innevamento, ove presenti.
3. L’autorizzazione all’apprestamento di una pista di cui al comma 2, unitamente alla delimitazione dell’area sciabile di cui al comma 1, costituisce, ai sensi dell’articolo 2 della legge 363/2003, individuazione dell’area sciabile attrezzata e, pertanto, equivale a dichiarazione di pubblica utilità, indifferibilità e urgenza e rappresenta il presupposto per la costituzione coattiva di servitù connesse alla gestione dell’area, previo pagamento della relativa indennità, quantificata consensualmente dal beneficiario della servitù e dal proprietario del fondo servente, con applicazione di quanto previsto dall’articolo 1032 del codice civile qualora l’accordo non venga raggiunto.
Per come lo leggo io, il comma 3 dovrebbe riguardare solo i NUOVI impianti, non anche quelli già esistenti, ma su questa materia la parola passa agli avvocati.
OH la' finalmente ....aspettavo da un po questo topic ed eccoci qui con la più nuda e cruda verità ribadisco finalmente per chi non l'avesse ancora capito questa è la sola verità di piazzatorre grazie grazie per averla postata meditate gente meditate.
RispondiEliminaquasi condivido tutto meno sul fatto delle presenze..... sono rimasto su da domenica fino a questa mattina e secondo me eravamo al circa 50% delle persone dello scorso anno e nonostante un periodo così propizio per le vacanze , mercoledì mattina la rossanella era deserta .... lo scorso anno qualcuno dovette parcheggiare nei parcheggi per gli impianti mentre quest'anno erano deserti ..... su questo non esiste discussione ....non si può e non è giusto fingere !!!
RispondiEliminaNon dubito della sua affermazione. Io sono stato presente dal 28 all'1. A partire dal giorno 29 gente ce n'era, almeno nella parte centrale del paese. Quando sono salito alla Rossanella per dare un'occhiata al baby snowpark non ho fatto molto caso alle imposte aperte nelle case, quindi non saprei dire quanta gente era presente. Chiaramente le impressioni sono soggettive o ognuno valuta con il proprio metro. Il 31 e l'1 i parcheggi vicino all'anfiteatro, di fronte all'Oca e lungo la via principale (compreso al parcheggio di fronte al viale Tigli) erano pieni. Credo che il 2 molti, come me del resto, siano tornati al lavoro.
Eliminaal lavoro , o come detto da molti ....torniamo giù che tanto non c'è nulla da fare ? boh , però adesso è ora di prendere coscenza della situazione e capire da che parte andare .... si cerchi un imprenditore con soldi e cuore e gli si dia gli strumenti per poter lavorare in pace anche con piccola contropartita ( non speculativa ne palazzinara ) ... e si usino i soldi comunali per garantire decoro e dignità al paese !!! forse da selvino bisogna solo imparare il come si valorizza quello che si ha con poco e come coinvolgere la gente !! off topic ...ma che spettacolo è il sentiero che da dietro la chiesa porta in val pegherolo e ai prati ???? fantastico !!! eppure nessuno lo conosce ( o pochi ) ..possibile che a Piazza persino le bellezze naturali rimangano inabissate coperte dalle brutterie ( anfiteatro e altro ben più visibili ! ) , possibile che a nessuno venga in mente di portarci i turisti con MANGIA-longhe varie e soste di osservazione della flora-fauna ???
EliminaCuriosità: cos'é una "mangialonga"?
Eliminauna camminata nella natura con piccole soste " dove-si-mangia-a-sbafo " e si fà comunità ....e questo serve , ma molto , a Piazzatorre ....
Eliminaho letto "dunque dunque"
RispondiEliminae condivido quello che lei scive.
Comunque peso,molto semplicemente, che la seggiovia rimaneva l'unica attrattiva turistica.
Inoltre nelle montagne lombarde i pinti sciistici. della Val Brembana erano solo 5.
A riguardo ritengo che nel passato sia stata l'imprenditoria edile ad incentivare il turismo; in seguito, il compito di mantenerlo spetterebb alla comunità di Piazzatorre.
Ora o ci pensa il Comune a rilanciare il paese, coinvolgendo anche chi ha la casa vacanza, oppure sarà una località montana per pensionati.
Anna
Anna, negli anni '70 e '80 l'edilizia ha avuto una crescita spropositata. Il passato é passato, con le sue luci (poche) e ombre (molte). Ripercorrere quel modello di turismo oggi, é una scelta miope e di breve respiro. Diverso sarebbe puntare a un'edilizia di riqualificazione e ristrutturazione, ma i nostri fantastici costruttori e immobiliaristi da quell'orecchio sono alquanto sordi.
EliminaPaolo
RispondiEliminasono d'accordo l'edilizia speculativa di Piazzatorre è molto visibile
Io ho comprato casa qualche anno fa e le garantisco che tra tutte le montagne vicine a Milano, comprese quelle del Piemonte, la Valle Brembana ed in particolare Piazzatorre risultano le più vive ed armoniose ;ero veramente contenta del mio piccolo acquisto e mi vantavo tantissimo dell'impianto sciistico.
Mi piacerebbe partecipare a qualcosa di costruttivo anche fosse solo distribuire in una piazzetta del vin brulè (spero sia scritto giusto).
Anna
mhannp
Concordo sul fatto che il paese presenta evidenti zone di degrado;
RispondiEliminaIl campo da tennis in centro fa veramente schifo,cosi come l'anfitetro che sarebbe molto meglio demolire piuttosto che recuperare (anche perchè ha solo pochi anni ma è già malridotto oltre ad essere un ecomostro inutile);
Bisogna dire che il comune quando l'ha costruito ha proprio buttato i soldi nel cesso rovinando pure il centro!!!
D'accordo.
EliminaMaverik71
RispondiEliminaha pienamente ragione in Trentino a portare la gente, famiglie è bambini, a fare le scampagnate ci pensano le guardie forestali. Un vero divertimento.
vi informo che l'anno scorso su radio il sole 24 ore c'era una bella pubblicità che diceva:
" c'è montagna? c'è anche lombardia? Allora vengo"
Trovo che sia stata una bella iniziativa.
Anna
Paolo.
RispondiEliminascitto da lei"Tanto per cominciare, a chi rivendica che la sua IMU dovrebbe tradursi in servizi occorre ricordare che l'IMU si chiama così perché é un'IMPOSTA, non una TASSA. Le imposte finanziano prima di tutto spese correnti, poi, se avanza qualcosa, contribuiscono a pagare i costi dei servizi. Quindi, no cari miei, scordatevi che con la vostra IMU il Comune possa acquistare gli impianti"
Volevo risponderle che anche il rimborso elettorale sarebbe dovuto servire alle spese politiche invece se li sono rubati.
Qualcuno ha scritto sul blog semplicemente di utilizzarli per una cosa più nobile (impianto sciistico e asfaltature strade)
Anna
Anna, converrà, spero, che la "distrazione" di fondi operata dai vari Fiorito che infestano il nostro paese non é la giusta modalità di gestione del denaro pubblico. Tra i compiti istituzionali di un Comune rientrano sicuramente l'asfaltatura delle strade e l'arredo degli spazi pubblici, non l'acquisizione della proprietà di impianti sciistici. Il che non significa che in tempi di vacche grasse lo si potrebbe anche fare, fermo restando che "il Comune faccia il Comune, gli imprenditori facciano gli imprenditori". Ma i tempi attuali, e per parecchio ancora, di grasso non avranno un bel nulla.
EliminaD'accordo noi NON vogliamo e NON siamo i Fiorito.
RispondiEliminaMa bisogna far rifunzionare l'impanto della seggiovia è una cosa bellissima salire sul Torcole Vaga ad ammirare il panorama e l'abetaia.
Comunque non vorrei insistere troppo sulla seggiovia e l'impianto sciistico ma almeno più sagre etc. Anche la cultura non guasterebbe come attrattiva.
Nella città in cui vivo il Comune si fa carico di tutte queste spese Organizza eventi tiene viva la città.
Anna
ma cosa pretendete da un Comune i cui impiegati alle lamentele di un villeggiante sulla presenza di ghiaccio sotto il Catafalco e sui marciapiedi in piazza rispondono di andare al mare la prossima volta...
EliminaSanto
Sinceramente, Santo, in montagna d'inverno il ghiaccio me lo aspetto un po' dappertutto.
Eliminap.s.: ma come faranno mai i poveri sfigati che vivono nelle aree subartiche dell'emisfero nord a camminare e guidare su quelle strade che non vedono né sabbia né sale perché lassù non servirebbero a nulla?
sono sinceramente consternata nel leggere sul forum vallare con quanto entusiasmo e orgoglio i villeggianti o in questo caso forse è meglio dire ex villeggianti di piazzatorre scrivono sproloqui di quanto hanno speso nelle vacanze nelle varie località sciistiche e non della valle.... mah io un pochino mi vergonerei di aver agito di proposito in questo modo tanto subdolo convinti poi di aver risolto che cosa?????? forse non si sono chiesti che così facendo non fanno altro che peggiorare la situazione già di per se veramente difficile????un saluto a tutti
Eliminahttp://www.laprovinciadilecco.it/stories/Cronaca/340686_caspoggio_d_laddio_alle_piste_da_sci/
EliminaQuesta notizia su Caspoggio va letta dalla parte del bicchiere mezzo pieno :)
EliminaAugusta, ho letto quei commenti. A caldo ho avuto la sua stessa reazione. Poi, riflettendoci, ho pensato che le spese alimentari di una certa consistenza, in effetti, é poco probabile farle a Piazzatorre. Sul resto però concordo, il boicottaggio é un'azione stupida, finisce per danneggiare tutti indistintamente, anche quei commercianti che non hanno alcuna responsabilità per quanto accaduto.
RispondiEliminaGrazie Paolo concordo appieno la sua risposta io credo che nel caso di Piazzatorre si sta veramente perdendo di vista il vero senso della"protesta" se così si può definire si sta facendo una guerra del tutti contro tutti....anche i villeggianti mi sembrano belli agguerriti....invece di cercare di mediare e dare ancor di più un segno tangibile del loro dispiacere per questa situazione sembra che non aspettavano altro che questa guerriglia verbale e non da cortile , quindi mi chiedo ma quanto realmente noi turisti affezzionati di Piazzatorre ci sentiamo coinvolti sinceramente e col cuore in questo "casino"????? ai posteri l'ardua sentenza mah!!!!!
EliminaDomanda: come fanno le altre vallate ad avere i turisti?
RispondiEliminaSono stata a Valtorta, perchè l'impianto sci di Piazzatorre è chiuso, e ad accoglierci, con un aperitivo indovina chi c'era? Il SINDACO.
VIVA LA POSITIVITA'
Anna
Bevuto l'aperitivo e finito di sciare che hai fatto a Valtorta? Le vasche per il Corso?
EliminaJerk io c'ero tu no! era l'inizio di Dicembre.
Eliminaquindi o ti fidi oppure vacci!!!
Anna
Augusta e Paolo, sicuramente non mi risponderete.
RispondiEliminaComunque a me non sembra che noi turisti siamo agguerriti in una lotta . Al contrario mi sembra che si usino toni pacati e ottimisti.
Ma qual è il senso della protesta? qual è il fine ultimo per lei e Paolo?
Anna.
Fatico a comprendere la sua domanda Anna. Ogni persona che protesta ha i suoi motivi per farlo, quindi definire "un" senso é solo accademia. A me sembra, peraltro, che più che protesta vera sia manifestazione di dispiacere e delusione. La protesta di chi tiene davvero a un tema, quale che esso sia, si accompagna a proposte e io ne vedo poche o nessuna. Direi quindi che siamo di fronte a caciara. Apprezzo che nel forum vallare siano finalmente visibili posizioni non allineate e coperte, come apprezzo che SKIWEGGER vi sia stato riammesso. Resto avverso alle posizioni di chi ancora crede che sia l'edilizia a poter/dover tenere in piedi gli impianti, la considero pura ottusità. Altrettanto mi amareggia il continuo invocare interventi pubblici con tirate di giacchetta al Comune, alla Provincia, alla Regione, già che siamo una fischiatina alla UE no?
EliminaMi hanno riammesso ma sono in libertà vigilata... fino alla prossima censura.
RispondiEliminaPaolo, mi scusi ma non capisco.
RispondiEliminaDelusi e dispiaciuti ma..... il Comune , Regione etc. non possono far nulla ,gli edili neppure i commercianti non se ne parla e quindi chi potrebbe fare? Nessuno!
E le proteste sul forum a chi interessano? A Nessuno!
Scusi lo sfogo ma mi sembra una chat fine a se stessa.
Buonaserata
Anna
Credo Lei non ci segua da molto e non abbia letto i vari post succedutisi negli anni. Provo a sintetizzare. Gli "edili" hanno fatto fin troppo, con i risultati che vediamo (leggere i tag "edilzia fuori luogo"). Il ruolo del pubblico ci può essere a livello di promozione e definizione di obiettivi, non può, né deve, essere economico salvo la messa in gioco dei propri edifici dismessi. Gli operatori locali possono, se lo ritengono, mettersi in gioco e, assieme al Comune, costruire un progetto TURISTICO che invogli uno o più imprenditori del settore a investire su Piazzatorre.
EliminaA breve un nuovo post di Mara aggiungerà carne al fuoco, ne abbiamo discusso giusto ieri. Cordialità.
Beh e allora? Che dovremmo fare, smettere anche di discutere? O dobbiamo farlo solo in strada davanti agli ultimi cinque bar di Piazzatorre sperando che qualcuno si dia pena di darci retta?
RispondiEliminaGrazie, Paolo per la sua esaustiva risposta.
RispondiEliminaHa ragione non è molto che vi seguo e comunque la stimo molto.
Mi auguro semplicemente, con tutto il cuore, che il TURISMO (la vita) a Piazzatorre rinasca.
Per me Piazzatorre è un Paese meraviglioso e la gente che lo abita lo è altrettanto, commercianti compresi.
Anna.
Andrea il forum è una bella iniziativa.
RispondiEliminaIl punto è che quello che manifestiamo deve essere compreso e ascoltato. Se ci sono i problemi questi devono essere risolti.
Le sembra normale che ci sia la strada di Canal Grande non asfaltata? Che abbiano chiuso la seggiovia, in una località sciistica, perchè non si è capaci di portare la gente della Lombardia a far vacanza?
Ma ci sarà qualcuno che conta che leggerà questo forum?
Anna
Ho la ragionevole convinzione che alcuni amministratori ed ex amministratori di Piazzatorre (e anche di qualche comune dei dintorni) ci seguano con una certa regolarità.
EliminaMeno male!
RispondiEliminaAnna
Credo che l'amministrazione di Pzt sia confusa sul da farsi e risponda a logiche indefinibili. A dimostrazione di ciò basti fare la situazione attuale : "il catafalco", i mancati garage nel sottoterra della piazza (idea da MATTI), i condomini stile Sesto san Giovanni anni '60, le buche nelle strade comunali, strade con rischio (ben visibile) di franamento, sistema fognario senza piantina (cosidetto "a memoria"), autorizzazioni a costruire anche in aree a pericolo di frane (vedremo mo' come si giustificheranno chi ha dato l'autorizzazione), l'impiastro della situazione degli impianti sci (chi ha dato le autorizzazioni a quei sprovveduti ?). E così di seguito. Sarà quindi una fine per autoconsunzione.
EliminaPetro, che tristezza. La situazione di Pzt è la stessa della Nazione. Quindi siamo all'autoconsumazione?
RispondiEliminaProbabilmente siamo a una svolta. Ora bisogna cambiare.Il futuro non sarà più lo stesso ma sicuramente non potrà essere peggio.Quello che è successo l'abbiamo visto e lo stiamo ancora subendo.
Sarebbe opportuno far gestire il futuro ai nostri figli, lontani dai nostri genitori che avevano visto la guerra.Questi ultimi, con tutti i loro retaggi, fame etc., hanno saputo vedere solo l'avere con le conseguenti speculazioni.
Anna