...sappiate, che comunque la pensiate, i fatti non sono discutibili e ci dicono, ripetutamente e univocamente, che né Piazzatorre, né la Lombardia, né l'Italia, usciranno dalla crisi se i cantieri edili dovessero moltiplicarsi.
E' bene che questo concetto sia impresso accuratamente nella testa di ognuno, perché quando ci si accorgerà che il piagnisteo di Comuni e costruttori edili sarà servito solo a farci fare per l'ennesima volta la figura di un paese dove le regole sono fatte solo per prorogarne l'applicazione non una ma quattro o cinque volte, allora sarà troppo tardi per la costernazione e il rammarico.
La neo assessoressa Beccalossi, anziché lasciarsi impietosire dalle lacrime di coccodrillo in chi, in otto anni, non é stato in grado di approvare uno straccio di PGT, avrebbe dovuto leggersi questo agile libretto
e poi spiegare che l'edilizia come l'abbiamo conosciuta negli ultimi vent'anni non é la soluzione, bensì la causa dei problemi!
Qui lo diciamo da tempo, ora ne troviamo autorevole conferma da un ex sindaco (di Pioltello), Mario De Gaspari, i cui testi meriterebbero diffusione in tutte le scuole della repubblica, assieme a un altro fondamentale libro, La speculazione edilizia, di Italo Calvino.
Se poi qualcuno avesse ancora dubbi su quanto la "ricchezza" rappresentata dalle abitazioni, sia una farloccata buona per incantare i Tedeschi e far loro bere la frottola di esser più poveri di Spagnoli, Italiani e Ciprioti, ci pensa Claudio Borghi Aquilini a smontare la tesi.
In realtà sappiamo benissimo perché si è costruito, e si
vorrebbe costruire, anche laddove non c’era, né c’è, alcuna necessità di farlo:
con l’introduzione (1992) dell’ICI prima, e con l’abrogazione poi (2001,
entrata in vigore nel 2003) dell’art. 12 della legge n. 10/1977, permettendo di
utilizzare gli oneri di urbanizzazione per finanziare le spese correnti fino al
75%, si è creata una situazione in cui l’interesse comune era costruire: i Comuni
per ragioni di bilancio, i proprietari di terreni agricoli per i prezzi
vantaggiosi a cui liberarsi delle terre (e di un’attività svalutata e maltrattata),
le imprese immobiliari per comprare terreni agricoli a costi comunque irrisori
rispetto a quelli edificabili, le banche per guadagnare con i mutui, i cavatori
per estrarre altro minerale, cementifici e fornaci per produrre materiali da
costruzione più che in ogni altro Paese dell’UE. Tutti mirando al profitto,
alcuni (i Comuni) accorgendosi troppo tardi di non riuscirci.
E voi pensate davvero che a qualcuno dei sunnominati fregasse qualcosa delle vostre amate piste da discesa?
Insieme a Piazzatorre è morto anche il forum.
RispondiEliminaScusa Paolo ma si fanno sempre i soliti discorsi sull'edilizia? E a tal proposito anche uno sprovveduto capisce che il problema non è quello.In questo momento nessuno ha interesse ad investire sul mattone.
Quindi se si vuole salvare Piazzatorre bisogna sfruttare quello che si ha (che non è poco).
Saluti
Anna
Cara Anna, le rispondo con un nuovo post.
EliminaScopro solo oggi questo sito anzi questo BLOG il cui scopo mi pare assolutamente condivisibile al punto che, non conoscendolo mi sono reso promotore (unico) dell'iniziativa Piazzatorre Domani (...)
RispondiEliminaRaccogliendo con serenita' il giudizio di Paolo nel post mi ripropongo di valutare quanto prima le proposte concrete di SalviAMO Piazzatorre (che da una rapida occhiata al blog non trovo,.. almeno in evidenza) ed eventualmente proporre una qualche forma di sostenibile collaborazione con Piazzatorre Domani.
Il tutto sperando di non trovarmi nella stessa situazione del forum dove i post in cui cercavo di segnalare l'iniziativa venivano sistematicamente bannati anche quando risultavano allineati alle regole e senza ricevere alcuna risposta dai moderatori a cui avevo inviato messaggi per chiedere lumi.
Benvenuto Gianluca. Vorrei tranquillizzare, nessun giudizio da parte mia sulla Sua iniziativa, la prenda piuttosto come una forma di scaramanzia.
EliminaPer quanto riguarda le proposte nostre può trovarle cercando nei post con tag "Piazzatorre". Sono parecchi, é vero, d'altronde il blog si avvicina al suo quinto anno di vita.
Ovviamente tutte proposte da pazzi furiosi, almeno così sono state (all'incirca) considerate.