domenica 9 marzo 2014

Tutto ciò che vi pare ma non parlatemi di indotto

Mercoledì e Giovedì, 5 e 6 marzo, pochi ma buoni.
Venerdì 7 marzo, un po' di più ma ancora buoni.
Sabato 8 marzo, molti di più, quasi troppi direi, e meno buoni, purtroppo: col numero aumenta anche la percentuale di cafoni.
In sintesi, piste piene e paese (anzi, paesi) vuoti.

Ora, potete raccontarmi quel che vi pare sull'imprescindibile necessità di aggrapparsi allo sci per garantire un futuro al paese, ma ciò che ho visto dopo due anni di assenza dall'Italia e, soprattutto, ciò che ho sentito tra i commenti di coloro che si apprestavano a poggiare il sedere sulla seggiovia, mi ha fornito un quadro della situazione ben difficilmente contestabile.

Se nemmeno una stagione nella quale, paradossalmente, i giorni di chiusura degli impianti sono stati causati da troppa neve, non da troppo poca, riesce a far riaprire le mitiche seconde case in numero apprezzabile; se nonostante il panorama, il cielo terso, le due piste ben lavorate ecc. ecc., alla fine della fiera impera il mordi e fuggi e, udite udite, "a Piazzatorre si viene solo perché é comodo e a ....... [non faccio il apposta nome] fa troppo freddo", é fin troppo chiaro che ANCHE con gli impianti aperti si potrà solo sopravvivere o, al massimo, vivacchiare.

Mi spiace per coloro (addetti agli impianti, maestri, gestori rifugio) che in questa stagione hanno lavorato (e per quel che ho visto lavorano bene, i limiti più vistosi li ho notati al Rifugio nella giornata di sabato: non tanto la sala, quanto gli altri servizi, dalle toilettes al noleggio sdraio/lettini, non reggono l'afflusso), convengo che piuttosto che niente meglio piuttosto, ma non saranno i fine settimana a cambiare la vita di Piazzatorre, non fosse altro perché molti utenti NON soggiornano lì, né in albergo né in casa (e a chi non lo sapesse, faccio presente che non sono pochi coloro che una casetta o una casona l'hanno, oltre che a Piazzatorre, anche in altre località sparse per l'arco alpino). Quel che spendono extra impianti lo spendono, e non tutti, al Pinete, altrimenti nemmeno quello.

Non parlatemi quindi di indotto, é un fenomeno così limitato da essere inesistente, almeno nella Valle dell'Olmo, forse le cose cambiamo nel ramo di Branzi, Carona, Foppolo, sempre Val Brembana é, ma con le sue peculiarità, inutile stare a far paragoni che lasciano il tempo che trovano.

Ripeto ad nauseam, o si trova il modo di portare altre attività a Piazzatorre o non ci sarà neve che tenga.

A maggio si vota, leggeremo le proposte dei candidati.


4 commenti:

  1. la pizzeria/ristorante in centro paese, sabato sera era tutt'altro che un deserto

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    1. Ne sono certa, anch'io ho mangiato in pizzeria. E probabilmente anche domenica sera c'era gente. Ma, chiedo, é tutto qua? Pochino davvero.

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  2. mi pare che anche gli alberghi fossero piuttosto pieni...non basta ancora?

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    1. Sono "piuttosto pieni" anche oggi, giusto? E ho visto un'apertura straordinaria di negozi chiusi da mesi. Ah, e Banca Intesa ha messo il bancomat!

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