Ricevuta anch'essa via mail, é giunta una replica molto interessante e argomentata a quanto esposto nel post precedente.
La pubblico, autorizzato dall'autore, che acconsente anche alla pubblicazione delle sue generalità.
Anticipo subito che, personalmente, trovo condivisibili pressoché tutte le osservazioni del sig. Pisoni. Mi aspetto che Mara esponga il suo pensiero entro qualche giorno.
Anch’io sono a Piazzatorre da oltre 60 anni ed ho a cuore il
problema del “paese fantasma”.
A mio modo di vedere
(per esperienza e conoscenza generica degli eventi) il problema del turismo e
degli investimenti di Piazzatorre e di tutta l’alta valle dipende soprattutto
da alcuni fattori:
1°
La
fuga dei giovani e lo spopolamento delle montagne (in generale ed in
particolare dell’alta valle Brembana) è il vero problema. Lo sapete che la UE anni fa ha
commissionato sulla questione una indagine per valutarne i motivi e solo circa
due anni fa è stata tenuta una conferenza a San Pellegrino ove sono stati
comunicate le risultanze di tale indagine? (sarebbe interessante e forse utile
conoscerle; qualche rappresentante di Piazzatorre ha assistito alla
conferenza?).
Le zone che si spopolano
non possono avere futuro! Chi prenderà in gestione l’azienda (l’albergo
od il negozio di famiglia, o il caseificio piuttosto che la falegnameria o
qualsiasi altra attività) se i giovani se ne vanno a vivere “nella bassa”?
Inevitabilmente le attività (grandi o piccole che siano) chiuderanno e nessuno
le rileverà! Ed il turismo, se non lo gestisce nessuno, potrà sopravvivere da
solo?
2° politica regionale e nazionale. A
parte lo studio commissionato dalla UE (del quale – ripeto – sarebbe importante
conoscere nel dettaglio le considerazioni) cosa è stato fatto non già dai
comuni ma dalla politica regionale e nazionale per trattenere gli abitanti dei paesi
dell’alta valle? Sono state introdotte delle defiscalizzazioni per cittadini
residenti o le attività? Per esempio una IVA ridotta almeno sul turismo e le
attività ad esso legate? No! Vi ricordate la legge detta “degli
8.000 campanili”? Sembrava arrivassero denari per tutti i comuni: praticamente
una bufala!
Al contrario, sono stati
tolti soldi ai comuni (vedi IMU). E questo ha comportato danni gravi
soprattutto ai piccoli comuni che non spremono i propri cittadini come invece
fanno i grandi comuni imponendo l’Irpef comunale o una quantità di tasse
aggiuntive (insegne, occupazione suoli pubblici, passaggi carrai, ecc.) e multe
agli automobilisti (zone a traffico limitato, divieti di sosta e cento altri!).
Nel contempo la qualità
dei servizi pubblici è diminuita o peggiorata: meno scuole, meno
trasporti, meno assistenza sanitaria (l’ospedale di San Giovanni Bianco ha
chiuso dei reparti a cominciare dalla maternità).
Per rilanciare
Piazzatorre occorre rilanciare l’alta valle Brembana.
Rilanciare il turismo di
San Pellegrino può portare ad un effetto benefico per tutta la valle, ma mi
sembra davvero insufficiente.
A mio modo di vedere, i
comuni dell’alta valle devono spingere la comunità dell’alta valle Brembana e
la Regione ad intraprendere strade nuove che rendano favorevole (da un punto di
vista fiscale) vivere in montagna e ripristinare quei servizi che pian piano
sono stati ridotti o tolti del tutto.
Dovrebbe esserci un
regolare servizio di metropolitana leggera da Piazza a Bergamo in sostituzione
della linea ferrata esistente negli anni 50\60. Così si migliorerebbe in modo
notevole il trasporto dei lavoratori dai paesi a Bergamo (costretti
frequentemente code infinite) e faciliterebbe il turismo.
Per evitare lo
spopolamento e quindi la fuga dei giovani occorre “creare posti di lavoro sul posto”
(cooperative, consorzi, caseifici, ecc), anche in questo caso agendo con la
leva fiscale e con microfinanziamenti.
Siamo onesti, è proprio
tutta colpa dell’amministrazione comunale di Piazzatorre?
Certo, tanti investimenti si sono rivelati inutili e peseranno sulle
generazioni future (quelli che rimarranno!). Ma anche gli altri paesi della
valle Brembana se la passano male! Anche qui è colpa delle amministrazioni
comunali? Ognuno deve fare la sua parte!
Comuni e comunità
dell’alta valle Brembana bussino alle porte della regione possibilmente con
progetti: per esempio se a Piazzatorre si aprisse una residenza per anziani
(come il don Palla di Piazza) con anche una residenza “di sollievo” (per ospiti
a tempo breve), utilizzando anche solo una parte della colonia ex genovese (di
proprietà del comune), i paesi della “valle dell’Olmo” ne trarrebbero maggior
beneficio che neanche nevicasse per tutto l’anno. Ci sarebbe lavoro per tutti!
I giovani abbiano un po’
di fiducia nel futuro: negli ultimi anni a Piazzatorre ce ne sono diversi che
hanno intrapreso una attività in paese. Ed anche i villeggianti possono fare
qualcosa di utile, soprattutto quelli che frequentano il paese da tanti anni e
possiedono qui la seconda casa. In quest’ottica – per esempio – è nato il
comitato amici di Piazzatorre che, nel suo piccolo, aiuta l’ufficio turistico
perché comunque crede che si possa e si debba fare qualcosa di positivo.
Cordialmente
Alessandro Pisoni
Buongiorno a tutti, ciao Paolo.
RispondiEliminaLetta la mail del sig. Pisoni, posso dire che trovo il contenuto del tutto sensato. Che i problemi di Piazzatorre vadano oltre essa stessa e, dunque, debbano essere affrontati almeno a livello di alta valle é fuor di dubbio.
Ma ripeto, ad nauseam, che serve innanzi tutto una profonda, seria, umile, riflessione sul modello di sviluppo economico da seguire. E qui, ancora nel 2017, mi sembra di poter dire che in pochi, troppo pochi, hanno iniziato a farla.
Quanto a qeulla conferenza di San Pellegrino, ho cercato di capire qualcosa in più, ma ho trovato solo un vecchio link, questo http://news.valbrembanaweb.com/index.php/ripopolare-la-montagna-ecco-le-proposte/, che dice poco nulla.
In questi giorni sono stato a letto, ammalato con l’influenza. Ho assistito alla cronaca dei disastri nel centro Italia che si sono aggiunti a quelli del terremoto. Mi sono chiesto : “perché non posso versare l’IMU ad un comune colpito dal terremoto del centro Italia, anziché al comune di Piazzatorre ?”. Lo Stato non ci rimette, Piazzatorre già raccoglie le tasse dovutegli. Chiedo lumi a chi conosce questa materia.
RispondiElimina20 gennaio 2017 Pietro
Piazzatorre raccoglie le IMU di tante abitazione (centinaia di migliaia di euro) e si permettere l'acquisto di : seggiovie e impianti sciistici, immobili relativi, ristorante, biglietteria; ed ora sta già pensando all'innevamento artificiale con relativa vasca raccolta acqua ecc.. Questo è un percorso rigido che non consente discontinuità nè alternative. Quando verranno considerati gli ospiti ? cosa si dirà loro ? cosa avete fatto dei soldi raccolti ??
RispondiEliminaL'IMU delle nostre seconde case (anche a Piazzatorre) per una quota superiore al 50% va già ora allo Stato, il quale dovrebbe preoccuparsi della salvaguardia dei cittadini anche tramite quei fondi scippati ai comuni, ed invece preferisce darli alle banche o per i clandestini.
RispondiEliminaSe il Comune di Piazzatorre decide di investire dei fondi in seggiovie e innevamento (sarebbe anche ora!) va solo sostenuto da parte nostra!
Torno a raccomandare di utilizzare nei commenti la funzione Nome/URL per differenziarsi l'un l'altro. Basta usare uno pseudonimo, grazie.
RispondiEliminaHo appena acquistato casa a Piazzatorre. Paesaggi stupendi, verde, aria pulita, tranquillità. Quello che manca in val brembana è una regia che si occupi di promuovere il turismo. Se piazzatorre, Olmo al Brembo, roncobello, e gli altri comuni della val brembana Si unissero e mettessero assieme risorse per promuovere e rioganizzare il turismo nella valle si avrebbe un vero rilancio... proporre sagre, feste, gite, puntare sullo sci magari aprendo più piste.... perché non pensare alla val brembana come a una seconda Val d'Aosta che attira centinaia di migliaia di turisti anche stranieri, con strutture ricettive, svaghi, ecc.? Questo creerebbe posti di lavoro ed eviterebbe anche lo spopolamento....
RispondiEliminaContinuo.... la mia sensazione è che ognuno guarda al suo orticello cercando in qualche modo di sopravvivere...dal camping che ha costruito il baby camp per far divertire i bambini all'albergo che apre il centro benessere (tutti esempi lodevoli di buona imprenditoria)... ma se piazzatorre ospitasse ad esempio un festival della musica in cui i giovani si possono esibire, ci fosse un parco avventura, si puntasse all'innevamento artificiale in inverno, creasse zone dove le famiglie con bambini possano fare barbecue, ecc....le varie attività commerciali rinascerebbero... lancio un'altra idea... nella lettera di Alessandro Pisoni si parla dell'aiuto dei villeggianti... tante seconde case sono di genitori ormai anziani o di figli che magari non si ricordano più di avere casa lì...perché non mandare via posta ai proprietari il programma delle animazioni o dello sci o delle proposte turistiche della valle? Se troppo costoso perché non creare una newsletter per coinvolgere i proprietari? Perché non fare un sondaggio in cui chiedere cosa ci si aspetta da piazzatorre?
RispondiEliminaL'area per picnic e BBQ, volendo, ci sarebbe già: il parco sopra la ex colonia genovese. Il Comune voleva trasformarla in nuova villettopoli. Comunque su molte sue proposte la penso allo stesso modo.
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