Rubiamo, parafrasando, il titolo di una celebre canzone dei Rolling Stones. tempo e clima non sono dalla vostra parte, se appartenete alla schiera di coloro che ancora vedono un futuro di neve sulle Alpi.
Nulla di nuovo, solo una conferma, giunta pochi mesi or sono al termine di uno studio condotto da ricercatori svizzeri e pubblicato nella sua versione definitiva pochi giorni fa, il 16 febbraio.
Lo scenario é negativo, anzi, per dirla meglio, "gli" scenari, tutti, sono negativi.
Non una simulazione é risultata incoraggiante, come crudamente sintetizza l'abstract: "The projections reveal a decrease in snow depth for all elevations, time periods and emission scenarios".
Insomma, non dico che le palme, dopo essere apparse in Piazza del Duomo, finiranno per sembrare familiari anche dalle parti di Foppolo, ma certamente il futuro economico delle località alpine non potrà contare sulla neve, certo non su quella naturale; quella artificiale, pompata di additivi, reggerà almeno fino a quando nelle falde non si troverà qualche valore sballato.
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