Eh sì, bisogna darne atto, c'è voluto qualche decennio (di ritardo) e svariate decine di miliardi di euro andate in fumo, ma ora, finalmente, la Camera dei Deputati, ALL'UNANIMITA', ha votato una risoluzione che impegna il Governo a darsi da fare per "riconoscere il territorio come bene comune e risorsa limitata ed esauribile, quale presupposto irrinunciabile per una pianificazione urbanistica sostenibile".
Meglio tardi che mai. Adesso, sperando che il Governo, tra legittimi impedimenti, complotti pluto-demo-radical-comunisti, congiure dei magistrati, golpisti vari, escort, altre disgrazie cosmiche, trovi il tempo di adempiere al gentile invito della Camera, non resta che augurarsi che, poi, i Sindaci degli ottomila e passa comuni italiani capiscano anche loro che la terra su cui posiamo i piedi NON E' "naturalmente vocata" ad essere tappezzata di costruzioni.
Meglio tardi che mai. Adesso, sperando che il Governo, tra legittimi impedimenti, complotti pluto-demo-radical-comunisti, congiure dei magistrati, golpisti vari, escort, altre disgrazie cosmiche, trovi il tempo di adempiere al gentile invito della Camera, non resta che augurarsi che, poi, i Sindaci degli ottomila e passa comuni italiani capiscano anche loro che la terra su cui posiamo i piedi NON E' "naturalmente vocata" ad essere tappezzata di costruzioni.
L'inverno 2009-2010 è stato poco generoso per il mercato turistico italiano. L'Osservatorio turistico della montagna di Trademark Italia ha fornito alcuni dati sulle tendenze della stagione: soggiorni più brevi, meno skipass venduti e meteo poco favorevole.
RispondiEliminaElementi che hanno prodotto un calo nei tassi di occupazione alberghiera.
In Trentino gli arrivi italiani si sono mantenuti in linea con lo scorso anno, con cali però nella spesa per i pubblici esercizi e le attività commerciali. In calo gli stranieri.
In Alto Adige le performance di quest'anno sono in linea con la stagione 2008-2009, sempre grazie agli italiani.
In Lombardia si registrano invece evidenti difficoltà.
In calo del 5% le presenze al Tonale-Ponte di Legno dove sono mancati gli italiani.
Andamento simile anche nelle località della Valtellina: a Bormio, Livigno ed Aprica a gennaio e febbraio i tassi di riempimento delle strutture ricettive sono stati ampiamente inferiori al 50%.
Stagione incerta anche per le località sciistiche di Piemonte e Valle d'Aosta.
Si è sviluppata nel segno della continuità la stagione per le destinazioni dolomitiche del Friuli Venezia Giulia, dove gli operatori hanno potuto confermare i risultati dell'inverno scorso.
Secondo voi in Valle Brembana come è andata la stagione? Si sente il bisogno di seconde case?
Certo che si sente. Basta essere impresari edili, immobiliaristi, amministratori pubblici con lo sguardo lungo fino alla punta del naso, ...
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