Un ferragosto climaticamente orribile al nord, uno dei più tristi degli ultimi vent'anni, autunno pieno, per quanto qualcuno ieri ed oggi cercasse di convincersi che fosse estate, pateticamente abbigliato con bermuda e crocs o infradito. Qualcuno spieghi a Bossi e soci che la mitica Padania, climaticamente, fa schifo.
Piove su una stagione turistica con più ombre che luci qui in valle. Al di là delle sparate trionfalistiche dell'Eco di Bergamo, che ieri apriva la testata con un'articolessa sui fasti del turismo nelle valli tra alberghi pieni e seconde case stracolme.
Una mezza balla ovviamente, chi è qua e vuol vedere sa benissimo che siamo assolutamente nell'ordinarietà delle due settimane centrali di agosto, con qualche difficoltà a trovare posto in albergo se non si è prenotato, ma con le seconde case aperte solo al 40-50%. Più che una notizia, quella dell'Eco, una sana velina propagandistica, per darsi un po' di coraggio probabilmente.
Una settimana fa venivano esaltate le code per salire nelle valli, chissà se domani si scriverà di quelle formatesi stasera sulla 470 (notizia certa, ricevuta in diretta telefonica verso le 19), a causa della fuga precipitosa di molti saliti per farsi tre quattro giorni, ora delusi dal maltempo. Io resto, accendo la stufa e provo a far finta che sia novembre, la differenza in fondo non è molta.
In paese i soliti commenti "non ci sono iniziative", "una volta era meglio", "non si muove nulla". Va a spiegare che se le politiche sono le stesse da trent'anni, ovvero ripropongono gli stessi errori, come, qualcuno finalmente, sembra aver capito anche in Regione, non ci sarà nessuna possibilità di rinascita. Va a far capire che altre casette non faranno aumentare il valore della tua, vecchia di venti o trent'anni, è molto più probabile, per mere ragioni di mercato, che lo deprimano ulteriormente. Prova a far ragionare sull'evidenza che una bruttura allucinante come quella genialmente piazzata a Zogno alla confluenza tra la 470 e la strada provinciale 27, è uno dei peggiori biglietti da visita che si possano presentare.
Macché, "tu non capisci".
Io non capirò, va bene, ma spiegatemi cosa capiscono quelli che si esaltano perché qualche rincoglionito polacco prende un low cost da Varsavia per atterrare a Orio e far la spesa all'Oriocenter con tanto di foto ricordo. Spiegatemi come si fa a uscire con titoli che sbrodolano per gli inglesi che vengono, sempre grazie ai low cost, a sciare a Foppolo, ma non ci si preoccupa di capire se poi tornano o se un'esperienza gli è bastata.
A Piazzatorre a ferragosto 2010 ha piovuto sul bagnato. Ve ne siete accorti spero.
Piove su una stagione turistica con più ombre che luci qui in valle. Al di là delle sparate trionfalistiche dell'Eco di Bergamo, che ieri apriva la testata con un'articolessa sui fasti del turismo nelle valli tra alberghi pieni e seconde case stracolme.
Una mezza balla ovviamente, chi è qua e vuol vedere sa benissimo che siamo assolutamente nell'ordinarietà delle due settimane centrali di agosto, con qualche difficoltà a trovare posto in albergo se non si è prenotato, ma con le seconde case aperte solo al 40-50%. Più che una notizia, quella dell'Eco, una sana velina propagandistica, per darsi un po' di coraggio probabilmente.
Una settimana fa venivano esaltate le code per salire nelle valli, chissà se domani si scriverà di quelle formatesi stasera sulla 470 (notizia certa, ricevuta in diretta telefonica verso le 19), a causa della fuga precipitosa di molti saliti per farsi tre quattro giorni, ora delusi dal maltempo. Io resto, accendo la stufa e provo a far finta che sia novembre, la differenza in fondo non è molta.
In paese i soliti commenti "non ci sono iniziative", "una volta era meglio", "non si muove nulla". Va a spiegare che se le politiche sono le stesse da trent'anni, ovvero ripropongono gli stessi errori, come, qualcuno finalmente, sembra aver capito anche in Regione, non ci sarà nessuna possibilità di rinascita. Va a far capire che altre casette non faranno aumentare il valore della tua, vecchia di venti o trent'anni, è molto più probabile, per mere ragioni di mercato, che lo deprimano ulteriormente. Prova a far ragionare sull'evidenza che una bruttura allucinante come quella genialmente piazzata a Zogno alla confluenza tra la 470 e la strada provinciale 27, è uno dei peggiori biglietti da visita che si possano presentare.
Macché, "tu non capisci".
Io non capirò, va bene, ma spiegatemi cosa capiscono quelli che si esaltano perché qualche rincoglionito polacco prende un low cost da Varsavia per atterrare a Orio e far la spesa all'Oriocenter con tanto di foto ricordo. Spiegatemi come si fa a uscire con titoli che sbrodolano per gli inglesi che vengono, sempre grazie ai low cost, a sciare a Foppolo, ma non ci si preoccupa di capire se poi tornano o se un'esperienza gli è bastata.
A Piazzatorre a ferragosto 2010 ha piovuto sul bagnato. Ve ne siete accorti spero.
Molto probabilmente manca la "cultura della montagna" in generale, sia di chi ci abita, sia di chi compra la casetta di 39000 euro! Non siamo tanto lontani dalla Svizzera dall'Austria dall'Alto Adige, pochi km. Eppure qui sembra di essere in Calabria.... Qui chi governa si muove solo per il proprio portafogli punto e basta. Chi compra il "buco" non è mai stato in montagna in vita sua, non ha mai fatto una camminata nei boschi, sai che fatica, e allora giu a lamentarsi," non c'è niente qui in questi paesi, non c'è il centro commerciale, il multisala non ci sono i negozi e via dicendo"...Dopo un' estate di 15 giorni e una settimana a Natale il villino è in vendita...."che schifo la montagna".La montagna non ha bisogno di questi "turisti", la montagna ha bisogno di gente che rispetti l'ambiente, la quiete, il silenzio la pulizia, il riposo, la fatica il lavoro.
RispondiEliminaIl turismo di montagna non deve essere legato a un discorso di seconda casa, in Svizzera Austria e Alto Adige dovrebbero essere gia falliti..., i nostri politici del magna magna non lo hanno ancora capito o molto probabilmente hanno convenienza a non capirlo! Non c'è alcun comune a parte il Cai che promuova delle gite guidate in montagna! Solo polente tombole feste della birra e ultima moda mercatini.... Nei boschi solo gente in moto, col quad, col suv quando li incontri ti guardano con compassione oppure pensano che sei un povero sfigato.A volte penso che quei pochi che vengono ancora qui in valle è perchè sono liberi di fare tutto cio che gli pare senza il rispetto di alcuna regola civile . Bye Bye
D'accordo a metà. Manca il rispetto per la montagan, troppo spesso vissuta come si vivrebbe una spiaggia dell'Adriatico.
RispondiEliminaAttenzione però, non possiamo fare i puristi a tutti i costi: con i soli escursionisti ed alpinisti la chiusura della bottega è certa. Anche il turismo meno attento può avere un ruolo positivo, ad alcune condizioni.
Vieni pure in infradito se ti va, non fare passeggiate se non vuoi, però sappi che Rimini è altrove, qui serviamo quiete e paesaggio, più qualche buona birra e qualche cibo che facciamo solo noi. Rispetta l'ambiente e sarai rispettato, un buongiorno non lo neghiamo neppure noi montanari. E se cercherai alloggio in un albergo, in un campeggio, in un agriturismo sosterrai di più e meglio la nostra economia.
Le casette, concordo con l'assessore Daniele Belotti, non servono più.