mercoledì 21 settembre 2011

Contenti adesso?

Questo breve post è dedicato a quei meteomaniaci che frequentano il forum vallare, tutti eccitati all'idea di piogge e temporali. Dico davvero eh, gente che ha un'erezione solo se ci sono cumulonembi in vista.

Bene, ore che le piogge le hanno avute, e pure di forte intensità, saranno contenti.

Meno contenti sembrano essere i poveri sciatori innamorati delle Torcole, visto che frane e smottamenti provocati dalle piogge tanto invocate dai meteomaniaci di cui sopra hanno danneggiato sia la pista del bosco che, più su, la panoramica.

martedì 6 settembre 2011

Turisti e abitanti, due fazze due razze?

Del post precedente m'è piaciuto un commento in particolare, perché è un bel segnale: lamentarsi non serve, i primi a doversi dare una mossa sono i piazzatorresi, ma in particolare quelli che gestiscono i pubblici esercizi (e, aggiungo io, gli alberghi). Secondo me non fa una grinza.

Una bacchettata la dò invece a 1franz, perché le sue richieste mi sembrano tipiche di un concetto che va per la maggiore in molti frequentatori: "posseggo (la seconda casa), pago (l'ICI), voglio (quel che dico io)". E a quanto pare non sono l'unica a pensarla così, anche il signor B.G. ha bacchettato a sua volta con argomenti analoghi.

Beh, io credo che con questo approccio, con questa evidente contrapposizione Turisti vs Residenti, non si vada molto lontano. Piazzatorre, ma vale per ogni altro paese a vocazione turistica (vera o presunta che sia) NON è una colonia dove bergamaschi e milanesi, assurti a novelli conquistadores di Sua Maestà la Regina di Spagna godono di diritti autoaccordatisi e imposti ai locali a suon di schioppettate.

Chiedere è lecito, proporre è opportuno, accettare è necessario. Se non si accettano i limiti di un luogo la soluzione è una sola: grazie di tutto e arrivederci.

Cosa voglio dire: lamentarsi del fatto che le iniziative siano scarse è lecito, fare proposte per migliorare l'offerta è opportuno, non accettare che vi sono oggettivi limiti alla capacità di un luogo come Piazzatorre di evadere tutte le possibili richieste dei turisti, NON è sensato.

Sensato è (sarebbe) pagare in prima persona quelle belle cosette che in tanti vogliono purché a fornirle e pagarle sia qualcun altro. Il comprensorio unificato NON è a costo zero, anzi, abbiamo dimostrato che i costi ambientali del progetto sin qui visto sono altissimi. Una piscina "quattro stagioni" costa uno sfacelo in termini di gestione, chi paga? La discotechina per ragazzini quanto dura? Grizzly, Gatto Nero, un grande futuro dietro le spalle, ma davanti? I polacchi trasportati sui carri bestiame del loùcost, per quanto si pensa di poterli gabbare? Sono polacchi non scemacchi. Ah, e ricordiamoci che EasyJet e RyanAir volano su Orio come su altre decine di destinazioni, a loro di Piazzatorre non gliene pò fregà de meno,

La montagna, sarebbe ora di capirlo ed accettarlo, va vissuta per quel che è, o forse, soprattutto, per quello che NON è.

NON è un funpark, NON è un cash&carry dove si entra si sceglie si paga e via, NON è un Viale Ceccarini a 1.000 m s.l.m.

La montagna va vissuta con i suoi tempi e i suoi ritmi, e Sua Divina Grazia lo Sci va considerato per quel che è: un'attività sportiva stagionale, non il decotto di Dulcamara.

Caro 1franz, mi consenta una domanda: i suoi figli adolescenti, lei dice, non ne vogliono saperne di venire a Piazzatorre (in estate, giusto?) perché non c'è niente da fare. Ma Lei, cosa propone loro? Camminate, passeggiate, visite, o nulla? Secondo Lei, meglio un simulacro di discoteca o attività sportive che sfruttino una buona volta quel che c'è (un campo sportivo dove oltre al calcio si potrebbero organizzare altre attività sotto la guida di istruttori qualificati)? 

Ma se invece lei è propositivo e i pargoli non ci sentono, si metta il cuore in pace, il problema non è Piazzatorre, è la loro voglia di indipendenza e di divertimento "cittadino", che probabilmente ritengono sarebbe meglio soddisfatta andando a Rimini piuttosto che a Jesolo (tira più un pelo di....., e siccome resto pur sempre una signora non vado oltre).

sabato 3 settembre 2011

Settembre andiamo, è ora di partire

Sì, ora di partire, di cercare una svolta, un guizzo, una strada nuova. Archiviata un'estate troppo breve, davvero troppo considerato che si è manifestata solo in agosto, Piazzatorre dovrà affrontare una nuova stagione di incertezze.

Pensare all'inverno 2011-2012? O che altro? Ci sono forza e volontà per guardare oltre l'immediato?

Oggi screzi e ricatti tengono inchiodati tutti al palo: Comune vs Passera; Passera vs Alta Quota; Alta Quota vs Comune. Un bel circolo vizioso, non c'è che dire.

Tre soggetti, obiettivi condivisi: zero; possibilità di blitz dell'uno o dell'altro: zero; chi ha meno da perdere: Passera; chi ha più da perdere: i Piazzatorresi, il convitato di pietra.

Se la partita è in stallo, serve rovesciare il tavolo.

Forse i cinesi non sono la soluzione cara Mara, forse la soluzione la si può cercare cambiando la vision del luogo.

Più passa il tempo e più mi convinco che senza un forte elemento generatore di servizi Piazzatorre non può andare da nessuna parte, e la Valle dell'Olmo idem.

Ma l'avete vista cos'è la valle dall'altro ieri, 1° settembre? E mi volete ancora raccontare che la salvezza è lo sci? Si scia dal 1° settembre al 30 novembre? E dal 30 marzo al 30 novembre successivo?

Quanto tirerà Fungolandia fuori dai weekend?

E allora? Cosa vuole essere 'sta benedetta località? Il parco giochi invernale degli sfigati che non possono permettersi Cortina o dei pigri che non vogliono sbattersi lungo la strada che porta a Bormio?

E se invece provasse ad essere altro? Dicono che Piazzatorre va bene solo per vecchi e bambini? Benissimo, faccia del difetto un pregio. In una società di vecchi non è forse redditizio un centro di soggiorno permanente, con servizi su misura per loro, assistenza medico-infermieristica, anche domiciliare, possibilità di vedersi consegnare pasti caldi due volte al giorno, servizi di trasporto a/r per i centri di bassa valle e di pianura?

Quale indotto pensate generi una struttura di servizi dedicata a trecento-quattrocento anziani, autosufficienti e non, anche distribuiti dal Piazzo su fin alla Rossanella, meglio ancora se dotata di poliambulatorio convenzionato con tutti i centri della valle, presso i quali potrebbero essere domiciliarizzati queste ed altre conveniences?

Lavoro tutto l'anno, tutti gli anni, e una prospettiva di residenzialità fissa tutt'altro che trascurabile, da parte dei possessori di case più anziani.

E i bambini? Arrivano pure loro, al seguito degli addetti ai servizi. Nuove famiglie, nuovi bambini, scuole che non chiudono.

Il prodotto, dem a tràa, è valido. Però bisogna saperlo vendere, saper cercare gli acquirenti, perché occorre rivolgersi al privato, ma per fortuna l'imprenditoria in campo sanitario non manca.

Pensateci.