lunedì 27 febbraio 2012

Analogie

La vicinanza geografica e d'interessi al nord della provincia di Varese mi fa spesso leggere le notizie riguardanti quella zona.
Tiene banco in questi giorni l'appello del Sindaco di Luino perché l'unico impianto di sci da discesa in tutta la provincia, la pista della Forcora, a Veddasca, non debba chiudere.

Subito sono arrivate le proposte e le opinioni a riguardo, da quelle di chi lamenta, in sostanza, la mancanza di un vero "sistema turismo", a quelle (giuro che NON L'HO SCRITTA IO) di chi rifiuta l'idea che la Forcora debba restare aperta a colpi di esborso di denaro pubblico (ohibò, mi ricorda qualcosa!.

Dite la verità: ricorda qualcosa anche a voi, vero?

Problemi comuni, si dirà. Obiettivi confusi, ricette vaghe. 
Analogie perfette.

Ora, Forcora é una località non priva di fascino, piccola, raccolta, raggiungerla é divertente d'estate, faticoso d'inverno. Dalla sua cima si gode un panorama molto bello, specie verso sud, e con un orizzonte ampio: nelle giornate limpide si può vedere distintamente il nuovo grattacielo della Regione, a Milano, 80 e passa chilometri di distanza.

Cosa non va allora? Facile. La sua "vertiginosa" quota: circa 1.200 m s.l.m.

La neve qui è, da anni ormai, una specie di miracolo. Quest'inverno poi, una pena.

E allora la battagia del Sindaco di Luino non sembra avere senso, se si parla di mantenere in vita una sciovia dove la neve non c'é. Può averne se si rivalutano la Forcora e la Val Veddasca in generale per quel che possono dare di bello indipendentemente dalla pratica dello sci.

Non vorremmo che dietro il nobile intento del Sindaco ci fosse, invece, l'ennesima manovretta di basso cabotaggio politico. La "Sciovie Forcora S.r.l." è una società in quota Lega Nord, partito che (attraverso una lista civica) vota con la maggioranza guidata dal Sindaco (ex AN, ora PDL) a capo di un'altra lista civica. 

Votami tu che ti voto anch'io? Speriamo di no.

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