Il resto della storiella lo conoscete.
Al dunque, a due mesi circa dalle decisioni assunte dal Comune per sostenere l'apertura degli impianti, credo di non sbagliare affermando che, vox populi a parte, molti non conoscano l'esatto contenuto delle decisioni.
Tranquilli, no problem.
Avendo a disposizione l'allegra delibera a suo tempo assunta, zia Mara ha deciso che qualora tale documento si ostini a non comparire sull'albo pretorio online (o a essere ripubblicato, qualora lo fosse stato inizialmente), tra due giorni al massimo sarà pubblicato su questo blog.
Mi sembra il minimo, visto che qua ci pregiamo informare anche surrogando funzioni mai abbastanza esercitate dal sullodato Comune.
Ciò premesso, passiamo ad altre amene osservazioni.
Proprio il giorno dopo a quello in cui persino il Corrierone si è accorto che un cancro di questo sfigato Paese è rappresentato dal forsennato consumo di suolo, ecco che sul forum vallare compare il commento di un illuminato filosofo della Magna Grecia, secondo il quale le disgrazie del paesello sono dovute a disfattisti annidati anche nel Consiglio Comunale, alla "manfrina delle analisi ambientali".
Quando trovo uno che ha capito tutto, ma proprio tutto, resto sempre profondamente ammirata.
Per "analisi ambientali" leggasi Valutazione Ambientale Strategica, una cosa che forse è una manfrina, anzi, spesso lo é, nel senso che il processo viene adeguatamente addomesticato affinché dica a madama marchesa che tutto va bene. Nonostante ciò, questa "manfrina" é obbligatoria a causa di una fastidiosa legge dello Stato emanata in recepimento di una Direttiva dell'Unione Europea, avete presente no? Quell'inutile e fastidioso organismo sovranazionale che ha più d'una volta portato l'Italia dei filosofi della Magna Grecia davanti alla Corte di Giustizia (tutte toghe rosse, ovvio) che ci ha condannati a multe salate (pagate con le tasse dei cittadini italiani), proprio per violazione di norme ambientali, ovvero sia per quella cosa che il Comune di Piazzatorre si apprestava a fare, escogitando una farlocca "verifica di esclusione", sino a che una serie di osservazioni e, mi permetto, il pressing di questo cazzo di blog, smontarono il giochetto.
E i disfattisti poi! Li vogliamo trascurare? Giammai. Prima però bisognerebbe indicarli per benino, perché da quel che ricordo il PII passò in Consiglio Comunale con ben abbondanti voti favorevoli. Che poi qualcuno abbia realizzato di aver approvato una boiata e abbia innestato una parziale retromarcia, direi che nella norma della democrazia rappresentativa ci sta perfettamente. Ma si sa, certi filosofi hanno studiato quando il massimo della discussione era "Credere, Obbedire, Combattere".
Finalmente un pò di neve...
RispondiEliminaMARA AN TA SPECIA SO'N'TORCOLA!!NDEM ALURA NE?!