venerdì 17 gennaio 2014

Avanti così! Facciamogli male (al turismo).

Se la Benemerita non ha di meglio da fare, potremmo sforzarci di fornire suggerimenti. Se, invece, qualche bel tomo ne ha sollecitato l'intervento per far capire che non gradisce camminatori e ciaspolatori (che, a differenza degli sciatori e degli snowboarder, non pagano il giornaliero né, visto che usano le loro gambe, la salita in seggiovia), allora saremmo davanti a un esempio di stupidità volto a colpire le forme di turismo invernale più sostenibili in assoluto.

Ribadiamo un concetto che ci é caro: la montagna é di tutti coloro che la amano, senza distinzioni di censo o di pratica preferita nel tempo libero. Non esiste che, con la scusa della sicurezza, si creino frequentatori di serie A (tanto per cambiare, gli sciatori) e di serie B. 

O le piste battute stanno per diventare come le spiagge privatizzate, dove se non paghi il bagnino non ti fa passare per arrivare alla battigia?

venerdì 10 gennaio 2014

Apertura stagione 2013-2014. Le mie impressioni - Seconda Parte.

Bene, dopo aver parlato delle mie impressioni su questo primo scorcio di stagione invernale che ha visto la parziale riapertura degli impianti di risalita, in questa seconda parte mi soffermerò sul rapporto tra di essi e Piazzatorre.

Il primo punto da affrontare riguarda la gestione. Ho già detto che ITB ha compiuto un miracolo nel riattivare gli impianti e che il lavoro che sta svolgendo é più che buono, al netto di modesti rilievi che facilmente possono essere rimossi.

Non so, tuttavia, se ITB possa essere, dopo questa stagione 2013-2014, "la" soluzione definitiva per la gestione degli impianti. Il fatto che ITB gestisca Valtorta-Piani di Bobbio, sulla quale i numeri sono ben più pesanti potrebbe anche indurla, qualora non si giungesse all'unificazione effettiva Vaga-Soliva, a fare di Piazzatorre-Vaga una stazione di feeding verso Valtorta e non il contrario.
Vi é poi un aspetto legale da non sottovalutare: un conto è la gestione affidata d'urgenza, senza gara pubblica, che per sua natura non può protrarsi oltre questa stagione (capito Sindaco?), altro conto é l'affidamento per n anni, che richiede obbligatoriamente una procedura di evidenza pubblica, aperta a tutti gli operatori interessati. In tale prospettiva il gestore potrebbe anche cambiare.

Secondo punto: i ritorni economici per Piazzatorre.
So che su questo argomento si aprirà il circo, amen. Cominciamo con l'affermare ciò che tutti hanno potuto vedere ma che molti negheranno ostinatamente: tra il 27/12 e il 6/01, Piazzatorre era tutt'altro che piena come un uovo. Il riscontro é empirico, lo preciso prima che arrivi il farmacista di turno a contestare dati che nessuno ha: sono un buon osservatore, finestre aperte e luci accese non mi sfuggono, e a far quattro conti per estrapolazione ricavando una percentuale attendibile sono ancora in grado, eravamo sotto il 50% di alloggi occupati. 
Molte presenze, certamente, ma sempre inferiori sia alla media sia al picco estivo (le tre settimane tra lug-ago), sciatori villeggianti in Piazzatorre comunque minoranza rispetto al totale dei villeggianti stessi. 
Picco di presenze tra il 30/12 e l'1/1. Da questo punto di vista la riapertura degli impianti non ha mutato di una virgola lo scenario degli ultimi quattro anni.
Tra gli sciatori una discreta quota era pacificamente rappresentata da non villeggianti, saliti in giornata (magari anche per due-tre giorni consecutivi nel caso di soggiorno in paesi vicini); questi, negli esercizi pubblici e negli alimentari di Piazzatorre (escludendo il Rifugio Gremei e il bar dell'Albergo Pinete) non hanno speso un solo euro.

Liberi di trarre le conclusioni che più vi piacciono, per me quanto osservato conferma ciò che qui abbiamo sempre detto: il funzionamento degli impianti di risalita é importante per il richiamo turistico, ma in assenza di una politica turistica sviluppata sull'intero arco dell'anno attraverso un'offerta plurima e non concentrata solo sulla pratica degli sport invernali, NON é in grado di costituire il pilastro dell'economia locale.
Vi evidenzio che la riapertura degli impianti non ha impedito la repentina chiusura del negozio di abbigliamento che aveva riaperto la scorsa estate nei locali ex Arioli Sport, né impedirà che il negozio di alimentari di via XX Settembre (quello del papà dell'attuale Sindaco) chiuda a fine febbraio p.v.
E' fuori strada chi accusa di ignoranza gli abitanti della valle che restano indifferenti (o addirittura ostili) rispetto al tema degli impianti. Essi fanno un semplice ragionamento economico, se non vedono ritorni si dedicano ad altro, punto. La loro posizione é assai meno pregiudiziale e preconcetta di quella dei "milanesi" che pretendono di dettare la linea ai residenti.

Terzo punto: la sostenibilità del carico turistico.
Qui sono manifesti dolori. Il problema n. 1 di Piazzatorre é la sua armatura urbana, davvero troppo debole. Paradossalmente, che sia aperta solo la Vaga é una fortuna, perché se il comprensorio fosse stato già unificato, ma con i soli Gremei 1 e 2 in funzione, Rossanella sarebbe probabilmente soffocata sotto il carico delle presenze, certo più numerose (15 piste attraggono ben più di 2, su questo penso si sia tutti d'accordo). Ora, immaginatevi il via vai lungo i due assi viari di Piazzatorre, uno messo peggio dell'altro quanto a buche e sconnessioni, immaginatevi le auto parcheggiate anche sugli alberi (in assenza di altro posto) e se riuscite a non inorridire siete pronti per trasferirvi a vivere anche a Lagos, dove il caos e i rifiuti abbandonati per giorni rallegrano l'ambiente e fanno folklore.
Morale: prima di vaneggiare di unificazione del comprensorio sarà bene ricostruire gli impianti di risalita verso Soliva e attrezzare parcheggi adeguati.

martedì 7 gennaio 2014

Apertura stagione 2013-2014. Le mie impressioni - Prima Parte.

Bene, allora, tornato bel bello dall'amato paesetto, vi propongo le mie personalissime opinioni riguardo la nouvelle saison inaugurata con la riapertura degli impianti.

Comincio col dire che le critiche lette sul forum vallare e arrivate anche qua sono certo legittime e potenzialmente benefattrici ma, secondo me, ingenerose. Da ITB non si poteva pretendere di più, credo abbiano già fatto miracoli stante il poco tempo messo loro a disposizione.
Tutto é perfettibile, ovvio, non nascondo che alcune perplessità hanno colto anche me, ma come vedrete tra poco nulla di realmente grave né irrimediabile.

Inizio allora col dire cosa non mi é piaciuto:

  • l'accessibilità in generale (che non dipende da ITB ma dal Comune). Il parcheggio del Pinete é...del Pinete, quindi discorso chiuso, nel senso che non può essere assunto a luogo d'arrivo, é già cara grazia che si lasci far manovra alla navetta. Il parcheggio sottostante era in condizioni pietose, non aggiungo altro. In ogni caso emerge, grande come un casa, che se l'afflusso fosse stato maggiore (altro che lamentarsi per i soli 800 giornalieri!) sarebbe stato ingestibile. Su questo punto chi deve riflettere sarà bene lo faccia prima del prossimo inverno;
  • impossibilità di acquistare un mattiniero/pomeridiano in alternativa al giornaliero. Capisco la necessità di incassare il massimo possibile nel minor tempo possibile, ma a me é sembrato un approfittarsi un po' eccessivo;
  • impossibilità di pagare con Bancomat / CC;
  • la condizione del suolo alla partenza, troppo trascurato. Ho visto tanti bambini cascare sul ghiaccio, qualcuno farsi male e frignare, qualche adulto in difficoltà;
  • lo stato di parte delle attrezzature a noleggio (soprattutto le ciaspole), appena accettabile;
  • l'atteggiamento talvolta un po' "rustico" degli addetti. A chi non é familiare é risultato sgradevole, fidatevi;
  • l'incomprensibile "stop" alla salita del secondo tratto per chi non fosse dotato di sci. Ciaspolatori non escursionisti e turisti interessati solo a fare qualche foto e scendere si sono lamentati. Saranno pochi ma ne terrei comunque conto;
  • la tolleranza verso i "fenomeni" dello snowboard (ma anche di qualche sciatore). Non mi sono accorto ci fossero competizioni a premi, ma qualcuno sembrava convinto del contrario visto l'impegno che metteva nel seminare il panico tra chi scendeva più tranquillo e tra qualche sci-alpinista che saliva tenendo regolarmente l'esterno della "Panoramica" (più esterno ancora e finiva giù nella scarpata).

Cosa mi é piaciuto:


  • l'impegno di tutti gli addetti;
  • la rapidità nel preparare gli sci a noleggio;
  • l'elasticità nel concedere sconti non previsti (l'amico che era con me, con al seguito moglie e due figli, dopo il coccolone che s'é preso al primo giorno, al terzo ha spuntato una riduzione, piccola ma più che benvenuta);
  • la battitura delle piste;
  • l'informazione. Non ritengo del tutto fondate le osservazioni di chi l'ha giudicata scarsa o assente. Personalmente ho risolto tutto via telefono senza particolari problemi, al massimo ho telefonato due volte anziché una, non mi pare drammatico. Funzionasse sempre così sul lavoro, ci segneremmo col gomito!
  • la bravura dei maestri (io non ho figli, ma chi li ha e ha fatto prendere loro lezioni, ha apprezzato molto).

Veniamo al discorso Rigugio Gremei.

Anche qui, alcune critiche mi paiono eccessive. La cucina non é da gourmet, certo, ma si può pretenderla da un rifugio di montagna? La cortesia non é mai mancata e i prezzi mi paiono ragionevoli (tra l'altro, segnalo che, caso più unico che raro, il prezzo del caffè al banco, 1 euro, é lo stesso che pagai nel lontano 2002, gestione Berera se non ricordo male). 
Ottimo il wi-fi gratuito! Questo sì é un bel centro!
Se un appunto va fatto, e va fatto, é ai servizi igienici, trascurati e poco facilmente accessibili. Apro una parentesi per la stagione estiva (sperando che il rifugio sarà aperto): se non avete bagni adeguati a un disabile é tempo di pensarci e di realizzarli, perché quelli al seminterrato sarebbero impraticabili per una persona su sedia a rotelle. Non fate l'errore di dimenticarvi di queste persone, non é una questione giuridica ma di sensibilità. Anche loro possono salire da voi, utilizzando un fuoristrada, e una volta lì la pipì dovranno pur farla.
Altri appunti: 

  • la neve dal tetto, meglio toglierla. Ieri mattina (Epifania) verso mezzogiorno la temperatura era altina e chi transitava in prossimità della gronda era a rischio mini-slavina;
  • le sdraio, a 3 euro. Facciamo 1? Dai, pensateci, si può fare.

Siccome stasera sono lesso, chiudo qua. Domani o dopo scriverò la seconda parte, riguardante il discorso più generale del rapporto Piazzatorre-impianti. E non sarà piacevole per tutti.