Di faraonici progetti da decine di milioni di euro, rimasti sulla carta, e a volte nemmeno su quella, ne sappiamo qualcosa, vero? Pugni di mosche.
Per fortuna c'é anche chi s'accontenta di molto meno, e gode.
Come a Dumenza, paese con poco meno di 1.500 abitanti, posto al confine Italo-Svizzero, in un'area montana per alcuni versi simile a molte zone orobiche, fatte salve le quote, decisamente meno importanti (la vetta più elevata, quella del Monte Lema, arriva a poco più di 1.600 m s.l.m.).
Non avendo particolari numeri da spendere per attrarre chissà quali masse, né tenendo particolarmente a farcire l'abitato di residenze vuote per 50 settimane l'anno, ci si ingegna come si può per mantenere vivi i luoghi.
Ecco allora che sono benvenute iniziative come questa, che non fanno tanto rumore ma hanno il pregio di ricordare che la montagna é la montagna, non il parco giochi di una città in trasferta.
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