<<La crisi economica ha gravato sia sul turismo d’affari che su quello di “piacere”. È il commento, a caldo, del presidente degli albergatori bergamaschi. La speranza è che con la stazione invernale la situazione cambi. Non ci resta che aspettare che la crisi passi – ha spiegato – così che il territorio possa manifestare il suo vero potenziale. Sia per quanto riguarda il turismo d’affari che per quello di “piacere”. Una ripresa economica che porterà quindi benefici anche nel settore turistico.
Soprattutto in quelle località che investono e fanno del turismo un fiore all’occhiello. Se si prosegue sulla scia dello scorso anno – ha aggiunto Zambonelli – con investimenti in montagna per l’innevamento, per rinnovare gli impianti, e per i servizi, credo che si prospetti una stagione ricca di soddisfazioni. Anche perché non più legata al solo meteo. Quindi, piste bianche senza dover aspettare che nevichi. Tutto però è adesso legato all’economia, che in tempi difficili comporta l’unanime volontà di limitare le spese. E quindi anche le vacanze o i viaggi di affari.>>
Soprattutto in quelle località che investono e fanno del turismo un fiore all’occhiello. Se si prosegue sulla scia dello scorso anno – ha aggiunto Zambonelli – con investimenti in montagna per l’innevamento, per rinnovare gli impianti, e per i servizi, credo che si prospetti una stagione ricca di soddisfazioni. Anche perché non più legata al solo meteo. Quindi, piste bianche senza dover aspettare che nevichi. Tutto però è adesso legato all’economia, che in tempi difficili comporta l’unanime volontà di limitare le spese. E quindi anche le vacanze o i viaggi di affari.>>
Ecco, il sig. Zambonelli sì, che ha capito tutto: i turisti calano? è colpa della crisi (mica della, spesso, penosa offerta che viene loro proposta a prezzi da gioielleria); il turismo estivo langue? chissenefrega, l'importante è quello invernale; il clima non è generoso di neve? embè? ci avemo li cannoni.
Zambonelli, glielo dico in milanese: ma va a ciapà i ratt!
Sig. Paolo
RispondiEliminama va a ciàpà i racc..professùr di mè bàle!!!!!!!!
Troppo bella! Pubblicata all'istante!
RispondiEliminaIl confronto ruvido mi eccita sempre. Grande Zambo!
Ma io sono stato prima in Alto Adige e poi in Friuli, e devo dire che la crisi economica non ha gravato per nulla sul turismo vacanziero e di piacere. Forse sarà che la crisi fortuna loro deve ancora arrivare?
RispondiEliminaMa mistero...
Il Friuli non lo conosco, l'ho solo attraversato una volta, in treno, tanti anni fa, ma ero troppo assonnato per guardare il paesaggio.
RispondiEliminaL'Alto Adige/Sudtirolo invece sì che lo conosco, ed è una perla in confronto al resto delle Alpi, la cura per il territorio, pur con qualche sbrego locale, è stata ed è ancora alta, molto più alta che nel resto d'Italia. I risultati si vedono.
http://www.youtube.com/watch?v=q_pdLQNaQWw
RispondiEliminaServizio un po' approssimativo mi sembra, non si dice se l'intervistato di turno è un residente o un turista (solo l'ultima signora sembra effettivamente una residente).
RispondiEliminaIn effetti non dice molto di nuovo, se non che chi è favorevole al PII ritiene che esso non presenti alternative. Ma un briciolo di autocritica mai eh?