giovedì 24 febbraio 2011

Se lo dice lui, c'è da credergli

Quando a dirlo (che l'innevamento artificiale non ha solo luci, e che drogare il turismo invernale non è senza conseguenze) ci siamo beccati dei talebani, dei crociati, dei dementi, ecc. ecc.

Ora però, a farlo intendere, e senza neanche troppi giri di parole, è nientepopodimenoche L'AMMINISTRATORE DI UNA SOCIETA' che gestisce impianti di risalita, il sig. Massimo Fossati, AD della ITB, che gestisce gli impianti di Valtorta.

La frase "Quando arriviamo ad avere 8.000 persone, magari in un periodo freddo e siccitoso, i consumi aumentano e l’acquedotto inevitabilmente si svuota", la trovate qui.

A buon intenditor...

11 commenti:

  1. Hanno voluto i nostri amministratori privatizzare l'acqua? Adesso ne paghino le conseguenze...Non c'entra nulla il discorso delle 8000 persone, la colpa è della gestione (privata) degli acquedotti di Barzio. L'innevamento artificiale non c'entra niente, l'acqua per fare la neve viene captata nella pozza artificiale di Valtorta, quindi nemmeno potabile. La società ITB in questa situazione è solo stata danneggiata e non c'entra nulla con il disguido di settimana scorsa.

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  2. Nel caso di Barzio l'innevamento artificiale non c'entra, confermo.
    L'inizio del post era generale ed può aver creato confusione, lo ammetto.
    Per quel che ne sappiamo (ma attendiamo eventuali smentite) a Piazzatorre l'acqua per l'innevamento è quella del sottosuolo.
    Sempre a Piazzatorre, problemi di fornitura idrica durante stagioni siccitose si sono già verificati. Ma la colpa non è del sovrannumero di seconde case, no, ci mancherebbe. E neppure di impianti di distribuzione vetusti e mal dimensionati, no, ci mancherebbe anche qua. E nemmeno di una pianificazione demente del territorio, ma va. E' il destino ad essere cinico e baro. E contro il destino, si sa, non ci puoi far nulla.

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  3. Secondo me avete interpretato l'articolo a "vostro comodo"...
    Fossati ha solo cercato di smorzare i toni, di certo avrebbe potuto fare a meno di rispondere visto che l'assenza dell'acqua non è dipesa da ITB ma dalla gestione di IDROLARIO.
    L'innevamento artificiale che si trova solo sul versante di Valtorta funziona con acqua captata da un laghetto artificiale oltretutto non potabile. Se si vuol far polemica la si faccia con IDROLARIO.
    Cordialità.
    ps fatevi una sciatina,la neve è veramente stupenda

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  4. Grazie per l'invito, non ho abbastanza tempo però.
    "A nostro comodo" dice? Io direi "a ennesima conferma di una tesi", quella che trova ogni giorno, appunto, conferme, che non puoi pensare di trasformare ogni borgo alpino in una piccola città, perché il giorno che per caso ti si riempie di utenti, i tuoi servizi primari vanno in crisi (quelli secondari nnemmeno li hai, ma questa è un'altra storia ancora).

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  5. Ma secondo me siete voi che fate un po di confusione...Da Valtorta siete arrivati a parlare di Piazzatorre.

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  6. No, il caso Valtorta è stato utilizzato per parlare di Piazzatorre. Scelta voluta, non confusione.

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  7. Quella della non potabilità dell'acqua usata per l'innevamento è una verità da due soldi.
    Posto che un laghetto artificiale è alimentato o da acque di pioggia o da acque di sorgente, nessuna acqua è potabile di suo, prima va depurata dai residui solidi, poi da quelli minerali (es. arsenico), poi debatterizzata. Solo a quel punto diventa potabile. Ergo, qualsiasi acqua utilizzata per l'innevamento è acqua sottratta alla rete idrica (non ci viene immessa, quindi, è come se fosse sottratta).

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  8. H2O anche l'acqua per lavare la macchina, per bagnare l'orto è acqua sottratta alla rete...oltretutto potabile.Polemiche da sue soldi...

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  9. Poi se d'estate il comune chiude i rubinetti smadonnano perché non possono farsi la doccia. Bravi bravi

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  10. Riporto articolo de L'Eco di Bg

    Variante di Zogno e Terme pronte per l'Expo

    In occasione dell'Expo la Valle Brembana deve essere pronta con le opere viabilistiche, ricettive e turistiche. In altre parole: variante in galleria di Zogno, rilancio di San Pellegrino Terme e potenziamento delle località sciistiche vallari.

    Questo in sintesi quanto emerso durante l'incontro «Expo: la Provincia di Bergamo incontra i sindaci» promosso dall'assessorato Grandi infrastrutture nella sala consiliare di Zogno. «Non possiamo permetterci di avere le opere più importanti della valle non terminate», ha esordito il sindaco di Zogno Giuliano Ghisalberti. Stessa opinione è stata espressa dal vicesindaco di San Pellegrino e consigliere provinciale Vittorio Milesi: «Per la Valle Brembana Expo vuol dire variante in galleria, nuove terme e poter contare su un comprensorio sciistico ancora migliore dell'attuale. La conclusione dei grandi interventi vallari è una condizione essenziale».

    All'appuntamento, a cui hanno preso parte sindaci e amministratori, rappresentanti di associazioni e cittadini, sono stati presentati alcuni progetti che la Provincia intende sviluppare. «Abbiamo sottoscritto un protocollo con la società Expo 2015 al fine di realizzare iniziative congiunte e promuovere temi chiave come la valorizzazione del patrimonio artistico, storico e culturale – ha detto Silvia Lanzani, assessore provinciale alle Grandi infrastrutture –. Per valorizzare la partecipazione dei giovani al processo di costruzione del percorso verso l'Expo abbiamo attuato l'iniziativa "I giovani e l'Expo", in progetto pure la riqualificazione dell'ex cementificio di Alzano, un parco agricolo tecnologico nella Bassa e un mercato permanente di prodotti tipici locali a km zero». Alla serata erano presenti anche Fabio Marazzi del Cda della società Expo Milano e Paolo Nozza, coordinatore del tavolo di coordinamento provinciale per l'Expo. Ha poi preso la parola Alberto Mazzoleni, presidente della Comunità montana Valle Brembana: «Le Comunità montane della provincia hanno presentato alla società Expo 2015 la tematica "Dalle Alpi ai laghi, acqua come fonte di vita e di energia", ora attendiamo indicazioni per proseguire col progetto.

    Sinceramente mi viene da ridere, secondo me questo expo 2015 passerà alla storia per il piu' ridicolo di sempre,ho in mente Torino 2006, miliardi di euro per opere faraoniche in completo stato di abbandono,imprenditori che devono ancora percepire il dovuto dopo 4 anni! La situazione attuale a livello economico degli enti pubblici è a dir poco disastrosa! Bisognerebbe chiedere al Presidente Sig.Mazzoleni come se "la passa la Comunità Montana", ai Sindaci e via dicendo, è incredibile come in questo paese non si pensi altro che a sperperare denaro pubblico. L'altro giorno alla radio si parlava degli edifici pubblici in particolare delle scuole, ebbene la maggior parte è stata costruita negli anni 70, dopo di allora non si è fatto piu nulla, un edificio su due non è a norma di sicurezza, in effetti è sufficiente guardarsi un po in giro..Per non parlare poi degli ospedali...
    Insomma l'importante è fare l'autostrada che arriva a Foppolo e nuove seggiovie per i servizi ci si arrangia, la carta igienica all'asilo la si porta da casa...
    Povera italia......

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  11. All'ultimo Anonimo sull'Expo: se riesce si procuri il numero 11-1/2010 di AL (rivista degli Architetti Lombardi) intitolato "Aeroporti".
    C'è un articolo del prof Marco Ponti che spiega benissimo a cosa servono gli Expo e a chi interessano.
    In estrema sintesi: l'esposizione è una scusa per ottenere soldi a profusione per opere d'altro tipo, soprattutto infrastrutturale, le quali altrimenti non verrebbero mai finanziate e realizzate, indipendentemente dalla loro utilità. E non vale solo per l'Italia a quanto pare.

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