sabato 1 settembre 2012

Remarque

Erich Maria Remarque scrisse un indimenticato romanzo "Niente di nuovo sul fronte occidentale"; qui possiamo parafrasare: niente di nuovo a Piazzatorre. Almeno per quel che ci é dato sapere.
Ne accennavo ieri in una lettera a un frequentatore abituale di Piazzatorre.

Io sono lontana, é vero, e Paolo ha il suo bel daffare, ma il silenzio sembra essere calato sull'Alta Valle, le grancasse non suonano, o così sembra.
Buono o cattivo segno? Punti di vista a parte, difficile rispondere.
L'amministrazione comunale non sembra impegnata in attività di lungo respiro, almeno a giudicare da quel poco che viene pubblicato sul sito del comune.
Langue il PGT, anche se i corrispondenti locali della stampa non sembrano essersene accorti dal momento che Piazzatorre non viene nominata nonostante l'iter sia fermo al 2008!

Ci sarebbe da rallegrarsi se dipendesse dal fatto che ci si é accorti che a Piazzatorre (e non solo lì) c'é da pianificare L'ABBATTIMENTO di molte orribili costruzioni più che la realizzazione di nuove, temiamo però che i motivi della lentezza siano altri, ancora una volta legati all'osceno PII, al momento congelato.

Nel frattempo c'é chi, altrove, si balocca distillando scempiaggini come questa, una vera perla: «Nelle aree classificate “a vocazione sciistica” come Foppolo, si sa che la stagionalità estiva è una parentesi, quasi incidentale, su quella invernale: comincia tardi e finisce presto». Certo, come no. Il dubbio che a rendere poco appetibile l'estate in montagna sia l'assenza di politiche turistiche degne di questo nome non sembra scalfire la giornalista, né il vicesindaco di Foppolo.

Ma del resto, perché stupirsi? Politica che perde non si cambia! Soprattutto quando capisce che la stupidità trionfa a tutte le latitudini, anche quelle dove si parla tedesco pur se il suolo formalmente é italiano. Di fronte ai sudtirolesi che corrono a comprare una seconda casa nel Tirolo austriaco come non immaginare che dalle nostre parti riprenda fiato l'inossidabile certezza che le coltivazioni di case a schiera in stile assiro-brembano siano il non plus ultra? Con buona pace di quegli intellettuali da strapazzo che (con trent'anni di ritardo) si sono accorti che se il Paese va a fondo é anche perché generazioni di politici, locali e no, lo hanno predato della sua risorsa principale

3 commenti:

  1. Se in Austria una bolla immobiliare sta per formarsi, da noi deve ancora finire. I prezzi delle case sono destinati a dover scendere, così dice Confindustria: http://www.corriere.it/economia/12_settembre_02/case-giu-da-inizio-crisi-tamburello_4497409a-f4c6-11e1-9f30-3ee01883d8dd.shtml

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  2. Si ma senza seconde case che cosa sarebbe Piazzatorre. Senza i soldi dell'IMU e delle varie opere di urbanizzazione. Se poi il valore dell'investimento scende peggio per chi compra.

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    1. Costruiamone ancora, direttamente sulle Torcole e con porticati sciabili!

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