domenica 24 febbraio 2013

Le idee degli altri

Mentre a Piazzatorre tutto langue e il paese vive solo nelle lamentazioni del forum vallare, quelle di chi vorrebbe vendere la propria abitazione e quelle di chi maledisce la stagione buttata al vento, altrove c'é chi, pur stando messo peggio, molto peggio, prova a reagire e a inventarsi un futuro che non sia solo appeso alle funi di un impianto di risalita.

Paesi che sono persino la metà di Piazzatorre, più difficilmente raggiungibili e sparsi tra frazioni che un tempo conobbero un economia di montagna fiorente, oggi, di fronte alla prospettiva sempre più vicina diventare delle "ghost town", si affidano a urbanisti giovani e non legati ai soliti trafficoni delle immobiliari o di imprese di costruzione, per redigere PGT che propongono sì anche qualche superficie di espansione, ma in un quadro serio di strategie finalizzate anche al recupero dell'esistente e a favorire l'insediamento di attività slegate dall'offerta turistica, destagionalizzando quest'ultima.

Altri, e qui siamo davvero in condizioni "alla frutta", va ammesso, si avviano a sperimentare con il Politecnico di Milano e il Dipartimento dell'Amministrazione Penitenziaria un programma volto a insediare nei borghi più abbandonati l'inserimento di detenuti che hanno già avviato un percorso di recupero, persone che necessitano di sorveglianza in "condizioni di minima sicurezza", che potranno trovare dimora in rustici debitamente riattati e svolgere sul territorio quelle attività di manutenzione di boschi, strade forestali, versanti, che richiedono manodopera non particolarmente specializzata.

Non faccio nomi, né in un caso né nell'altro, stiamo parlando di azioni che sono ancora in fase embrionale. Vi dico solo che sto parlando di luoghi molto più vicino di quanto possiate immaginare.

Preciso anche che non sto parlando di nulla di nuovo per altri Paesi europei: programmi di recupero analoghi si svolgono da tempo in Norvegia e in Svezia, la percentuale di fughe é pari allo "zero virgola", e vengono così presidiate regioni anche remote del Finnmark, dove la presenza umana andava scemando. L'effetto positivo non finisce qua: 1) un detenuto in regime extracarcerario costa meno di uno in gabbia; 2) si innesca un circolo virtuoso legato ai servizi di mantenimento e sorveglianza, che generano un indotto prima inesistente (edifici da ripristinare, pasti da preparare e trasportare, impianti tecnologici da realizzare).

Fantascienza certo! Ci mancherebbe altro che la proponessimo dalle nostre parti, non sia mai, qui fa scandalo pensare che nella ex Colonia Genovese possa trovare spazio una residenza protetta per vecchietti: "non vorrete mica fare di Piazzatorre un cronicario!". No, no, ci mancherebbe. Oddio, non é che adesso frotte di adolescenti facciano a botte per garantirsi un soggiorno lassù, ma lasciamo che ci si bei in tale illusione.

Eppure, prima che arrivi il 30 novembre 2013, qualche domanda ce la si dovrebbe pur fare se é ormai manifesta, come lo é in effetti, una frattura tra turisti e residenti, con buona parte dei secondi sempre meno propensa a sostenere un modello di offerta tarato solo (o principalmente) sulle ambizioni di chi ha acquistato la seconda casa. Forse é bene considerare che un turismo pensato solo dal lato del turista ha fatto il suo tempo e che, probabilmente, c'é spazio per proposte costruite per favorire l'insediamento permanente e per ridurre i boom stagionali a favore di un  flusso di presenze meno intenso ma più costante nel corso dell'anno.

6 commenti:

  1. Io non capisco una cosa...vi spremete le meningi a proporre soluzioni (a mio avviso piuttosto insensate) ma a che scopo?? ma non vi rendete che in fondo chi vive male siamo noi? noi inteso come cittadini,Mianesi,Bergamaschi ecc ecc...i nostri ritmi di vita,gli stress,gli inquinamenti,il caos,le code ma soprattutto l'indifferenza e l'insofferenza della nostra civiltà!
    A Piazzatorre (cosi come in altri paesi dell'alta valle ma non solo) hanno uno stile di vita che noi ce lo sogniamo,si alzano al mattino col canto degli uccelli,respirano aria pulita e i loro figli possono giocare liberamente senza paura di essere investiti o rapiti....cari signori qui i depressi siamo noi!!
    Meditate gente!

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    1. Alzarsi con gli uccellini e poi farsi due ore d'auto per raggiungere uno straccio di lavoro non mi sembra una prospettiva tanto migliore di quella di chi abita a Rovello Porro (tanto per fare un nome a caso).
      Illustri le sue idee sensate se le nostre non le piacciono.

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    2. Non mi risulta che siano cosi tanti quelli che devono farsi 2 ore di auto per andare a lavorare,quindi...

      Le consiglio qualche weekend in più a Piazzatorre...

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    3. Probabilmente lei si riferisce solo a Piazzatorre, se allarga lo sguardo all'intera valle Brembana vedrà che sono parecchi i pendolari

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  2. Io ho scritto:
    "A Piazzatorre (cosi come in altri paesi dell'alta valle ma non solo)"

    ..poi cmq il suo ragionamento non regge visto che sono moltissimi anche in città quelli che devono fare ore di auto per lavorare..o sbaglio??;
    Stò parlando di stile di vita Sig. Mara...quello per il quale oggi invidio da morire il Piazzatorrese che mi telefona dicendomi "stò pulendo la neve che mi arriva al ginocchio con una giornata di sole meravigliosa,un panorama stupendo e mio figlio che gioca con la slitta nel prato insieme al cane"

    Sarà anche gente umile e con poca disponibilità ma hanno quello che più conta nella vita!
    Ripeto siamo noi nella m.... fino alle ginocchia!
    Meditate!altro che salviamo Piazzatorre!

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    1. Guardi, giusto due settimane fa il mio ex marito ha firmato il contratto per la ristrutturazione della casa dei suoi, sita a Luino (VA). Sa da dove verrà l'impresa? Da Zogno. Partendo alle cinque di mattina saranno fortunati se arriveranno alle sette, molto fortunati.
      Comunque, sono lieta che lei invidi chi abita in montagna, e non nego che vivano condizioni per alcuni versi privilegiate. Ciò non cancella il fatto che la montagna si é spopolata e in molti centri, quelli più piccoli, il fenomeno non si é ancora esaurito. Secondo lei perché? Perché non amano la neve alle ginocchia e i bambini che giocano con la slitta nel prato?
      Se invidia così tanto quella condizione dovrebbe fare il possibile per viverla definitivamente, non crede? Noi pensiamo che le scelte del cuore siamo importanti, ma che possono valere per pochi. La maggior parte di noi decide razionalmente e allora diventa importante, se non si vuole che un territorio vada perduto irrimediabilmente, rendere più agevole e vantaggioso poterci vivere. Come? Secondo noi consentendo che un'economia più ampia ci si possa insediare, non colonizzandolo a piacere per qualche settimana l'anno.

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