martedì 13 agosto 2013

Amarezza

Questo sarebbe stato il turno di un post nel quale buttare sul tavolo una proposta per rendere più appetibile l'uso degli impianti di risalita, ma ritengo più opportuno rinviare quel post e dedicare una manciata di minuti a commentare, allo stato degli atti, l'acquisto degli impianti o, per meglio dire, quel che sta dietro tale acquisto.
La deliberazione del Consiglio Comunale é ora disponibile qui, e per consentirvi di recuperarla anche quando sarà tolta dall'albo pretorio, inserisco quest'altro collegamento.

Tanto é stato il clamore innescato dall'operazione di acquisto, che é passato in secondo piano e nel silenzio più assoluto quello che, ovunque e da sempre, é l'atto più importante di un'amministrazione comunale, l'adozione dello strumento urbanistico generale (PGT).

Ora, anche solo mettendosi le bende sugli occhi, si potrebbe tacere di "come" sia stato adottato il PGT, ovvero attraverso un atto ad esso preliminare, il "parere motivato" che, di fatto, ignora le considerazioni espresse nei pareri espressi dagli enti, in particolare quello della Provincia di Bergamo, che hanno partecipato al processo di VAS del PGT, pareri nei quali sono scritti rilievi significativi sulla evidente insostenibilità di talune scelte (tanto per esser chiari: sono proprio le scelte riguardanti le trasformazioni comportanti consumo di suolo libero, avulse da qualsiasi fondata motivazione inerente la crescita insediativa. Tra esse, anche quella dell'ambito di trasformazione, ipocritamente definito P.I.I. 1 così da sottrarlo alla valutazione, che "replica", presso il bosco della Tagliata, l'infame PII da tempo defunto).

Tutto era già deciso, nessuna ragionevolezza, neppure a posteriori.

Lo scambio tra i terreni della Tagliata e gli impianti, alla luce di quanto il PGT ha definito é persino inutile: l'edificabilità di quei terreni era già presente nella proposta di PGT sottoposta a VAS, ben prima dunque dell'adozione, solo incidentalmente intervenuta la stessa sera in cui si é deliberato l'acquisto degli impianti.

Riassumendo:
  1. Alta Quota aveva acquistato gli impianti per gestirli, pretendendo in cambio l'edificabilità della Tagliata;
  2. é stato, a tale scopo, adottato e approvato un Programma Integrato di Intervento;
  3. quel PII non é mai stato convenzionato, é decaduto, la sua valenza giuridica non é mai esistita;
  4. il 29 luglio 2013, il Sindaco di Piazzatorre dichiara che "il Comune di Piazzatorre e la società Alta Quota Srl, richiamando le vicende successive inerenti il sopra citato Programma integrato d’intervento, rimasto in buona parte inattuato [e ci mancherebbe! Come poteva attuarsi un PII giuridicamente inesistente?! n.d.r.], ritengono altresì che vi sia la necessità urgente di riformulare,  semplificare e riordinare le situazioni di fatto e di diritto [diritto? Quale diritto, di grazia, signor Sindaco?!] venutesi a creare anche a seguito degli accordi sin qui intercorsi, con ciò prevenendo altresì possibili liti che potrebbero sorgere tra loro, in ragione principalmente delle inadempienze e responsabilità precontrattuali, delle possibili questione risarcitorie derivanti dalla già eseguita realizzazione di opere previste dal Piano Integrato d'Intervento (ski-weg di collegamento tra i demani) e altresì per via di rilevanti e pregiudizievoli imprecisioni contenute nei titoli di provenienza dei beni di Alta Quota che, a parere dell'Ente, possono pregiudicare diritti sostanziali del Comune", e procede al pactum sceleris con Alta Quota;
  5. Alta Quota, raggiunge pienamente i propri scopi: si libera del fardello impianti ed edificherà la Tagliata non appena il "vento" dell'edilizia riprenderà a soffiare dalla parte (per lei) giusta, due piccioni senza manco la fava!
Chiedo a voi, signore e signori, come definireste una vicenda in cui un privato ottiene, praticamente a costo zero, un bosco di due ettari, rivalutato attraverso una rendita fondiaria che ne decuplica, a dir poco, il valore, dando in cambio al Comune che tale rendita assicura attraverso una scelta demenziale, un impianto di risalita a suo tempo acquisito per un piatto di lenticchie (e un bicchier di vino, via) da manutenere integralmente, e dalla redditività tutt'ora incerta? Io un paio di definizioni le avrei, e guarda caso stanno entrambe nel codice penale.

Ovviamente nessuno farà nulla, tutti i protagonisti la passeranno liscia. Piazzatorre avrà (forse) di nuovo i suoi impianti in funzione, e (molto più probabile) duecento appartamenti in più da piazzare agli sprovveduti di turno. Amara fine.

6 commenti:

  1. Ma quale Tagliata?? Ma quali 2 ettari??
    informarsi bene prima di scrivere cavolate!!

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  2. Questo é quello che, a mio avviso, dice la delibera. Sarò ben felice di pubblicare una rettifica se così non fosse. Provveda pure lei a informarmi meglio, qui ne ha ampia possibilità.

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  3. Anche Lei nelle sedi opportune ha ampia possibilità di informarsi sul reale stato dei fatti relativi ai lotti di terreno oggetto di permuta con Alta Quota.
    Provveda e se è corretto..rettifichi il suo fuorviante articolo;

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    1. Illustrissimo Anonimo, premesso che sbaglio anchi'io (e meno male che é così), le informazioni le prendo da documenti ufficiali, non da chicchessia. Più sedi opportune dell'Albo Pretorio e del SIVAS, francamente non saprei individuarne.
      Ciò premesso, evidenzio che l'Accordo Preliminare (all. delib. Giunta Comunale n. 5/1/2013) prevede che il Comune "versi" ad Alta Quota la somma di 390.000 €, convertita in "terreni edificabili" (si parla dunque, correttamente, di permuta) della superficie catastale complessiva di 3.250 mq (dunque, sì, SULLA SUPERFICIE HO SBAGLIATO GROSSOLANAMENTE, mal convertendo are e centiare in ettari), situati presso la Unità Minima di Intervento n. 3 dell'ex PII, e ora va a ricordare dov'è, potrebbe essere una di quelle a destra dela strada, salendo verso l'Alpenrose.
      Il PII (defunto) viene fatto risorgere, tant'é che il Comune ottiene gentile assenso da parte di Alta Quota per cercare NUOVI OPERATORI privati "interessati all'acquisto e sviluppo delle altre aree immobiliari già oggetto del piano integrato" (e quali sarebbero tali aree se non quelle della Tagliata, che il PGT adottato identifica non come Ambito di Trasformazione ma come PII?).
      Quindi, A PARZIALE RETTIFICA, di quanto scritto nel post:
      Alta Quota non trasformerà la Tagliata, ci penserà qualcun altro. Ovvero, cambiano i suonatori, non la musica.
      Contento adesso?

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    2. Non prendertela Paolo comunque salendo al Alpenrose quindi dopo l'incrocio che porte su al Pinete a destra si va nel torrente.E' solo per sdramattizzare sul resto sono daccordo con te

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    3. Beh, sì, il torrente é un po' più in là. L'area é quella subito dopo le ultime ville sulla destra, praticamente di fronte al bosco della Tagliata. Qui non riesco a inserire l'immagine, magari farò un post a parte.

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