A Piazzatorre salta (per adesso) l'apertura degli impianti "Vaga", causa mancato accordo tra più parti. Partono lo stracciamento di vesti e gli sfoghi di protesta contro i presunti responsabili, pur senza ben conoscere le ragioni degli uni e degli altri. No problem, fa un po' parte del folklore.
Sarebbe bene però non dimenticare che se la trattativa é saltata ciò non é dovuto a un risveglio mattutino un po' tribolato, bensì alla mancata soluzione di divergenze che, nel loro nucleo, riguardano pur sempre diritti reali (nel senso civilistico), diritti ai quali sfido chiunque a dimostrare che rinuncerebbe senza batter ciglio.
Leggo poi in questo estratto da L'Eco di Bergamo, che i disaccordi son di casa anche altrove (vedasi a pag. 35 l'articolo su Colere e la polemica con altri centri sciistici). Piccola parentesi: ho utilizzato per avere l'estratto del quotidiano l'ottimo servizio di Orobie Vive, sito nel quale non ho trovato inni alla gioia per la chiusura di Piazzatorre, come qualcuno va scrivendo sul forum vallare, magari non li ho visti.
Insomma, per quanto possa spiacere, i contratti si firmano se le parti si accordano intravedendo reciproco vantaggio, evidentemente nel caso di Piazzatorre qualcuno ha valutato che il gioco non valesse la candela, punto. Gli improperi non servono a nulla, proprio a nulla, se non a far scrivere altre sciocchezze del tipo "turisti statevene a casa".
Invece no, chi ne ha la possibilità DEVE andare a Piazzatorre, se la ama davvero, infischiandosene della seggiovia ferma. Si può pur sempre ciaspolare eh!
niente sci e super IMU...no comment
RispondiEliminache peccato non vedevo l`ora di tornare a sciare a Piazzatorre mi dispiace un casino
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