mercoledì 13 maggio 2009

Abitazioni "secondarie"

Lo Svizzero-Italiano è una lingua che assomiglia all'italiano parlato da noi, ma non è la stessa cosa. Ho da poco scoperto che le nostre "seconde case" per gli Svizzeri sono "abitazioni secondarie" (Zweitwohnungen).

La storiella mi dà lo spunto per informare circa il fatto che anche oltralpe il tema delle abitazioni di vacanza è sentito, tanto che è stato chiamato ad occuparsene persino il Consiglio federale (l'equivalente del nostro Parlamento), dopo che fu presentata, nel dicembre 2007, una proposta di referendum tesa a modificare la Costituzione confederale affinché questa vietasse la costruzione di seconde case una volta raggiunto il "tetto" del venti per cento del totale delle unità abitative.

Pur bocciando l'ipotesi di andare al referendum, in quanto ritenuta troppo radicale, il Consiglio ha determinato che occorresse:

"Integrare la problematica delle abitazioni secondarie nella pianificazione direttrice.
Le questioni relative alla costruzione di abitazioni secondarie sono tutt'ora pendenti in Parlamento: nel suo messaggio del 4 luglio 2007 concernente una modifica della legge sulla pianificazione del territorio come misura accompagnatoria relativa all'abrogazione della Lex Koller, il Consiglio federale ha proposto di obbligare i Cantoni ad integrare la problematica delle abitazioni secondarie nei loro piani direttori e ad adottare misure a favore di soluzioni coordinate sul piano sovracomunale. Vanno evitate le situazioni di concorrenza indesiderate e il semplice spostamento dei problemi da un Comune all'altro. Secondo il parere del Consiglio federale, i piani direttori cantonali rappresentano lo strumento per assicurare che si tenga conto al meglio delle circostanze specifiche di ogni singolo Cantone. Le misure da adottare in questo ambito possono essere coordinate in maniera ottimale con gli obiettivi in materia di sviluppo degli insediamenti, dell'economia e del paesaggio"
.

A dedicarsi operativamente al problema è chiamato l'Ufficio federale dello sviluppo territoriale, che sta cercando delle soluzioni, congiuntamente agli Uffici cantonali competenti, ai servizi federali interessati e agli esperti del settore turistico. La guida alla pianificazione, con misure comunali e regionali volte ad attuare le prescrizioni dei piani direttori, servirà ai Cantoni come base per integrare la tematica delle abitazioni secondarie nella pianificazione direttrice cantonale. Una prima bozza della guida è oggetto di un'indagine conoscitiva avviata a fine aprile e che terminerà il 31 luglio 2009.
Tutto ciò è nato dopo aver riscontrato che nel distretto di Goms (Alto Vallese), le seconde case avevano raggiunto il 57% del totale.

Ah ah ah, dilettanti, non sono mai stati in visita in Val Brembana!

2 commenti:

  1. Case secondarie sono ancora un complimento per quelle costruite ultimamente in Alta Valle, andate a farvi un giro a Moio De Calvi, a Lenna(Cantone) e vedrete la qualita' dei pollai da 40.000 euro! Tetti a pezzi dopo un inverno, terrazze con infiltrazioni, una cosa a dir poco indecente, garage dove non riesci ad entrare in macchina!

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  2. Andrò a vedere, ne stia certo.
    Ma se lei è di quelle parti, mi consenta di dirle che tocca in primo luogo a voi difendere il vostro territorio. Noi possiamo solo cercare di informare al meglio.

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