Anomalie climatiche? Effetto serra? Riscaldamento globale? Fenomeni passeggeri? Boh, chi lo sa davvero? Fatto sta che se un giovedì e un venerdì d'aprile, a nord del 45° parallelo Nord, ti piazzano 30 gradi, qualche domanda te la dovresti porre, che so, una cosa del tipo "ma se queste mattane, anziché capitare una volta ogni cinquant'anni, ormai capitano un anno sì e l'altro pure, non è che il ritorno delle glaciazioni viaggi con qualche secolo di ritardo?".
Traduco per i meno sgamati: se la distanza tra un inverno e l'altro s'allunga, gli sci restano in cantina più a lungo.
Be oggi a Foppolo e a San Simone si scia nonostante i 20 e passa gradi...certo si parla di sci d'acqua, pero' pensando che siamo al 9 di aprile...., si una volta si sarebbe potuto sciare tranquillamente fino a maggio.
RispondiEliminaSci d'acqua! ah ah ah!!! bellissima!
RispondiEliminaMi pare sfugga la differenza tra valori medi e valori di punta...
RispondiEliminaliberi di trarre conseguenze climatologiche a partire da una settimana fuori media... e noi liberi di prendere le conclusioni per quello che sono.
Ovviamente non son qui a confutare il riscaldamento globale ma se dobbiamo guardare ai singoli dati è interessante notare che la stagione 2010/2011 è iniziata in anticipo su neve naturale e che per le due precedenti il problema è stato scegliere se continuare o meno oltre la data di chiusura fissata ad inizio stagione.
Una settimana più calda del solito non stabilisce la tendenza sul lungo periodo. Il fatto inconfutabile è che il lungo periodo lo stiamo vivendo da circa tre decenni e più, e gli inverni, in questa porzione del mondo, ne escono sempre più corti e sempre meno freddi, eccezioni a parte.
RispondiEliminaPoi chiaramente, ciascuno è libero di prendere le conclusioni per quelle che sono.
Non è una questione climatica, è il [...]
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RispondiEliminaInteressante.
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