sabato 18 settembre 2010

Disinformazija

Disinformazija è una parola russa che significa disinformazione o informazione disinformativa, ovvero informazione errata, manipolata, accomodata, presentata in maniera distorta o volutamente parziale, allo scopo di far sapere al pubblico solo quello che interessa a chi la manovra, stravolgere il senso di determinate notizie,
amplificarne esageratamente altre e, così, distogliere l'attenzione da argomenti "scomodi" per chi sta al potere.

Ecco, L'Eco di Bergamo di oggi 18 settembre 2010, nel parlare dell'imminente avvio del lavori per l'unificazione dei comprensori sciistici di Piazzatorre, quando scrive: "un progetto che prevede il collegamento dei comprensori sciistici di Torcola Vaga e Torcola Soliva, una nuova seggiovia quadriposto, nuove piste e impianti di innevamento artificiale, la realizzazione di un albergo con wellness e alloggi turistici nell'ex Colonia genovese, il recupero a residenza dell'ex Colonia dell'Opera Bergamasca (in centro paese), nuovi complessi abitativi in località Rossanella e un centinaio di posti di lavoro, per un investimento di oltre 50 milioni di euro", fa disinformazija.

Modifica i fatti allo scopo di alterarne la percezione. I nuovi complessi abitativi non saranno affatto in Rossanella, bensì alla Tagliata, e prevedono la distruzione di un bosco d'alto fusto di oltre quattro ettari. I presunti cento posti di lavoro sono stagionali, i leggendari 50 milioni di euro d'investimento non sono MAI stati descritti e verificati.

Tanto per la precisione.

3 commenti:

  1. siete sicuri che sia disinformazija....e che nn sia che il comune si stia adoperando per dirottare l'intervento in rossanella...?
    chi fà disinformazija??

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  2. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  3. Se così fosse, saremmo di fronte ad una auspicabile variante del PII, che però nessun consiglio comunale ha mai discusso.
    In ogni caso le ricordo che il Comune, a suo tempo, escluse categoricamente interventi in Rossanella causa condizioni idrogeologiche ostative.
    Comunque sia non possiamo che sperare che le cose stiano come dice lei.
    Una volta tanto l'ambiente non verrebbe massacrato irreversibilmente

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