Sono stata fin troppo profetica. Come avevo scritto in questo post, l'epilogo della vicenda cominciata nell'estate 2007 con il documento di inquadramento dei PII, alla fine è stato quello che ci si attendeva.
La vicenda momentaneamente è chiusa. Certo l'illegittimità dell'approvazione del PII, la scorsa notte, è palese. L'intero PII è tranquillamente a rischio di travolgimento qualora qualcuno decidesse di impugnare gli atti al TAR. La legge regionale 5/2009, entrata in vigore, lo ricordo, lo scorso sabato 14 marzo, non è interpretabile in modo diverso da quello voluto dall'assessore regionale Boni: tutti i PII in itinere dovevano (e devono tuttora) fermarsi in attesa dei criteri regionali, per poi essere eventualmente approvati qualora rispondenti a detti criteri.
Nel caso del PII di Piazzatorre le illegittimità erano evidenti già da prima, la vicenda della VAS avviata solo dopo l'adozione ha suscitato il giusto intervento della Regione, la quale ha così scaricato su Federica Arioli l'intera responsabilità circa la conduzione della vicenda.
All'attuale Sindaco di Piazzatorre va dato atto di aver agito con determinazione, fin troppa forse, tanto da sconfinare nella testardaggine degli incoscienti. Le auguro di non incappare in strascichi legali, non penso lo meriti.
Per quanto ci riguarda staremo alla finestra a vedere cosa succederà, incrociando le dita affinché l'attuazione del PII sia meno dannosa di quanto temevamo e temiamo tutt'ora. Le battaglie a volte si vincono a volte si perdono, questa la consideriamo, tranquillamente, persa. Se con onore o meno non sta a me deciderlo.
Ora la cosa importante è che i piazzatorresi si adoperino per la migliore riuscita dell'impresa in cui si sono imbarcati.
Seguiremo gli avvenimenti, per quanto possibile, e magari scriveremo sull'evolversi degli stessi. Prima però, ed a breve Paolo Landoni ed io posteremo ancora due interventi, due sassolini da levarci dalle rispettive scarpe: protagonisti gli architetti e i politici.
La vicenda momentaneamente è chiusa. Certo l'illegittimità dell'approvazione del PII, la scorsa notte, è palese. L'intero PII è tranquillamente a rischio di travolgimento qualora qualcuno decidesse di impugnare gli atti al TAR. La legge regionale 5/2009, entrata in vigore, lo ricordo, lo scorso sabato 14 marzo, non è interpretabile in modo diverso da quello voluto dall'assessore regionale Boni: tutti i PII in itinere dovevano (e devono tuttora) fermarsi in attesa dei criteri regionali, per poi essere eventualmente approvati qualora rispondenti a detti criteri.
Nel caso del PII di Piazzatorre le illegittimità erano evidenti già da prima, la vicenda della VAS avviata solo dopo l'adozione ha suscitato il giusto intervento della Regione, la quale ha così scaricato su Federica Arioli l'intera responsabilità circa la conduzione della vicenda.
All'attuale Sindaco di Piazzatorre va dato atto di aver agito con determinazione, fin troppa forse, tanto da sconfinare nella testardaggine degli incoscienti. Le auguro di non incappare in strascichi legali, non penso lo meriti.
Per quanto ci riguarda staremo alla finestra a vedere cosa succederà, incrociando le dita affinché l'attuazione del PII sia meno dannosa di quanto temevamo e temiamo tutt'ora. Le battaglie a volte si vincono a volte si perdono, questa la consideriamo, tranquillamente, persa. Se con onore o meno non sta a me deciderlo.
Ora la cosa importante è che i piazzatorresi si adoperino per la migliore riuscita dell'impresa in cui si sono imbarcati.
Seguiremo gli avvenimenti, per quanto possibile, e magari scriveremo sull'evolversi degli stessi. Prima però, ed a breve Paolo Landoni ed io posteremo ancora due interventi, due sassolini da levarci dalle rispettive scarpe: protagonisti gli architetti e i politici.
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