Se l'indiscrezione che mi è giunta fosse vera saremmo di fronte ad un atto verificatosi, credo, ben poche altre volte.
Sembra che sin dal sei marzo scorso gli uffici della Regione, per mano addirittura del vicedirettore della direzione territorio e urbanistica, abbiano inviato una lettera al Comune di Piazzatorre per segnalare il grave vizio procedimentale messo in atto adottando il PII prima di sottoporlo alla verifica di esclusione e poi alla VAS.
La nota regionale si concluderebbe invitando l'amministrazione comunale, in autotutela, a revocare l'adozione del PII in quanto avvenuta in violazione delle norme regionali e comunitarie.
Ciò che qui sosteniamo da tempo troverebbe avvallo anche a livello della massima istituzione del nostro territorio.
Ora la domanda è: servirà a qualcosa?
Sembra che sin dal sei marzo scorso gli uffici della Regione, per mano addirittura del vicedirettore della direzione territorio e urbanistica, abbiano inviato una lettera al Comune di Piazzatorre per segnalare il grave vizio procedimentale messo in atto adottando il PII prima di sottoporlo alla verifica di esclusione e poi alla VAS.
La nota regionale si concluderebbe invitando l'amministrazione comunale, in autotutela, a revocare l'adozione del PII in quanto avvenuta in violazione delle norme regionali e comunitarie.
Ciò che qui sosteniamo da tempo troverebbe avvallo anche a livello della massima istituzione del nostro territorio.
Ora la domanda è: servirà a qualcosa?
Sono solo balle....piantatela di dire fesserie!
RispondiEliminaCaro anonimo, è possibile che siano balle. Io ho detto subito che quella riferitami era un'indiscrezione, attendibile, ma pur sempre indiscrezione. Comunque, per togliersi, e toglierci, ogni dubbio, faccia un giro in comune e chieda lumi. Ci faccia sapere.
RispondiEliminaScusate è vero...la Regione ha bloccato tutto,domani nn ci sarà l'approvazione del PII perchè non si può fare....avevate ragione!!
RispondiEliminaSarete contenti adesso...!
Contenti lo saremmo qualora il PII fosse riproposto con una ricetta totalmente diversa da quella attuale, che prevedesse meno seconde case e più servizi (B&B magari), e interventi che le aree naturali le rispettano anziché distruggerle. Non siamo per il "non fare", ma per il "fare" usando il cervello e non i piedi.
RispondiElimina