In questa giornata uggiosissima mi sono divertita a leggere un po' di commenti sul forum vallare: quanto entusiasmo, quanta gioia. Bene, bravi.
Certo, visto il meteo, qualcuno già si tiene le parti basse, fa gli scongiuri e agita il cornetto di corallo, si sa mai che il destino cinico e baro gli voglia desertificare le amate Torcole proprio adesso che i salvatori della patria gli han fatto riassaporare il piacere della discesa.
Ma su, state tranquilli, se tra una settimana dovesse nevicare di nuovo, tornerete a dileggiare quei catastrofisti che cianciano di global warming (tutte cazzate, no?) e a strombazzare che gli impianti sotto i 2.000 m s.l.m. hanno un radioso futuro di fronte a loro.
Adesso ancora più di prima, visto che Legambiente ha perso il ricorso (non svelo segreti, il parere del Consiglio di Stato è già online, basta cercarlo).
Che dire, la nostra sfiducia nel ricorso era ben riposta. Senza offesa per nessuno, dalla lettura del parere che il CdS ha reso al Presidente della Repubblica, la mia impressione è che il ricorso non deve essere stato particolarmente "incisivo". Il parere non entra nel merito dei fatti, si limita ai profili di legittimità, ed in sostanza aderisce alle tesi del Comune.
Personalmente non ho mai nutrito particolare fiducia nel procedimento del ricorso straordinario proprio perché, di suo, non affronta la sostanza delle questioni, ed affida l'istruttoria a tecnici ministeriali, lontanissimi (non intendo in senso geografico) dalle vicende trattate.
Al TAR le cose avrebbero potuto andare in tutt'altra direzione, soprattutto qualora i ricorrenti avessero seguito la strada "Cermenate", comune che sulla VAS s'è visto annullare l'intero Piano di Governo del Territorio, scatenando letteralmente il panico in tutta la Lombardia tra i comuni che erano in procinto di adottare il loro piano.
Ma tant'è, anzi, sapete che vi dico? Meglio così. In fondo anche qualora Legambiente avesse vinto, cosa sarebbe cambiato? Nulla. Il PII sarebbe stato traslato nel PGT (che avrebbe avuto un'accelerazione) e tutto sarebbe rimasto come prima. Meglio così, dunque, ora non esistono alibi per nessuno, onori oneri e responsabilità rimarranno in capo ai sottoscrittori della convenzione, Comune di Piazzatorre in testa.
Ora tutti son tronfi del successo (di una settimana) rappresentato dall'afflusso al comprensorio unificato. Bene. Auguro loro altrettanto successo per le iniziative che certo (certo?) intraprenderanno a favore del rilancio di Piazzatorre (e non solo di Alta Quota, SESP, Berera e amici), anche e soprattutto per i periodi in cui la neve avrà lasciato il posto all'erba.
Vi siete agitati per spiegare a tutti che senza sci non ci sarebbe stato nulla. Ok, messaggio arrivato. Lo sci ora c'è, dimostrate quanto siete bravi a organizzare il resto. Ricordatevi bene due cose:
1. non illudetevi che basti far realizzare qualche negozio in più al piano terra delle nuove palazze (il negozio ha bisogno prima di qualcuno disposto a gestirlo, e la stagionalità non aiuta in tal senso);
2. noi saremo qui, implacabili ed impietosi, a render conto delle vostre azioni.
E adesso, buon lavoro.
W Piazzatorre,W Le Torcole,W Alta Quota,SESP,Berera e amici tutti..belli e brutti..
RispondiEliminaFrequento Piazzatorre da molti anni e la trovo incantevole. Sono rattristato dal vedere come in ossequio al dio profitto si sacrifichino bellissime risorse naturalistiche. La montagna non è solo sci, e parlo da sciatore, prima che qualcuno mi venga a scrivere che sono contro questo sport.La montagna è pace, quiete tranquillità e verde. La Tagliata è uno degli angoli più suggestivi del paese, e ora dovrebbe essere invasa da metri cubi di cemento, mentre decine o centinaia di seconde case rimangono perennemente vuote. Se continuiamo così sicuramente Piazzatorre conquisterà qualche sciatore in più, ma perderà tantissimi amanti della montagna, e diventerà l'ennesimo paese fantasma come tanti se ne vedono.
RispondiElimina@ Ernesto
RispondiEliminaA pensarla come lei (e come noi) non saremo in maggioranza, ma siamo certo più dei "due gatti" che qualcunno pensa. Ne sono non convinto ma certo. Le vacanz edi fine anno mi sono servite anche per parlare con diversi sciatori andati a Piazzatorre per provare il comprensorio unificato. Di fronte alla spiegazione di ciò che prevede il piano Alta Quota, TUTTI hanno manifestato dispiacere e timore che il paese divenga più brutto. Per carità, erano persone che comunque conoscevo, difficilmente mi avrebbero preso a calci, ma se fossero stati a favore del PII non avrebbero avuto remore a dirmelo, ne sono altrettanto certo.
Al tuo commento, Paolo, aggiungo che per quel che si può leggere sul forum vallare, si ha conferma che l'obiettivo cui "il popolo dello sci" mirava era quello di sciare. Purtroppo però, non sembra che i vari entusiasti commentatori siano particolarmente interessati alla cambiale firmata in favore dell'Alta Quota, e questo, secondo me, significa semplicemente che queste persone se ne infischiano allegramente del paese e delle opportunità che potrebbe offrire a chi lo frequenta durante le stagioni in cui non si scia, ma anche delle opportunità di lavoro non legato allo sci. Credi che a costoro, in fondo, importi qualcosa se i nuovi negozi non avranno successo? Secondo me gl'importa zero, tanto per dieci anni si sono assicurati (o così credono) il loro balocco, dopodiché, chi vivrà vedrà.
RispondiEliminaTeniamo presente che ci sono anche tantissimi milanesi, proprietari di immobili a Piazzatorre, che vedono con entusiamo questo progetto in quanto rivaluta le seconde case che non riescono a vendere da anni. Come dice Ernesto, tutto una speculazone in ossequio al dio profitto.
RispondiEliminaMa possibile che della salvaguardia del territorio non importi a nessuno. Leggendo qua e la in internet ho tra l'altro rilevato che alcuni anni fa ci furono anche delle condanne in un processo penale, per via di una frana provocata dai lavori della "pista del bosco". Ma queste cose in Italia si dimenticano...
E non riusciranno a venderle neanche adesso. Nel prossimo post spiego perché.
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