In tutta sincerità, devo ringraziare il nostro lettore Macky, perché i suoi interventi stimolano ad argomentare di più e meglio le nostre ragioni.
Il punto, caro Macky, è che al di là di storie del passato, più o meno ben raccontate e pertinenti, storie che tutto sommato sono presenti in tutti i paesi e le città, sulle quali quindi credo non valga darsi troppa pena, noi ci confrontiamo con alcuni FATTI:
- é un FATTO che il programma integrato di intervento preveda la distruzione totale del bosco della Tagliata;
- é un FATTO che il Comune non abbia mai sino ad oggi assunto impegni per stralciare quella previsione;
- é un FATTO che, pur con tutte le evoluzioni societarie intervenute, l'operatore "Alta Quota" é tutt'altro che scomparso dalla scena.
Ora, di fronte a questi FATTI, sostenere che l'attuazione di quel programma possa comportare danni ambientali solo in ipotesi, é fare un'affermazione priva di logica, nel senso che illogicamente, appunto, si nega la consequenzialità degli eventi.
La "trasformazione" della Tagliata in una coltivazione di villette, qualora avvenisse, sarebbe un danno ambientale certo, non ipotetico, e nemmeno mitigabile.
Possiamo anche smettere di parlare dello sci, se questo offende o ferisce, possiamo limitarci a ribadire il concetto fondamentale, ovvero sia, che quando una comunità ostinatamente lega la propria vita ad un determinato fattore pur nella consapevolezza che esso non può reggersi solo sulle proprie gambe, quella comunità si autocondanna, in primis, a subire ricatti, in prospettiva a perdersi definitivamente.
Vogliamo credere alle favole e raccontarci che un operatore immobiliare sia giunto a Piazzatorre spinto dal desiderio di diversificare la propria attività? Per quel che vedo, io affermo che quell'operatore ha, legittimamente beninteso, approfittato di una situazione di debolezza del Comune e, in ragione di tale debolezza, formulato una "proposta indecente".
Il dubbio: ma allora, lo sci abbisogna dell'edilizia, o è una scusa per consentire all'edilizia di crescere ancora dove è già cresciuta a dismisura?
La curiosità: fatto 100 di un'annualità del PIL prodotto in Piazzatorre, ai tempi "d'oro" dell'espansione edilizia connessa al turismo invernale (anni '70 e '80), quanto di quel PIL era dovuto allo sci e al suo indotto, e quanto invece a mattoni e cemento, e al loro indotto?
Vede Macky, io non nego che nel web si trovino, come Lei afferma, articoli e interventi che attribuiscono allo sci la capacità di costituire un "motore" economico. Forse ci sono. Certamente però, e dopo tre anni credo di poterlo affermare con ragionevole certezza, il rapporto quantitativo tra tali articoli e quelli che sostengono, con FATTI, la tesi opposta non è di 1:1, è di 1:N, con N >3!.
Mi passi allora la metafora: se nelle recensioni di un ristorante quattro su cinque sono negative, io in quel ristorante non ci entro.
Comunque vada è un disastro in tutti i sensi, la neve latita, è gia saltato il ponte dell'Immacolata e molto probabilmente salta pure Natale, è un vero peccato, adesso che si era arrivati al dunque si perdono tanti soldi, la gente nelle altre località con questa crisi economica sta riscoprendo la seconda casa chiusa da anni. Oggi a Foppolo nonostante la poca neve c'era parecchia gente. Speriamo cambi qualcosa nelle previsioni.
RispondiEliminaTranquillo, tranquillo, nevicherà.
RispondiEliminaOggi parlando con un maestro di sci a Foppolo mi diceva che da quando hanno iniziato a produrre neve artificiale hanno quantificato una spesa media sulle 24h di circa 6.000 euro tra energia e personale.
RispondiEliminaLa domanda sorge spontanea?come possono ripianare questi costi per una materia che quando vien dal cielo è gratis?
Paolo la risposta è semplice, debiti ai comuni profitti ai privati..principio politica economica degli amministratori locali.
RispondiEliminaCommercianti, ristoratori,impresari,sono seduti nelle amministrazioni comunali secondo te fanno l'interesse di chi?
Come sempre si guarda le cose da punti di vista diversi. Se un ristorante fa schifo non fanno schifo tutti i ristoranti mi passi il paragone. Buon natale
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