Già, chissà. Quando vogliamo flagellarci per le nostre inettitudini mediterranee che facciamo, spesso? Partiamo con sproloqui su quanto son fighi i tedeschi, gli scandinavi, gli svizzeri.
E' tutto un "all'estero qua" "in Germania là" "in Svizzera poi", sapesse come funzionano bene le cose signora mia.
Forza allora, a una settimana dall'esito di questo referendum, vediamo in quanti dalle nostre parti sono così virtuosi da citare questo luminoso esempio. Pochi eh? Quasi nessuno. Nessuno.
Nel paese dei condoni edilizi e dei "piani casa" (leggasi: piani scritti sotto dettatura dell'ANCE), certi argomenti sono irritanti più della dermatosi da contatto. E purtroppo non basta un'articolo del Corrierone, ripreso grazie al sito del prof. Edoardo Salzano (dove si richiama lo studio della dottoressa Emanuela Gussoni), a tenere alta l'attenzione.
Stendiamo pietoso velo sulle dichiarazioni del presidente di Assoedilizia, riprese dal Corriere, quattro luoghi comuni in una sola frase. Record mondiale dell'anno.
Intendiamoci, non é che in Svizzera tutti la pensino allo stesso modo, l'analisi del voto tra i vari Cantoni é lì a dimostrarlo, la distanza tra Ticino, Grigioni e Vaud, rispetto a Basilea e Zurigo evidenzia che anche oltreconfine il richiamo della foresta (di mattoni) è duro a morire.
Tuttavia qualcosa s'è mosso, finalmente, e per le povere Alpi Svizzere si prospetta un futuro con meno repliche della baita di Heidi a impestare i versanti.
Tranquilli, da noi un referendum così non si farà mai, e se anche si facesse il risultato sarebbe catastrofico: quadrello 100 - natura 0.
Dormite sonni beati cari immobiliaristi, noi mediterranei siamo diversi.
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