sabato 17 marzo 2012

Chissà se anche stavolta la Svizzera verrà citata

Già, chissà. Quando vogliamo flagellarci per le nostre inettitudini mediterranee che facciamo, spesso? Partiamo con sproloqui su quanto son fighi i tedeschi, gli scandinavi, gli svizzeri.
E' tutto un "all'estero qua" "in Germania là" "in Svizzera poi", sapesse come funzionano bene le cose signora mia.

Forza allora, a una settimana dall'esito di questo referendum, vediamo in quanti dalle nostre parti sono così virtuosi da citare questo luminoso esempio. Pochi eh? Quasi nessuno. Nessuno.

Nel paese dei condoni edilizi e dei "piani casa" (leggasi: piani scritti sotto dettatura dell'ANCE), certi argomenti sono irritanti più della dermatosi da contatto. E purtroppo non basta un'articolo del Corrierone, ripreso grazie al sito del prof. Edoardo Salzano (dove si richiama lo studio della dottoressa Emanuela Gussoni), a tenere alta l'attenzione.

Stendiamo pietoso velo sulle dichiarazioni del presidente di Assoedilizia, riprese dal Corriere, quattro luoghi comuni in una sola frase. Record mondiale dell'anno.

Intendiamoci, non é che in Svizzera tutti la pensino allo stesso modo, l'analisi del voto tra i vari Cantoni é lì a dimostrarlo, la distanza tra Ticino, Grigioni e Vaud, rispetto a Basilea e Zurigo evidenzia che anche oltreconfine il richiamo della foresta (di mattoni) è duro a morire.

Tuttavia qualcosa s'è mosso, finalmente, e per le povere Alpi Svizzere si prospetta un futuro con meno repliche della baita di Heidi a impestare i versanti.

Tranquilli, da noi un referendum così non si farà mai, e se anche si facesse il risultato sarebbe catastrofico: quadrello 100 - natura 0.

Dormite sonni beati cari immobiliaristi, noi mediterranei siamo diversi.

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