Le valli bergamasche agli onori della cronaca! O no?
No, decisamente no. Se le "notizie" che, nella sua edizione locale, il principale quotidiano nazionale sono questa e questa, possiamo tranquillamente affermare che siamo messi male.
Gossip o poco più, cronaca da periodico adolescenzial-scandalistico.
Fossi il sindaco di Castione chiederei a Feruccio De Bortoli se non ha di meglio da fare per vendere il quotidiano che dirige. Il sindaco di Valnegra ha già diffuso le precisazioni di rito: meglio avrebbe fatto a diffondere una sonora pernacchia.
Solo un passaggio dell'articolo che Claudio Del Frate dedica a Valnegra merita una citazione: "...non fosse per le donne, Valnegra sembrerebbe un paese fantasma:
giri per le strade del paese e incontri solo mamme che sorreggono bimbi
incerti sulla biciclettina o figlie che danno il braccio ad anziane
madri. I cartelli «vendesi» che si vedono affissi una casa sì e una no
dicono che questo paese è in preda alla crisi che assale mille altri
comuni mignon sparsi per tutta l'Italia: spopolamento e invecchiamento
dei residenti, nessuna occasione di lavoro".
Ecco, forse se al Corriere si occupassero seriamente di cosa, da troppo tempo ormai, sta succedendo alla montagna, forse se invece di banale e inutile cronaca si tornasse a fare inchiesta, uno squarcio di luce illuminerebbe le nostre valli più del sole che s'affaccia su di esse la mattina.
La montagna non soffre solo per l'economia poco competitiva, soffre anche di solitudine. In città la si ricorda quando c'é da prenotare lo skipass settimanale, dopodiché vada pure a farsi fottere.
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