martedì 19 agosto 2008

In che situazione si inserisce il programma integrato di intervento

Per mesi si sono rincorse voci tutt'altro che certe, rispetto ai contenuti del programma integrato ventilato all'amministrazione comunale di Piazzatorre dai rappresentanti della società Alta Quota s.r.l. (due operatori immobiliari bergamaschi), tuttavia si poteva chiaramente intuire che l'idea di base non era rivolta al potenziamento dei servizi da offrire a residenti e turisti.
E' bene si sappia che gli abitanti di Piazzatorre vivono quotidianamente una carenza cronica di servizi di base, dalle scuole (elementare e media) che non ci sono (troppo pochi bambini, che dunque se ne vanno nella limitrofa Olmo al Brembo), all'assistenza medica (presente non in modo continuativo, e per poche ore settimanali, niente dentista e pediatra non sempre immediatamente disponibile), alla farmacia (anch'essa non sempre aperta), alla raccolta dei rifiuti urbani (ancora lontana da standard di qualità di paesi analoghi ma in realtà di pianura), ai collegamenti con i centri urbani maggiori, da Piazza Brembana a San Giovanni Bianco (dove c'è l'ospedale che serve la valle), a San Pellegrino Terme, per citare i più prossimi, per raggiungere i quali occorre fare affidamento pressoché totale sui mezzi privati. Non c'è una banca, se non per uno sportello di una filiale Intesa San Paolo che sta ad Olmo, aperto anch'esso per poche ore, e privo di Bancomat.
Persino i segnali televisivi faticano ad arrivare, salvo dotarsi di parabola, e solo da poco è arrivata una banda larga wireless, grazie ad un progetto della Provincia di Bergamo, a prezzi tuttavia non incoraggianti.
Insomma, la vita a Piazzatorre, per chi ci risiede la maggior parte dell'anno, potrebbe anche non essere particolarmente agevole quando qualcosa dovesse andare storto.
In una situazione di questo tipo, ci si aspetterebbe che il rilancio d'immagine del paese passi, in primo luogo, da un potenziamento dei servizi di base, che in fin dei conti servono anche ai turisti, i quali, in effetti, li chiedono.
Mugugni e lamentele dei gruppetti di villeggianti che passeggiano lungo la via Centro o la Piazza Avis, o che stazionano nei bar del paese, sono all'ordine del giorno. Folgorante la battuta, captata al volo due estati or sono, di una signora piuttosto in là con gli anni, seduta su una panchina assieme ad una conoscente: "...il brutto di Piazzatorre, è che non c'è niente di bello". Apparentemente ingenerosa all'eccesso, la battuta va riferita non certo al territorio in cui il paese è collocato, ma al paese in , alla sua perdita di identità, alla sua inadeguatezza a sostenere il flusso di quei turisti che tanto invoca e a consentire agli abitanti di godere di maggiore qualità urbana e di servizi più organizzati.
Comprenderete che di fronte ad uno scenario come quello appena descritto, chi (turista) di Piazzatorre sente di poter fare a meno senza troppi patemi, ...lo fa, ovverosia sceglie altre mete, anche a costo di non utilizzare l'appartamento o la casa che per anni lo hanno ospitato.
Tra chi continua a recarsi lassù a passare le proprie vacanze, ci sono molti che non possono, economicamente, affrontare alternative, coloro che non se la sentono di non utilizzare l'immobile posseduto, ma anche quelli (forse pochi) che a Piazzatorre hanno imparato a volere bene, che soffrono nel vederla così bistrattata, e che inorridiscono alla sola idea che si possa immaginare di risolvere i problemi utilizzando la strada più breve, quella del far cassa svendendo ulteriormente il territorio, l'unico bene, il più prezioso, del paese, al solo fine di tenere in vita la residuale voglia di sci espressa da una porzione minoritaria (molto minoritaria) dei turisti abituali, e più attribuibile ai turisti "mordi e fuggi" da fine settimana, molto più propensi a "prendere" dal territorio che a godere di esso.

2 commenti:

  1. Con che presunzione vi annunciate come "i salvatori di Piazzatorre"....voi che avete USUFRUITO acquistando casa della vera speculazione edilizia??
    ..fate il piacere di occuparvi dei vostri problemi...che ne avete tanti e tanti per le vostre strade..

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  2. Caro "Anonimo", innanzitutto benvenuto, indipendentemente dal tono un po' aggressivo. Non ci spaventa.
    Nome del blog a parte, uno dovevamo pure inventarcelo con un minimo di effetto, nessuno pensa di fare il salvatore della patria, in questo caso di Piazzatorre.
    Lo scopo è aprire un confronto, anche spigoloso, ma (se ne accorgerà presto) fondato su ragioni tecniche ed economiche, non su posizioni viscerali pro o contro.
    Quanto alla sua affermazione credo dovrebbe avere la bonta di argomentarla un po' meglio, Parlare di "vera" speculazione edilizia come se ce ne fosse una falsa, fa un po' ridere.
    E circa i problemi, ognuno ha i suoi, e quelli di Piazzatorre, che a lei piaccia o meno, sono anche un po' miei.

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