Il testo di tale documento è reperibile qui. Occhio, è un po' pesantino, circa 9 Mb.
Leggiucchiando qua e là, compare, davvero interessante, la tabella a pagina 76, di cui vi riportiamo l'immagine:
Indovinate un po'! Quale è l'azione meno sostenibile? Eh già, proprio lei: "riqualificare gli ambiti territoriali gravitanti attorno alle due ex colonie", quattro bei quadratini rossi e cinque quadratini gialli, uno solo verde e quattro neutri (bianchi) tra i quali compare (che beffa eh?) quello relativo a "maggiore efficienza nel consumo e produzione di energia" (alla bella faccia delle case "a basso consumo", Classe A o B).
Ci sembra che chi ha redatto questo documento abbia scritto il vero (che sia perché l'incarico l'ha ricevuto dal Comune? Mah, chissà), avvalorando, nei fatti, la sensazione che il documento di sintesi, a suo tempo predisposto per schivare la VAS del programma integrato, fosse un documento farlocco.
C'è però un'ombra: uno dei redattori dello scoping, salvo omonimie, è un funzionario della Provincia di Bergamo, che lavora presso il Servizio Aree Protette. Non si discute la possibilità per un dipendente pubblico, debitamente autorizzato, di svolgere incarichi per altre Amministrazioni, ma che un soggetto appartenente ad un Ente (Provincia) chiamato a partecipare al processo di VAS, in qualità di ente territorialmente interessato, e che dovrà esprimersi sulla compatibilità con il Piano Territoriale Provinciale, sia tra coloro che predispongono i documenti per la valutazione ambientale, pare inopportuno.
Si adombra, ennesimo caso, tipicamente italiano, la figura del controllore di sé stesso.
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