sabato 29 novembre 2008

Un PII diverso? Proviamoci

Prendendo spunto dai commenti un precedente post, vorrei provare ad esporre la mia personalissima idea circa una possibile modifica al PII di Piazzatorre, muovendo dall'assunto di Mara, a mio avviso più che realistico.

Condivido anch'io l'opinione che le osservazioni al PII potranno essere accettate dal Comune solo se avanzate da soggetti che abbiano in loco interessi diretti e solo se volte a modesti maquillage del Programma.

Qui però siamo svincolati da cautele giuridiche, possiamo anche sbizzarrirci, entro limiti ragionevoli.

La mia idea è che, posto che alla fine il PII si farà (anche solo perché dopo essersi vendute pure la mamma e la zia, li voglio vedere gli amministratori di Piazzatorre fare marcia indietro!), si dovrebbe farlo limitando i danni: nuovo motto "salvare il salvabile".

Cosa salvare? Molto semplice: il bosco della Tagliata. Si facciano tutte le altre nuove costruzioni previste dal programma ma non quelle localizzate dove ora c'è il bosco.

A quale prezzo? Meno impegni per l'Alta Quota: anziché dieci anni di gestione degli impianti (che sono una perdita sparata, non c'è dubbio in proposito), solo cinque, non un giorno di più. E se non bastasse, al diavolo la ricostruzione dell'impianto di risalita a fianco del bar del "Michetti" (così il nostro "simpatico" barista ed i suoi colleghi ed accoliti avranno il pane che si meritano per le focacce che hanno generosamente rifilato al paese).

Ci pensi gentilissima dottoressa Arioli, ci pensi.

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